Un’operazione di raffinato mimetismo che mette in discussione il concetto di privacy . Documentario, Germania2019. Durata 85 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La vicenda di Eva, una giovane italiana che vive a Berlino. Modella, poeta, sex worker, Eva è il simbolo di una generazione fluida, capace di rappresentarsi condividere se stessa con gli altri. Recensione ❯
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Un ritratto dei bambini che combattono per il loro futuro. Un film da far vedere in tutte le scuole. Documentario, Francia2019. Durata 84 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Il documentario dà voce ai bambini di tutto il mondo impegnati in cause umanitarie. Espandi ▽
Aissatou in Guinea non ha alcuna paura nell'opporsi alla tradizione dei matrimoni precoci mentre Heena in India e alcuni suoi coetanei in Bolivia si battono affinché i bambini non siano costretti a lavorare. Il giovanissimo Arthur riesce a raccogliere fondi per aiutare i senzatetto nella città in cui abita in Francia nutrendo il sogno di poter dare vita a una casa di accoglienza. C'è poi José Adolfo, che fa da elemento di raccordo, che ha creato in Perù una banca per bambini che possano così garantirsi il sostentamento. Recensione ❯
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L'artista visiva Saskia Boddeke racconta il marito in maniera ironica e sperimentale in un alfabeto filmico poetico e surreale. Documentario, Paesi Bassi2017. Durata 80 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Peter Greenaway si fa protagonista e oggetto di studio nel documentario diretto da sua moglie. Espandi ▽
Quesiti, poesie, racconti, gesti, creazioni, visite nei musei e chiacchiere al bar. È così che Saskia Boddeke racconta dalla “a” alla “z” la figura del marito, il poliedrico regista Peter Greenaway, coinvolgendolo in tematiche a lui care attraverso uno scambio generazionale con la figlia Pip. “A come Amsterdam, A come autistico” rappresentano l’incipit di questo “alfabeto” filmico, poetico e un po’ sperimentale girato dalla regista in maniera profonda e umana. “C for Children”, i figli. “D for Death”, la morte, come del resto: “Film” sta per film.
Peter Greenaway è un uomo che non si ferma mai, un energico creatore anche dopo gli ottanta anni, quella data che si è preso come limite per lasciare un testamento ricco di tracce, immaginazione vivida e ironia. Un’ironia che “T”, il tempo, farà sedimentare. Recensione ❯
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Un reportage di denuncia sulla politica dei respingimenti poco attento alla forma e molto concentrato sulla sostanza. Documentario, Francia2018. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un luogo dove si mescolano gli abitanti del posto e gli immigrati. Ma quanto è disumana la condizione dei rifugiati? Espandi ▽
La Val Roia si trova nel sud della Francia e viene territorialmente divisa con l'Italia. Qui Cédric Herrou, un agricoltore, ha deciso con l'aiuto di altri abitanti del luogo di aiutare i migranti e rifugiati che tentano senza successo di entrare in Francia. Ha offerto loro un tetto e del cibo unendo a ciò la sua collaborazione perché chi ne ha diritto possa fare domanda d'asilo. È qui che va a scontrarsi con disposizioni di polizia sempre più rigide che lo porteranno in giudizio. Recensione ❯
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Un lavoro di estrema forza che ci insegna a conoscere un'altra tragedia. Documentario, Germania, Siria, Libano, Qatar2017. Durata 99 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Talal Derki ritorna in patria dove ottiene la fiducia di una famiglia di islamisti radicali, condividendo la loro quotidianità per oltre due anni. Espandi ▽
Al-Nusra, braccio siriano di Al-Qaeda. Abu Osama combatte il regime credendo fermamente nella legge della Sharia e vive con la sua famiglia, i cui figli sono avviati verso l'estremismo islamico. Talal Derki ha passato due anni fingendo di essere un sostenitore della jihad per seguire da vicino le dinamiche di una padre che educa i propri figli alla guerra, riuscendo a entrare all'interno di un mondo inaccessibile, un orrore a noi quasi sconosciuto e incomprensibile. Recensione ❯
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Una piccola grande opera che lascia aperta la speranza ad un mondo migliore possibile. Documentario, Italia2018. Durata 83 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Il viaggio da piccolo regista di una persona diversa all'interno della diversità, intesa non come differenza, ma come ricchezza nella varietà. Espandi ▽
Be Kind è un film autoprodotto che, nato dal desiderio di Sabrina Paravicini di fare un regalo al proprio figlio, nel corso dei mesi di lavorazione si è trasformato in un vero e proprio film e racconta il viaggio da piccolo regista di una persona diversa all'interno della diversità, intesa non come differenza, ma come ricchezza nella varietà. L'idea del film nasce da una domanda di sua madre: «Ti andrebbe di raccontarti?». Lui ha accettato. La mamma, l'attrice e regista Sabrina Paravicini, lo accompagna in un percorso fisico ma soprattutto emotivo, dove ogni tappa rappresenta un incontro con persone che raccontano le esperienze attraverso la condivisione delle loro storie. Recensione ❯
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Indagine critica e indipendente dell'antropocentrismo. Tra testimoni competenti, con sguardo affilato e contemplativo. Documentario, Italia2019. Durata 79 Minuti.
