Le vittime di Jeffrey Epstein ripercorrono le vicende del loro trauma. Espandi ▽
Tramite i racconti delle vittime, questa docuserie spiega come Jeffrey Epstein, condannato per reati sessuali, abbia usato ricchezza e potere per perpetuare i suoi abusi. Recensione ❯
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Nel titolo del film si cita la celebre iscrizione riportata sulla Porta Ferdinandea che rappresenta lo spirito di una popolazione pronta a rinascere dalle proprie ceneri. Espandi ▽
Il racconto di una Catania pervasa da una devozione straordinaria, una città travolta da tante avversità, forse piegata dalle stesse, ma mai spezzata. Leonardo, il protagonista, è un giornalista televisivo romano di adozione ma nato a Catania, che ritroverà le proprie radici grazie ad un servizio da realizzare attorno ai preparativi per la festa di Sant'Agata. Recensione ❯
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Il racconto di James Senese e della sua musica attraverso un percorso che inizia cinquanta anni fa. Espandi ▽
Figlio di una ragazza napoletana e di un soldato afroamericano, cresciuto nel dopoguerra ai confini della città di Napoli, che da campagna ha visto trasformarsi in periferia, James Senese è stato a lungo alla ricerca di un'identità, riversando i suoi conflitti nella musica. Il documentario intende restituire un ritratto dell'artista dopo cinquant'anni di carriera, rintracciando il fulcro del suo percorso artistico nella formazione della band Napoli Centrale nei primi anni Settanta e tendendo un ponte ideale con il presente per indagare la più recente evoluzione di quel progetto musicale. Recensione ❯
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Il racconto in prima persona dello straziante percorso di India Oxenberg, circuita e trascinata nel mondo oscuro e criminale da un famigerato gruppo di auto-aiuto diventato una setta di schiave sessuali. Espandi ▽
Lo straordinario e straziante percorso di India Oxenberg - figlia dell'attrice di Hollywood Catherine Oxenberg e discendente di una famiglia reale europea - che è stata trascinata nel mondo oscuro e criminale di un famigerato gruppo di auto-aiuto diventato una setta di schiave sessuali sotto il nome di NXIVM. Recensione ❯
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Le muse del tempio di Elicona rimangono talmente impressionate dalle nuove tecnologie da rinunciare ai loro dati personali per esaudire ogni loro desiderio. Espandi ▽
Nel tempio di Elicona, mitica sede delle muse dell'arte, Thalia deve gestire le altre sorelle. Quando un corriere dell'agenzia di consegne AmaZeus recapita un pacco al tempio, le muse saranno tentate dalle nuove tecnologie: l'anfora di Clio permetterà loro di realizzare ogni richiesta in cambio dei propri dati personali. L'anfora di Clio, che doveva essere l'ultimo capitolo della trilogia teatrale su Le muse di Elicona, a fronte dell'impossibilità di andare in scena a causa del lockdown di primavera, si reinventa come opera movie, un prodotto audiovisivo capace di unire differenti linguaggi, dal cinema all'opera lirica. Recensione ❯
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Davide Ferrario non si sottrae all'originalità della sperimentazione facendosi accompagnare dalle parole del poeta Franco Arminio. Documentario, Italia2020. Durata 86 Minuti.
