luca g
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lunedì 23 dicembre 2024
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007 femministicamente corretto
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Disgusting
meno che la Seidoux o come cavolo si chiama sarebbe una bella donna a me fa schifo
e la afra harris ... penosa
questo Bond di genere è abominevole, possono fare la più grande esplosione della storia il risultato è sempre lo stesso
s q u a l l i d o
per chi ha amato 007, Connery Moore, per me che adoravo quei film, la mia gioia,
una roba come questa è inguardabile, me ne sono andato dop 35 minuti
shame shame shame ... shame
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giovanni
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mercoledì 29 giugno 2022
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voglia di strafare
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Marzia Gandolfi è indubbiamente brava, intelligente, competente. Ma vuole sempre un poco strafare (stavo per scrivere, con espressione volgarissima, farla fuori dal vaso), esagerare in sottigliezze e barocchismi, rendendosi così poco comprensibile al comune mortale. Penso che, se lo "prosciugasse", il suo eloquio se ne avvantaggerebbe.
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nick
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domenica 1 maggio 2022
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niente di che
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Mi aspettavo molto di più.
Mi sarei aspettato una trama un pò meno scontata e l'arcinemico che si trova sempre nei suoi film magari con un arto bionico tipo Squalo. Sopratutto non mi aspettavo che sarebbe stato con una trama così legata al precedente.
Ma, ah, bei tempi! Non ci sono più gli 007 di una volta.
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lunedì 21 marzo 2022
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james... sei tornato!
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Sia ben chiaro, ogni film con protagonista James Bond va visto, a patto di essere un amante del personaggio di Ian Fleming. Anche il tanto odiato "Agente 007. Al servizio di sua maestà" con George Lazemby aveva qualche asso nella manica, come la location sulle Alpi Svizzere e un cattivo del calibro di Telly Savalas. Comunque l'ironia dei migliori Bond (Sean Connery e Roger Moore) negli anni si era letteralmente frantumata. Timothy Dalton era troppo teatrale e Pierce Brosnan era... irlandese, anche se bravo. Poi con Daniel Craig c'era stata la svolta epocale: James Bond cambiava aspetto, modi di fare, personalità. Per molti era stato uno schock, poi ci si era abituati, o quasi.
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Sia ben chiaro, ogni film con protagonista James Bond va visto, a patto di essere un amante del personaggio di Ian Fleming. Anche il tanto odiato "Agente 007. Al servizio di sua maestà" con George Lazemby aveva qualche asso nella manica, come la location sulle Alpi Svizzere e un cattivo del calibro di Telly Savalas. Comunque l'ironia dei migliori Bond (Sean Connery e Roger Moore) negli anni si era letteralmente frantumata. Timothy Dalton era troppo teatrale e Pierce Brosnan era... irlandese, anche se bravo. Poi con Daniel Craig c'era stata la svolta epocale: James Bond cambiava aspetto, modi di fare, personalità. Per molti era stato uno schock, poi ci si era abituati, o quasi... Ora in Spectre si rivede volentieri il vecchio, classico e caro James Bond, ironico e irriverente, circondato da splendide donne (Léa Seydoux sopra le altre) e pronto a gustosi inseguimenti con l'Aston Martin modificata da Q. E non c'è più Judi Dench a impersonare M: in effetti un "M" donna era un po' fuori luogo. Bravissima attrice ma i capelli corti e lo sguardo sempre accigliato e privo di humour appesantivano il personaggio, distante anni-luce da M impersonato dal grandioso Bernard Lee, dotato di pacatezza e umorismo senza pari. È bello vedere Bond che sottrae la DB 10 destinata a 009, si reca a Roma e spinge uno sprovveduto anziano al volante di una 500 fino a 200 km/h per sfuggire al suo inseguitore in Jaguar, per poi eiettarsi dall'auto e scendere con il paracadute in piena notte, salutando con ironia lo stupefatto operatore ecologico. Notevoli poi le scene con Bond e Madeleine Swann in treno e nel deserto in attesa di essere ospiti di Oberhauser. In particolare Léa Seydoux è una delle migliori "Bond Girl" di sempre e ha tutte le carte in regola per eguagliare Maud Adams, apparsa in ben tre film della saga. Da citare uno scambio di battute tra Bond e Q, impersonato da Ben Whishaw. Q: "Questo è il tuo nuovo orologio". Bond: "Che cosa fa?". Replica Q: "Beh,ti indica l'ora...". Esilarante. Bentornato James, e non dimenticare di stupirci con inseguimenti, donne conturbanti e battute al vetriolo. - di "Joss" -
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gustibus
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sabato 1 febbraio 2020
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uno 007 di classe sopraffina
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Davvero i film di una certa importanza andrebbero visti e rivisti.Questo rivisto ora,con un ottimo 4k e con tutta la calma che ci vuole,visti i 150minuti di durata.Spectre e'uno splendido film pur andando contro-corrente con gli 007 che si sono susseguiti in 59anni.Sam Mendes(il regista Oscar!)gia'si era distinto con Skyfall con incassi da record!Anche questo e'andato oltre il miliardo d'incassi nel mondo,ma stando alle recensioni sembra piaciuto meno.Rispettabile il giudizio,ma qui la direzione con il si dei produttori e'stata ancora piu'di alto livello,si nota l'eleganza e la classe in ogni singola scenografia.Sembra il futuro della Spectre che fin da Licenza di uccidere appariva e invece con un tocco di classe,sembra raffiguri l'inizio e le origini.
