Anno | 2019 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Polonia |
Durata | 82 minuti |
Regia di | Dariusz Zaluski |
Attori | Krzysztof Wielicki . |
Uscita | lunedì 25 ottobre 2021 |
Tag | Da vedere 2019 |
Distribuzione | Mescalito Film |
MYmonetro | Valutazione: 3,50 Stelle, sulla base di 2 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 11 febbraio 2022
Il resoconto senza filtri della leggendaria spedizione invernale polacca del 2018 al K2. In Italia al Box Office The Last Mountain ha incassato 23,9 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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2018. Un team di veterani dell'alpinismo si sta apprestando a scalare il K2, vetta mai raggiunta in inverno dall'uomo, quando viene lanciato un allarme per il soccorso di due alpinisti in grave difficoltà. Riescono a salvare Elisabeth Revol.
Il regista Zaluski non è soltanto un uomo di cinema ma anche uno scalatore che ha raggiunto per sette volte gli ottomila metri di altezza (tra cui una volta il K2 e due l'Everest).
Conosce quindi molto bene quello che qui documenta. Ciò fa sì che quanto accade sotto i suoi occhi si traduca in immagini che non vengono filtrate da autocensure. Non c'è la retorica della montagna in loro. Non siamo di fronte ad eroi ma ad esseri umani con differenti personalità a volte contrastanti ma vi si respira la stessa passione per le imprese in quota che si trova nelle graphic novels di Jiro Taniguchi.
Gli effetti qui sono speciali non per la loro elaborazione ma per la loro forza talora devastante (valanghe e tempeste di vento in primis). Le ferite (con tanto di sequenza con punti di sutura) reali. Ma soprattutto ci sono gli esseri umani, i rapporti tra di loro e con i media. Perché questi ultimi (o almeno alcuni di essi) sono a caccia di sensazionalismi e quindi intervengono raccontando in modo sbagliato l'operazione di salvataggio che non comprende un intervento a favore del compagno di scalata di Revol perché comporterebbe dei rischi che non modificherebbero la sua situazione ormai definitivamente compromessa.
C'è poi l'individualismo che si presenta con uno dei componenti della spedizione che non riesce a resistere al richiamo della montagna finendo con il non rispettare le regole che il gruppo stesso si è dato. Da tutto ciò emerge la sensazione, che non sempre è comune, di non essere davanti a dei temerari ma a degli uomini che mettono alla prova fisico e mente per raggiungere una meta senza però dimenticare i propri limiti.
La montagna è, grazie a Dio, una di quelle forze che la tecnologia non governa. Anche oggi, pur disponendo di moderne apparecchiature, come quelle della spedizione che nel 2018 tentò di scalare il K2, allora ultima vetta himalayana inviolata in inverno, un'impresa che coincise con una straordinaria operazione di salvataggio. Il regista e alpinista Zaluski sceglie di sfruttare la leggerezza e la sottigliezza [...] Vai alla recensione »