Sopravvissuto - The Martian |
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Un film di Ridley Scott.
Con Matt Damon, Jessica Chastain, Kristen Wiig, Mackenzie Davis.
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Titolo originale The Martian.
Fantascienza,
Ratings: Kids+13,
durata 130 min.
- USA 2015.
- 20th Century Fox Italia
uscita giovedì 1 ottobre 2015.
MYMONETRO
Sopravvissuto - The Martian ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Un Robinson Crusoe in tuta da astronauta
di ZararFeedback: 13464 | altri commenti e recensioni di Zarar |
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lunedì 26 ottobre 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Pochissimo amanti del genere, si può essere trascinati a vedere un film su cui non si ha nessuna aspettativa positiva ed uscirne sorprendentemente piuttosto soddisfatti. E’ questo il caso. Trattandosi di science fiction, la storia abbonda dell’elemento immaginario e mirabolante: nel corso di una missione scientifica su Marte per lo studio del suolo e dell’atmosfera e di non so che altro, una delle violente tempeste che si osservano sul pianeta costringe un gruppo di astronauti ad un rientro precipitoso, durante il quale viene abbandonato sul suolo marziano il povero botanico Watney (un simpatico Matt Damon), missing in action e creduto morto. Ma, sorpresa, l’astronauta di cui si celebrano i funerali sulla Terra è vivo, se non vegeto, e risvegliatosi da uno svenimento dovuto ad una ferita all’addome, scopre di essere rimasto – disgraziatamente e senza colpa di nessuno - solo su Marte, in condizioni ambientali disperate, apparentemente senza nessuna possibilità di comunicare con la Terra e lontanissimo dal cratere Schiapparelli nei pressi del quale è prevista la successiva missione su Marte, peraltro non prima di 4 lunghi anni. Tutto quello di cui dispone è la base usata dalla missione, provviste per un periodo molto limitato e un simpatico veicolo pressurizzato a prova di suolo marziano con limitata autonomia di viaggio. Il film si snoda tutto intorno all’impresa impossibile di sopravvivere e tornare sulla terra, tenacemente perseguita, contro ogni ragionevole prospettiva, da questo Robinson Crusoe del futuro (e da quelli che diventeranno da un certo punto in poi i suoi coadiutori terrestri). E potete credere che ci riuscirà, perché niente è più forte della resilienza messa alla prova da circostanze eccezionali e niente è più creativo dell’ingegno umano anche nel mezzo del nulla. Questo messaggio di fondo percorre ovviamente ed esplicitamente tutto il film, accanto ad altri altrettanto superottimisti e pedagogici: la forza dell’amicizia e del senso di solidarietà, la cooperazione alla NASA tra scienziati di tutte le etnie, dove l’idea più geniale non è elaborata da un bianco WASP, tutt’altro; la cooperazione tra nazioni che si guardano in cagnesco di fronte ad emergenze estreme, ecc. ecc. Con tutto ciò, il film è riuscito. Sarà la capacità di creare una perfetta logica dell’illogico, tempi e ritmi molto ben governati, un padroneggiamento magistrale della tensione dello spettatore nelle alternative di speranza/frustrazione, pause tranquille/catastrofi, impossibile/possibile; sarà la bella fotografia nitida, capace di delineare un ambiente perfettamente ‘altro’; sarà in particolare la straniante (e intrigante) sovrapposizione di dramma estremo e una certa sorridente ironia del tutto improbabile, che ha il suo centro nel bravo protagonista, e fa l’occhiolino allo spettatore invitandolo a prendere sul serio quel che c’è da prendere sul serio e a fare la tara sul resto.E allora avremo la coltivazione avventurosa di patate in un luogo senz’acqua e senza concime (ma la cacca aiuta), l’invenzione di un codice di comunicazione, la sparata nello spazio da Marte “in una decappottabile”, ecc. ecc. Così, nonostante l’impresa superumana, non è affatto un film di supereroi in costume per il prossimo Halloween; resta la storia di un uomo che ce la fa mettendo in gioco tutte le sue risorse, proprio come quella di Robinson Crusoe. Niente male.
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