Un ritratto dell'Italia attraverso i suoi paesaggi, anche quelli più sconosciuti. Espandi ▽
A partire dalla collaborazione nata su un altro film, il regista Davide Ferrario e il poeta Franco Arminio hanno deciso di documentare e raccontare in immagini quello che Armino da tempo fa con i suoi libri e
la sua attività di paesologo: la vita dell'Italia marginale, quella fuori dai grandi centri metropolitani, vuoi nelle zone interne del Paese in via di spopolamento, vuoi nelle periferie urbane. L'idea è di raccontare in brevi episodi poetici di qualche minuto - fatti di immagini e parole - luoghi, situazioni, personaggi, momenti in cui l'apparente lateralità delle vite periferiche riveli invece la profonda verità umana che ancora esiste in questa Italia dimenticata dai media. Piccoli episodi, dal Friuli alla Sicilia, che andranno a formare un mosaico più grande, che riconnetta anche il senso di un'identità nazionale fuori dai luoghi comuni. Recensione ❯
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Un documentario su quanto accaduto a Wuhan allo scoppio della pandermia da Covid-19. Espandi ▽
Un team diretto dall'attivista e artista Ai Weiwei filma all'interno degli ospedali, delle case e dei siti di quarantena di Wuhan, la prima città colpita dalla pandemia globale COVID-19. Recensione ❯
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Sedici persone lesbo-queer cercano di approfondire le tematiche di sessualità e espressione sessuale. Espandi ▽
Sedici persone lesbo-queer cercano di tracciare un ragionamento complesso ed esaustivo sull'espressione sessuale e sulla sessualità a partire dal tema del consenso. In una profonda introspezione delle loro intimità, i protagonisti si interrogano, si arrabbiano, ironizzano e tracciano altri scenari possibili, provando ad immaginare buone pratiche che prendono il via dal linguaggio per arrivare a nuove modalità di esperienze. Recensione ❯
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Un film di Marie Audiffren, Luca Ciriello, Gabriella Denisi, Alessandro Freschi, Giovanni Linguiti, Antonio Longobardi, Isabella Mari, Daniele Pallotta.
La vita quotidiana dei uno dei quartieri periferici a Est di Napoli. Espandi ▽
Ponticelli, circa 60.000 abitanti, un tempo fertilissima riserva orticola della città, è uno dei quartieri periferici a Est di Napoli lacerati dalle trasformazioni degli ultimi 40 anni. Eppure questo "grande retro della città" cerca riscatto ogni giorno all'interno di sé stesso ed è pregnante di vita e di futuro. L'umanità delle storie minime e la bellezza dei paesaggi estesi che si intersecano nel racconto a più mani dei giovani dell'atelier di cinema del reale sono una traccia per riconoscere identità ad un territorio che non è solo l'altra Scampia.
Il film documentario racconta questo sguardo trasversale di un territorio apparentemente immutabile, eppure ricco di storie e di storia, di relazioni e di comunità, di idee e di energie. Il puzzle è composto da attori del reale, persone e luoghi, frammenti di uno specchio andato in pezzi ma che, con pazienza, può essere incollato e rimesso a posto. Recensione ❯
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Una riflessione sul tempo e sulla memoria attraverso le opere dell'artista israeliano Dani Karavan. Documentario, Israele2020. Durata 66 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film al contempo lineare e intricato, emozionante ma mai melodrammatico, doloroso quanto divertente e appassionato, su uno dei più importanti artisti contemporanei. Espandi ▽
Nato nel 1930, Dani Karavan è autore di circa settanta opere e installazioni disseminate per il mondo, tra land art e urbanistica. Il filmmaker Barak Heymann, con la complicità di Hava e Tamar, rispettivamente moglie e figlia di Karavan, pedina l’artista mentre controlla e verifica lo stato di manutenzione delle sue creazioni, che si tratti di una piazza o di un monumento, delle aiuole di un giardino o di un supposto canale d’acqua. Il documentario si svela in modo progressivo e paradossale come una riflessione sul tempo e sulla memoria. Mentre cerca di conservare nel miglior stato possibile le sue creazioni, perché perpetuino la traccia di riflessioni filosofiche e storiche, l’artista deve prendere atto della labilità del proprio corpo mortale, del suo limite. Recensione ❯
