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sabato 16 gennaio 2021
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mr.
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enzo70
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lunedì 16 novembre 2020
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un film con i giri sempre al massimo
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Una storia vera di passione, coraggio e sport. Quella che portò il pilota Ken Miles a vincere con la Ford la 24 ore di Le Mans. In quegli anni la macchina che vinceva era sempre una, quella con il cavallino rosso, la macchina di Enzo Ferrari, la tecnologia applicata alla maniacalità dell’artigianato. Dall’altra parte il colosso di Detroit, la casa automobilistica che più di tutte incarnava il sogno americano, di un benessere per tutti. Due concetti di automobile del tutto opposti, una vincente e per pochi, l’altra banale nelle sue standardizzazioni. In mezzo un ex pilota che progetta automobili, con la passione di Ferrari. E quando viene ingaggiato da Henry Ford e riesce ad imporre le sue regole e la splendida follia di Ken Miles porta la macchina americana ad una impensabile vittoria.
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Una storia vera di passione, coraggio e sport. Quella che portò il pilota Ken Miles a vincere con la Ford la 24 ore di Le Mans. In quegli anni la macchina che vinceva era sempre una, quella con il cavallino rosso, la macchina di Enzo Ferrari, la tecnologia applicata alla maniacalità dell’artigianato. Dall’altra parte il colosso di Detroit, la casa automobilistica che più di tutte incarnava il sogno americano, di un benessere per tutti. Due concetti di automobile del tutto opposti, una vincente e per pochi, l’altra banale nelle sue standardizzazioni. In mezzo un ex pilota che progetta automobili, con la passione di Ferrari. E quando viene ingaggiato da Henry Ford e riesce ad imporre le sue regole e la splendida follia di Ken Miles porta la macchina americana ad una impensabile vittoria. Un bel film che si avvale di due straordinari interpreti, Matt Damon e Christian Bale, in perfetta forma e sintonia. La sfida di Le Mans fu vinta dalla Ford, ma il vero vincitore di questo film è l’Italia ed un uomo che ha sempre incarnato il modello vincente del nostro Paese, Enzo Ferrari.
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belliteam
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lunedì 16 novembre 2020
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ford vs ferrari, e a vincere e'' il cinema
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E' sempre complicato riuscire a fare bei film con soggettiva lo sport: in pochi ci sono riusciti: "momenti di gloria" era stato il precursore, poi e' arrivato "fuga per la vittoria" con Pele', e rimanendo nel campo automobilistico negli ultimi anni molto apprezzato e' stato "Rush" con la sfida Lauda/Hunt.
E anche in Le Mans '66 girato da James Manegold (Wolverine) di sfida si tratta, tra il gruppo Ford, non avvezzo alle corse, e il mito Ferrari plurivincitrice a Le Mans. La ricostruzione dei circuiti, delle macchine (con la gt40 protagonista) le tute, e tutti i dettagli sono stati meticolosamente curati. I personaggi anche, con Matt Damon nei panni di Shelby, e Christian Bale ad interpretare il talentuoso pilota Ken Miles, mal digerito dalla proprieta' Ford, ma il cui intuito sara' poi devisivo nel dare la svolta alla rincorsa della Ford alla vittoria a Le Mans.
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E' sempre complicato riuscire a fare bei film con soggettiva lo sport: in pochi ci sono riusciti: "momenti di gloria" era stato il precursore, poi e' arrivato "fuga per la vittoria" con Pele', e rimanendo nel campo automobilistico negli ultimi anni molto apprezzato e' stato "Rush" con la sfida Lauda/Hunt.
E anche in Le Mans '66 girato da James Manegold (Wolverine) di sfida si tratta, tra il gruppo Ford, non avvezzo alle corse, e il mito Ferrari plurivincitrice a Le Mans. La ricostruzione dei circuiti, delle macchine (con la gt40 protagonista) le tute, e tutti i dettagli sono stati meticolosamente curati. I personaggi anche, con Matt Damon nei panni di Shelby, e Christian Bale ad interpretare il talentuoso pilota Ken Miles, mal digerito dalla proprieta' Ford, ma il cui intuito sara' poi devisivo nel dare la svolta alla rincorsa della Ford alla vittoria a Le Mans. In definitiva 2h 30' di pellicola per gli amanti nostalgici delle corse dei vecchi tempi, che amano il cinema per quella che e' una ricostruzione di un fatto vero, e di una sfida tra due colossi dell'automobilismo mondiale.
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wilson
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sabato 31 ottobre 2020
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buon film
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Ottimo film, ben fatto e ben interpretato come solo gli americani sanno fare questo genere... Peccato per la solita propaganda Usa
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wilson
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sabato 31 ottobre 2020
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buon film
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Ottimo film, ben fatto e ben interpretato come solo gli americani sanno fare questo genere... Peccato per la solita propaganda Usa
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marcloud
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lunedì 18 maggio 2020
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come battere la ferrari
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La rivalità tra la Ford e la Ferrari giocata sul circuito di Le Mans. Il racconto della storia di Carroll Shelby e del suo amico collaudatore Ken Miles. Film intenso e costruito bene. Più che piacevole.
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felicity
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lunedì 6 aprile 2020
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un film meravigliosamente pieno e leggero
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Va riconosciuta a Mangold una capacità di messa in scena degna di un grande racconto hollywoodiano, in grado di esprimersi al meglio sia attraverso sorprendenti sequenze spettacolari sia nei momenti più intimi e delicati.