Il ritratto delle dinamiche naturali delle cose. Espandi ▽
Un cantante che ha scelto di vivere il calore della stalla. Un falco seguito dal suo giovane amico in un vigneto nebbioso. Coraggiosi cavalli e cavalieri nella Sardegna più remota. La spontanea processione in visita ad una balena arenata sulla battigia. Serpi riconciliatrici in un rito religioso. Queste ed altre storie compongono un film che esplora l'antico, contraddittorio e variegato rapporto tra umano ed animale. Una relazione fatta di meraviglia, amore, sfruttamento. Un viaggio originale attraverso atmosfere inedite, alla scoperta del valore di questa affascinante coesistenza. Recensione ❯
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La crisi dei migranti tra i ricordi dell infanzia in Svizzera e l'attuale dramma del Mediterraneo. Documentario, Svizzera, Germania2018. Durata 92 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un documentario sulla vita dei rifugiati e dei migranti al giorno d'oggi. Espandi ▽
Quando Markus Imhoof, nato nel 1941, era un ragazzino in Svizzera, i suoi genitori accolsero una rifugiata italiana di nome Giovanna. Ma le leggi internazionali hanno separato i due bambini e spezzato la loro amicizia: la Svizzera accettava solo immigrati con un lavoro non bambini stranieri, così Giovanna fu costretta a tornare a Milano. I ricordi del regista lo hanno spinto a partire per l'Italia e a indagare sull'attuale politica europea per i rifugiati. Markus Imhoof è infine andato a vedere ciò che avrebbe preferito non vedere. Il viaggio che parte dalle coste libiche porta In Italia 1800 persone, di cui nessuna avrebbe la possibilità di arrivare legalmente in Europa. Dalle navi i migranti sono portati in un campo profughi dove trascorrono tra gli 8 e i 15 mesi in media. "Non vi promettiamo il paradiso, ma andrá meglio ogni giorno", rassicura un volontario. Recensione ❯
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Barbet Schroeder va in Birmania per chiudere la sua trilogia sul Male. Un'atroce storia di odio del nostro tempo, un documento doloroso e importante. Documentario, Francia, Svizzera2017. Durata 100 Minuti.
Il racconto di un'istituzione e di come sia dilagante un'islamofobia violenta e distruttiva anche in un paese al 90% buddista, religione basata su pace e tolleranza. Espandi ▽
In Birmania, il "Venerabile W." è un monaco buddista molto influente. L'incontro con questa prestigiosa autorità è una catapulta diretta al centro di un razzismo che è parte integrante della quotidianità. Una matrice d'odio violenta che osserva l'islamofobia trasformarsi in pratica dell'intolleranza e di distruzione. Eppure siamo in un paese dove il 90% della popolazione ha adottato la religione Buddista, fondata su uno stile di vita pacifico, tollerante e non violento. Recensione ❯
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Dopo l'uscita di La Vallée des Loups nel 2017 e che ha registrato oltre 200.000 presenze, continua l'avventura con la natura di Jean-Michel Bertrand. Espandi ▽
"Ho passato tre anni in questa sperduta valle delle Alpi con un'unica ossessione: guardare negli occhi dei lupi". Il regista e unico protagonista umano del film, Jean-Michel Bertrand, introduce con queste parole In marcia coi lupi, seguito del suo La vallée des loups, passato al Trento Film Festival nel 2017. In questa sorta di prolungamento della ricerca, il progetto continua a concentrarsi sull'osservazione della stessa specie, scomparsa dai territori francesi e divenuta specie protetta dal 1993. Ma più precisamente, sulla dispersione, o "sostituzione" di giovani esemplari, che, dovendo emanciparsi dal gruppo, intraprendono un cammino casuale, attraversando e cercando di insediarsi in territori anche molto diversi tra loro.