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La pellicola, prodotta da Index Production e Cineteca Milano, racconta vivide esperienze che tracceranno per sempre un solco nella storia contemporanea. Espandi ▽
Il docufilm parte dalla Lombardia, Piemonte, Veneto, Lazio e Campania, ma è soprattutto il racconto di un viaggio all'interno di un territorio devastato dalla pandemia ma che grazie al coraggio dei dirigenti sanitari, dei medici e degli infermieri, delle forze dell'ordine, degli imprenditori e dei suoi cittadini, ha saputo reagire e arginare il devastante espandersi del virus. Recensione ❯
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Un documentario musicale tra la periferia assolata di Bologna e la sua afa estiva. Espandi ▽
La calda estate di un quartiere popolare di Bologna: il ritmo e la reiterazione dei silenzi, i grilli pomeridiani e i suoni antichi accompagnano la desolazione e il coraggio delle persone che vi abitano. Tra il saggio visivo e il documentario musicale, uno sguardo umanista e divertito che usa l'afa estiva, la periferia assolata e le vecchie canzonette per elaborare una serie di appunti tragicomici sulla solitudine. Recensione ❯
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La storia del musicista Massimo Zamboni e del suo illuminante viaggio in Mongolia che gli cambierà la vita artistica e personale. Espandi ▽
1996, Massimo Zamboni, musicista e fondatore dei gruppi musicali CCCP e CSI, intraprende un viaggio in Mongolia che risulterà fondamentale per la sua carriera artistica e che segnerà la nascita del disco di maggior successo dei CSI: "Tabula Rasa Elettrificata".
Ma quel viaggio risulterà essere altrettanto fondativo dal lato umano e personale: sarà infatti proprio in Mongolia che Zamboni e la compagna Daniela decideranno di diventare anche genitori.
A vent'anni di distanza, su richiesta della figlia Caterina nata poco dopo quel viaggio, riaffronterà con lei e la moglie quello stesso viaggio, dall'Emilia e passando per la Transiberiana.
Un viaggio nell'appartenenza e nell'identità, per ritrovare le radici di quella macchia mongolica (segno epidermico presente su ogni nascituro mongolo, molto raro sugli europei) con cui nacque anche sua figlia Caterina. Ma la macchia mongola è tipica anche tra i bambini groenlandesi e giapponesi: un filo antropologico millenario che unisce i popoli della terra e che padre e figlia, cercano, insieme, di seguire e capire, andando così alle origini.
Le proprie e quelle degli uomini tutti. Recensione ❯
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La storia di due donna che affrontano un lungo viaggio in biciletta. Espandi ▽
Il documentario racconta il viaggio in bici di due donne attraverso gli Stati Uniti, dal Canada al Messico, lungo la Great Divide. Un'avventura unica attraverso le zone più remote delle montagne rocciose, tra natura incontaminata e animali selvaggi. Un'impresa epica che le ha portate a percorrere 4.000 km e scalare 60.000 metri e che, giorno dopo giorno, le ha costrette a misurarsi con i propri limiti, con la propria forza e la propria fragilità, la quale ha messo alla prova il loro legame. Perché ogni viaggio in fondo è una storia d'amore. Recensione ❯
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Sullo sfondo di una Bologna in trasformazione, un viaggio intimo nel misterioso universo creativo di una donna che ha incontrato l'arte quasi senza volerlo. Espandi ▽
Il regista Spartaco Capozzi incontra Maria Concetta Cassarà, un'anziana signora di origine siciliana, che vive in un quartiere popolare di Bologna e che ha iniziato a dipingere per gioco solo dopo i sessant'anni. Quei primi schizzi diventano nel tempo autentici dipinti dai tratti naïf e dall'immaginario potente. Le sue opere sarebbero rimaste nell'intimità domestica se suo figlio Alfio non avesse cominciato a venderle nel centro di Bologna. È così che sono finite nelle mani della storica d'arte Sara Ugolini che ha inserito Maria Concetta tra gli artisti dell'outsider art. Alfio, vittima della sua schizofrenia, è il conflitto interiore della donna, una presenza oscura. Ma quando viene sera si entra in un'altra dimensione: nella sua piccola casa, Concetta si abbandona alle sue misteriose invenzioni. Recensione ❯
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