Un film orgogliosamente fuori tempo, nel bene e nel male. Forse incapace di riflettere e veicolare urgenze prettamente contemporanee eppure, proprio per questo, in grado di ambire ad un'atemporalità che è prerogativa dei grandi classici.
Le Mans ‘66 è un film che parla di supereroi che non possono integrarsi fino in fondo in questo mondo perché troppo puri, troppo autentici. Carroll e Ken costruiscono l’epica, la vivono con tutto il peso della vita e del talento.
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Va riconosciuta a Mangold una capacità di messa in scena degna di un grande racconto hollywoodiano, in grado di esprimersi al meglio sia attraverso sorprendenti sequenze spettacolari sia nei momenti più intimi e delicati.
Un film orgogliosamente fuori tempo, nel bene e nel male. Forse incapace di riflettere e veicolare urgenze prettamente contemporanee eppure, proprio per questo, in grado di ambire ad un'atemporalità che è prerogativa dei grandi classici.
Le Mans ‘66 è un film che parla di supereroi che non possono integrarsi fino in fondo in questo mondo perché troppo puri, troppo autentici. Carroll e Ken costruiscono l’epica, la vivono con tutto il peso della vita e del talento. Sono talmente grandi che non hanno neanche bisogno di “arrivare primi”. Non sono come i “colletti bianchi” che pianificano, calcolano, mentono. Gli altri potranno pure scrivere la Storia, ma non raggiungeranno mai la Poesia. Quella spetta a James Mangold e ai suoi personaggi. La Poesia è davanti ai nostri occhi, nel dettaglio di un cappello abbandonato per sempre, nei punti di fuga di uno specchietto retrovisore, nelle luci notturne di una pista vuota. È tutta dentro questo film meravigliosamente pieno e leggero. Sospeso tra l’asfalto e l’orizzonte. Tra il sacrificio e la vittoria. Bellissimo.
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fabio
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lunedì 2 marzo 2020
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il fascino dei motori
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Avvincente film sul mondo delle corse d'auto e sui suoi protagonisti. il film ricostruisce bene un episodio passato alla storia (quando la Ford vinse, unica volta nella storia, la 24 ore di le mans).
Mangold riesce bene nelle scene d'azione: belle inquadrature e sonoro, l'adrenalina è assicurata.
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Avvincente film sul mondo delle corse d'auto e sui suoi protagonisti. il film ricostruisce bene un episodio passato alla storia (quando la Ford vinse, unica volta nella storia, la 24 ore di le mans).
Mangold riesce bene nelle scene d'azione: belle inquadrature e sonoro, l'adrenalina è assicurata.
Meno riuscito il compito di trasmettere la passione, il mistero che spinge gli uomini al limite ed oltre.
Più efficace è stato "Veloce come il vento" di Rovere, dove senti la puzza dell'olio e della benzina ma trovi il taglio psicologico, l'umano è davvero protagonista.
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fabio
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lunedì 2 marzo 2020
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il fascino dei motori
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Avvincente film sul mondo delle corse d'auto e sui suoi protagonisti. il film ricostruisce bene un episodio passato alla storia (quando la Ford vinse, unica volta nella storia, la 24 ore di le mans).
Mangold riesce bene nelle scene d'azione: belle inquadrature e sonoro, l'adrenalina è assicurata.
Meno riuscito il compito di trasmettere la passione, il mistero che spinge gli uomini al limite ed oltre.
Più efficace è stato "Veloce come il vento" di Rovere, dove senti la puzza dell'olio e della benzina ma trovi il taglio psicologico, l'umano è davvero protagonista.
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michele
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sabato 15 febbraio 2020
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la storia vista sfocata.
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Una storia narrata all'americana ovvero dimenticando alcuni particolari. Ad esempio Carrol Shelby prese l'auto già "confezionata" poiché la Ford GT fu progettata e costruita in Inghilterra, lui la migliorò. Il primo anno che Ford gareggiò a Le Mans nessuna della 4 auto arrivò a fine gara. L'anno della sconfitta di Ferrari, mentre Ferrari presentò 3 auto mentre Ford si presento con 8 auto di cui solo 4 terminarono la gara, inoltre il pilota di punta della Ferrari John Surtees fu esautorato all'ultimo momento. Nessuno sa quanto spese realmente Ford per realizzare le sue GT. Insomma un film sufficientemente spettacolare in cui Enzo Ferrari e i meccanici italiani vengono presentati in maniera ridicola.
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Una storia narrata all'americana ovvero dimenticando alcuni particolari. Ad esempio Carrol Shelby prese l'auto già "confezionata" poiché la Ford GT fu progettata e costruita in Inghilterra, lui la migliorò. Il primo anno che Ford gareggiò a Le Mans nessuna della 4 auto arrivò a fine gara. L'anno della sconfitta di Ferrari, mentre Ferrari presentò 3 auto mentre Ford si presento con 8 auto di cui solo 4 terminarono la gara, inoltre il pilota di punta della Ferrari John Surtees fu esautorato all'ultimo momento. Nessuno sa quanto spese realmente Ford per realizzare le sue GT. Insomma un film sufficientemente spettacolare in cui Enzo Ferrari e i meccanici italiani vengono presentati in maniera ridicola. Insomma un film da vedere ma in cui la storia narrata è credibile al 50%
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