Ex piantatore di alberi per la Forestale, il regista Bertrand, non sappiamo con l'aiuto di quanti collaboratori, immagina e disegna i percorsi dei lupi, nasconde delle microcamere in quattro posizioni che ritiene strategiche e le collega al suo smartphone, al fine di raccogliere dati sui loro itinerari, abitudini, esperienze. Recensione ❯
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Il resoconto senza filtri della leggendaria spedizione invernale polacca del 2018 al K2. Espandi ▽
2018. Un team di veterani dell'alpinismo si sta apprestando a scalare il K2, vetta mai raggiunta in inverno dall'uomo, quando viene lanciato un allarme per il soccorso di due alpinisti in grave difficoltà. Riescono a salvare Elisabeth Revol. Recensione ❯
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Varda fa convivere, ancora una volta, astrazione e realtà. Cogliendo l'essenza di un sentimento. Documentario, Francia2019. Durata 115 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Cosa significa la 'cine-scrittura'? Agnès Varda racconta se stessa e delinea la sua idea di cinema. Espandi ▽
Agnès Varda si siede su un palco. Fotografa professionale, autrice di installazioni e soprattutto pioniera della Nouvelle Vague, è un'istituzione del cinema francese senza però essersi mai chiusa a nuove esperienze. In questo film offre un ritratto della sua attività utilizzando sequenze delle sue opere cinematografiche, foto e riprese delle installazioni senza rispettare necessariamente e sempre un ordine cronologico. Nella seconda parte focalizza l'attenzione sugli anni dal 2000 al 2018 mostrando il suo rapporto con le nuove tecnologie. Recensione ❯
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Il racconto non solo della morte di Pinelli, ma anche della sua vita, le sue idee, i suoi affetti. Espandi ▽
Nella notte del 16 dicembre 1969 il ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli precipitava da una finestra del quarto piano della Questura di Milano e moriva. La versione ufficiale lo voleva implicato nell'attentato alla Banca dell'Agricoltura di Piazza Fontana e quindi suicida al grido "è la fine dell'anarchia". Ne rileggiamo la vita e l'estraneità a quei fatti attraverso il racconto di quelle che all'epoca erano due bambine: le figlie Claudia e Silvia. Recensione ❯
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La storia di un dissidente che ha provato a sfidare Putin. Espandi ▽
Nel 2003 Mikhail Khodorkovsky, uno degli uomini più ricchi di Russia, fu arrestato e in seguito condannato a dieci anni di carcere, per frode ed evasione fiscale. In molti credono che la sua vera colpa sia stata aver sfidato Vladimir Putin, finendo per questo vittima della crociata del Presidente (eletto per la seconda volta nel 2004). E così la corsa ad abbracciare le regole del libero mercato, fino a diventare un autentico oligarca, hanno fatto sì che Khodorkovsky si ritrovasse condannato attraverso una serie di processi "teatrali" orchestrati da Putin. Durante la sua detenzione in una cella al confine con la Mongolia, "Citizen K" è diventato un dissidente noto in tutto il mondo. Oggi che vive in esilio a Londra, e sulla sua testa pende un'accusa di omicidio da parte delle autorità russe, Khodorkovsky continua a combattere Putin e il suo potere ormai ventennale. Recensione ❯
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L'attrice norvegese Gorild Mauseth affronta il compito quasi impossibile di interpretare Anna Karenina in una lingua che non ha mai parlato nel paese d'origine dell'autore. Espandi ▽
Gørild Mauseth, grande attrice norvegese, non ha mai recitato in russo, ma decide di accettare la sfida di interpretare Anna Karenina a Vladivostok. Parte così per un viaggio in treno attraverso la Russia, sulle tracce di Anna, della sua terra, della sua storia e della sua lingua, in numerose tappe che la arricchiranno di incontri e di splendidi scenari. Mentre cerca l'Anna di Tolstoj, però, si rende conto che sta cercando la "sua" Anna, e in definitiva se stessa. Recensione ❯
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