Le Mans '66 - La grande sfida

Ford contro Ferrari Il duello che ha fatto la Storia

I distributori italiani hanno saggiamente cambiato il nome di questo film, che nell'originale si intitolava Ford contro Ferrari. Perché la Ferrari qui rappresenta l'antagonista: la storia è vista tutta dalla parte della casa americana, che per risollevare le vendite decise di mettersi a correre gare per vetture Sport e Gran Turismo, vincendo appunto i primi tre posti nella pericolosissima 24 ore di Le Mans, nel 1966. I protagonisti sono due: Carrol Shelby (Matt Damon), pilota che dopo un incidente proprio a Le Mans si ricicla come geniale ideatore di auto sportive, e l'inglese Ken Miles (Christian Bale), pilota ribelle e un po' matto. I due devono vedersela con gli scrupoli e le meschinità della corporation: alla fine, il vero cattivo del film è il vicepresidente della Ford, Leo Beebe (Josh Lucas), che pur di difendere il proprio potere ostacola il progetto dei due protagonisti. Enzo Ferrari invece, interpretato da Remo Girone, si vede solo di sfuggita. Gli eroi individualisti sono alle prese con la legge e l'ordine di funzionari e industriali, un po' come un western in panni moderni. Del resto il regista Mangold, professionista eclettico, oltre a commedie, biopic e film di supereroi, aveva girato un remake di Quel treno per Yuma. A suo modo, un esempio di cinema americano preciso, veloce, ben congegnato e senza pretese d'autore, come oggi non se ne quasi fa più. Andamento classico e dinamiche semplici, scene d'azione appassionanti e personaggi funzionali al procedere del racconto (Damon è il più saggio e disincantato; Bale, dimagrito e con accento inglese, è il più giovane nemico dei compromessi), caratteri secondari ben resi da bravi attori. E come in molti western, non c'è grande rilievo per i personaggi femminili: addirittura, Bale a un certo punto dice che ai motori "bisogna parlare come a una donna". Proprio come amavano sentir dire gli spettatori (maschi) tanti anni fa.
Da La Repubblica, 14 novembre 2019


di Emiliano Morreale, 14 novembre 2019