Anno | 2016 |
Genere | Docu-fiction |
Produzione | Italia |
Durata | 84 minuti |
Regia di | Michele Diomà |
Attori | Dario Fo, Renato Scarpa, Antonello Pascale, Ottavia Orticello, Riccardo Castagnari Donald Ranvaud, Michele Diomà, Nadia Kibout. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 12 giugno 2017
Dedicato al tema della libertà di informazione e di espressione, il film di Michele Diomà vede la partecipazione di Dario Fo.
CONSIGLIATO N.D.
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Il reporter di fama internazionale italo-inglese Adam Coretti ha costruito la sua carriera sull'intransigenza e l'incorruttibilità. Per tali ragioni è temuto da tutte le personalità di potere. Affrontare un'intervista con Adam Coretti, per un politico o un grosso lobbysta, significa dimostrare la propria onestà in maniera inattaccabile. Tuttavia qualsiasi potente, è consapevole che salire su un ring contro quel giornalista, potrebbe tramutarsi anche in un drammatico effetto boomerang. Sono i timori che ha Ludovico, il faccendiere di un fantomatico Presidente del Consiglio. Il personaggio del Presidente, non si ispira a figure politiche realmente esistenti, ma è impastato con tanti elementi negativi che caratterizzano diverse figure grigie della politica italiana. Giacomo Pavrini è un Presidente in crisi, dato che tutti i sondaggi lo danno in calo vertiginoso di consensi, una situazione elettorale, che lo spinge, sia pure malvolentieri, ad accettare l'intervista di Adam Coretti.
Il film si regge su questo match, punto nevralgico della narrazione, attorno al quale vengono proposte tutte le tematiche del film, che vanno dalla finanza speculativa, che ha detronizzato la politica, alle limitazioni della libertà di informazione e di espressione. Sweet Democracy, che si ispira al genere della satira politica, è un film costruito su due linguaggi cinematografici, uno di pura fiction e l'altro documentaristico. Un mix che ha permesso al regista di coinvolgere nel progetto l'attore e scrittore premio Nobel Dario Fo.