Anno | 2018 |
Genere | Documentario |
Produzione | Gran Bretagna, Germania |
Durata | 89 minuti |
Regia di | Victor Kossakovsky |
MYmonetro | 2,99 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 21 settembre 2018
Un percorso attraverso le varie forme dell'acqua. Al Box Office Usa Aquarela ha incassato 307 mila dollari .
CONSIGLIATO SÌ
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Girato in 96 fotogrammi al secondo, il film è un viaggio nella potenza dell'acqua. Dalle precarie acque ghiacciate del Lago Baikal in Russia, a Miami in preda all'uragano Irma, ai potenti Angels Falls del Venezuela.
Con questo documentario volevo filmare ogni possibile emozione che si possa esperire quando si interagisce con l'acqua: belle emozioni insieme ad altre disturbanti, di estasi e ispirazione così come di distruzione e devastazione umana.
Viktor Kossakovsky
Quello che emerge dalla visione dell'intera opera è un quadro sicuramente emozionante ma anche carico di una preoccupazione profonda nei confronti del futuro. Le prime immagini girate al polo ci mostrano ghiacci in cui gli uomini sprofondano perché si stanno sciogliendo. Se poi la forza delle maree e dei marosi ci spinge a pensieri epici, quasi vedessimo Ulisse nel suo viaggio di ritorno ad Itaca, le immagini finali di uragani e allagamenti ci ricordano quanto stiamo infierendo sulla Natura e come essa si stia ribellando anche grazie a una 'sorella acqua' che non ci sente più come fratelli ma come suoi avversari.
Film che solo sul grande schermo può trovare la sua giusta collocazione grazie ad immagini di forte potenza evocativa e a un sonoro curatissimo Aquarela è dedicato da Kossakovsky ad Aleksander Sokurov. Andrebbe dedicato (anche se lui non lo vorrà vedere mai) a Donald Trump e a quelli che lo sostengono nell'affermare che i mutamenti climatici e il surriscaldamento della Terra sono invenzioni che vogliono solo ostacolare il progresso.
Viktor Kossakovsky è un cineasta osservatore, un viaggiatore armato di pazienza e dalla straordinaria sensibilità per gli spazi e le figure (qualcuno ricorderà Viva gli antipodi!). In Aquarela filma l'acqua riprendendola ad altissima definizione, a 96 fotogrammi al secondo, provando a catturarne la materialità sfuggente. Dal lago Bajkal, dove in primavera le macchine sfondano la superficie ancora ghiacciata [...] Vai alla recensione »