Titolo originale | Ivana cea Groaznica |
Titolo internazionale | Ivana the Terrible |
Anno | 2019 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Romania, Serbia |
Durata | 86 minuti |
Regia di | Ivana Mladenovic |
Attori | Ivana Mladenovic, Zivka Sorejevic, Andrei Dinescu, Anca Pop, Mircea Dinescu Adam Puslojic. |
MYmonetro | 3,00 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento mercoledì 18 novembre 2020
Una storia autobiografica dell'attraversamento di una crisi.
CONSIGLIATO SÌ
|
Ivana Mladenovic, attrice e regista, torna nel suo paese di confine serbo dalla Romania in cui era andata a vivere 15 anni prima. Nonostante i malanni di cui dichiara di soffrire (che i medici però non certificano), viene subito coinvolta nelle celebrazioni che il Municipio vuole dedicare all'amicizia che lega Serbia e Romania, divise dal Danubio ma unite da un lungo ponte.
Ivana Mladenovic si colloca sia dietro che davanti alla camera per proporre un 'ritorno a casa' che sta costantemente in bilico tra la fiction e il documentario. Molte delle persone che vediamo agire sono abitanti del paese così come interpreta se stessa la cantautrice rumeno-canadese Anca Pop scomparsa in un incidente stradale e a cui il film è dedicato.
vana è davvero 'terribile' perché, in un film in cui non mancano i jump cut, scartavetra sia se stessa sia, in maniera bipartisan, le retoriche vecchie e nuove. Di se stessa ci mostra i nervi scoperti, la sua parziale ipocondria, la sua relazione con un ragazzo molto più giovane, i difficili rapporti con il padre e la nonna. Dei suoi concittadini serbi gli atteggiamenti non tanto velatamente machisti e nazionalistici (anche se ammantati da fratellanza universale) ma non risparmia neanche la nuova generazione rumena la cui apparente mancanza di inibizioni finisce con il mettere a nudo un vuoto esistenziale. Tutto questo ci viene proposto in una narrazione in cui Ivana è sempre presente, in cui il passato (la visita a un sito archeologico) si confronta anche architettonicamente con l'oggi e in cui la brusca chiusura lascia lo spettatore impegnato ad interrogarsi sulle contraddizioni di una realtà che, senza che il Covid l'avesse ancora sconvolta, già viveva le contraddizioni di un'estrema, anche se negata, precarietà.
Secondo lungometraggio di Ivana Mladenovi, presentato nella sezione Cineasti del Presente, Ivana the Terrible mette in scena una vicenda autobiografica sotto il segno della finzione, coinvolgendo amici e parenti della regista nella riproduzione della realtà in chiave farsesca, ripercorrendo gioie e dolori di un'estate fatta di urla, tenerezze e riconciliazioni.
Con Ivana cea Groaznica (Ivana the Terrible) Ivana Mladenovic continua la sua esplorazione della contaminazione tra documentario e finzione. Per la trentacinquenne regista serba le due categorie si con-fondono per creare un denso percorso filmico all'interno del quale le persone che popolano le scene diventano interpreti di se stesse in un gioco delle parti che si sviluppa con fluidità, energia, precisione. [...] Vai alla recensione »