Titolo originale | Strange Birds |
Anno | 2017 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Francia |
Durata | 72 minuti |
Regia di | Elise Girard |
Attori | Jean Sorel, Lolita Chammah, Virginie Ledoyen, Pascal Cervo, Bellu Bellali Nicolas Combet, Max Robin, Ronald Chammah, Tullio Giannotti, Stefano Montefiori, Angelo Laudisa, Mouloud Gali, Ronan Mallejac, Léonie Chanteloup, Cyril Robin, Lucas Navennec, Paul Jegaden, Raphaëlle Jean-Louis, Jacques Nourel, Vanessa Bertin, Julien Di Giorgio, Julien Donez, Ingrid Foubert, Charles-André Lachenal, Xavier Bonastre, Alessandro Novelli, Olivier Sztejnberg. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,90 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 21 giugno 2017
Un amore insospettabile s'interrompe bruscamente per far spazio all'inevitabile.
CONSIGLIATO SÌ
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Viviane (detta Mavie con gioco di parole tutto francese) è una ventisettenne di provincia che si è trasferita a Parigi dove però non ha trovato la nuova vita che sperava. È ospite di un’amica che ha una vita sessualmente molto attiva che lei vive con disagio. Fin quando un giorno vede in un locale la richiesta di un aiuto remunerabile da parte di un libraio. Si tratta dell’affascinante settantenne Georges con il quale entra in breve tempo in una relazione particolare.
Ci sono dei piccoli film che sembrano non avere particolari ambizioni se non quella di tratteggiare sprazzi di vita colti con discrezione. Quando però si hanno a disposizione due personalità assolute del cinema come Jean Sorel e Renato Berta si finisce con l’entrare in un’altra dimensione.
Lolita Chammah (figlia d’arte in quanto sua madre si chiama Isabelle Huppert) si trova a confronto con Sorel e regge bene il rapporto anche quando sono i primi piani ad indagare sul suo volto. Ma è indubbiamente lui a segnare il film con una presenza scenica rimasta intatta e con la capacità di far parlare i silenzi che a tratti segnano un film aperto e chiuso nei suoi capitoli dall’effetto dell’iride che ci riporta al cinema del passato. Un cinema che è invece più che mai dell’oggi con le sue tensioni sociali, con un passato che ritorna o che, meglio, non è mai del tutto passato e che le luci che Berta va a cercare nella Ville Lumière rivestono di un senso di profonda malinconia.
Perché qui è la letteratura a segnare il tempo in una libreria in cui il disordine regna sovrano e nei cahier in cui Mavie annota anche i dialoghi che ha avuto o che immagina di aver avuto con Georges. Lo fa però mentre un progressivo senso di impotenza esistenziale, dettata dalla differenza d’età, si insinua nel cuore e nella mente di chi non aveva mai voluto amare e di chi, in qualche misura, si rivestiva della solitudine. Mentre i gabbiani precipitano sui trottoir parigini e la minaccia nucleare non allenta la presa gli uomini e le donne continuano a cercare quello che vorrebbero poter chiamare amore dando un senso a una parola che ne ha mille o forse nessuno.
Droles d'oiseaux è un piccolo film del 2017 mostrato in streaming in seno all'Artekino festival. Piccolo e molto interiore, di sensazioni non espresse che si lasciano indovinare dalla recitazione. Una giovane ragazza, Viviane che si fa chiamare Mavie, la mia vita..., nel vero l'attrice Lolita Chammah aveva in quell'anno 34 anni ben portati ed è figlia nientemeno [...] Vai alla recensione »