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Davvero i film di una certa importanza andrebbero visti e rivisti.Questo rivisto ora,con un ottimo 4k e con tutta la calma che ci vuole,visti i 150minuti di durata.Spectre e'uno splendido film pur andando contro-corrente con gli 007 che si sono susseguiti in 59anni.Sam Mendes(il regista Oscar!)gia'si era distinto con Skyfall con incassi da record!Anche questo e'andato oltre il miliardo d'incassi nel mondo,ma stando alle recensioni sembra piaciuto meno.Rispettabile il giudizio,ma qui la direzione con il si dei produttori e'stata ancora piu'di alto livello,si nota l'eleganza e la classe in ogni singola scenografia.Sembra il futuro della Spectre che fin da Licenza di uccidere appariva e invece con un tocco di classe,sembra raffiguri l'inizio e le origini.Il papa'di Blofeld poteva essere quello che ha adottato James Bond da bambino!..La fine e'bellissima per questo.Poi sembrava creato come l'ultimo film di D.Craig,invece in Aprile esce il Bond 25,gia'con trailer ufficiale in circolazione nel web.Questa saga non delude mai ,a parte i 7Bond di R.Moore e i 2 di T.Dalton.Anche se,visti gli anni passati(1969)a parte Connery e Craig il miglior 007 e'"Al servizio di sua maesta".Tutti da rivedere,la classe e',classe!si parla di cinema eh!
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elgatoloco
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giovedì 21 novembre 2019
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nulla di nuovo, anche se sembra ci sia
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"Spectre"(2015, Sam Mendes)sembra promettere"altro"rispetto al passato, invece ripete, direi in peggio schemi stereotipati e consegnati alla "tradizione Bond", come duelli feroci e "altri", ammazzamenti , inseguimenti-fughe, amorazzi, il tutto in maniera inconsistente, decisamente fatua, senza riuscire a fare della fatuità una cfira chiara-non è"Fantomas", per intenderci. Il tema"spectre", poi, fin quasi dai primi film della serie Bond((quelli dell'inizio, anni 1960, con Sean Connery)percorre la serie"bondiana"(ma in realtà già nei racconti di Ian Fleming, pur se non ne sono mai stato accanito lettore, il tema e il motivo sono fortemente presenti, nel senso di un'organizzazione extra-sovrastatale, che lavora contro tutti i govenri, magari coalizzandosi, solo situazionalmente con qualcuno di essi.
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"Spectre"(2015, Sam Mendes)sembra promettere"altro"rispetto al passato, invece ripete, direi in peggio schemi stereotipati e consegnati alla "tradizione Bond", come duelli feroci e "altri", ammazzamenti , inseguimenti-fughe, amorazzi, il tutto in maniera inconsistente, decisamente fatua, senza riuscire a fare della fatuità una cfira chiara-non è"Fantomas", per intenderci. Il tema"spectre", poi, fin quasi dai primi film della serie Bond((quelli dell'inizio, anni 1960, con Sean Connery)percorre la serie"bondiana"(ma in realtà già nei racconti di Ian Fleming, pur se non ne sono mai stato accanito lettore, il tema e il motivo sono fortemente presenti, nel senso di un'organizzazione extra-sovrastatale, che lavora contro tutti i govenri, magari coalizzandosi, solo situazionalmente con qualcuno di essi...), qui doveva diventare il"clou", ma la cosa non decolla, si ferma, per così dire, a metà, rimanendo sospesa. Un Bond spaventato dal "nuovo"che incombe, in questo film, un Bond che non ritrova più vecchie abitudini e certezze(quali, viene da chiedere?), un Bond vagamente allucinato senza riuscire a diventarlo veramente, quasi"sulla sogia"non si sa bene di che cosa e per quale scopo, visto poi che l'ancoramento del tutto é/deve essere programmaticamente solidamente attaccato alla realtà... Da rilevare solo, per quanto mi riguarda che l'antefatto(ossia la parte prima dei titoli di testa)più lunga del solito- o che almeno dà tale impressione- si lega più decisamente alla storia complessiva e alla sua direttrice "forte", un'insistenza troppo forte alla e sulla componente"action-movie"(altrove, ossia in altri film, ironia e autoironia erano più forti, ma comunque c'era anche dell'altro, rispetto all'"azione"...) una dispersione che però non riesce ad essere(né vuol essere, cfr.sopra)"fantasmatica"in qualchemodo rovinano il tutto, con un Daniel Craig che sembra stanco del suo ruolo e assolutamente disponibile a lasciarlo, vari altri elementi che sono irrisolti-non si caisce bene la presenza di Monica Bellucci nel film, ma anche altro non convince, a livello di rapporto tra interpreti e personaggi interpretati... Dire"delusione"è forse troppo facile e comunque un'osservazione frettolosa, ma in definitiva rende quanto mi sentivo di dire rispetto a quqesto ulteiore capitolo della"saga bondiana". El Gato
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stefano signorini
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lunedì 11 novembre 2019
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finalmente solo bond! - spectre
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Bond è sospeso dal servizio attivo a causa di un fattaccio avvenuto a Città del Messico, 007 sta eseguendo un compito lasciatogli postumo da M - Judi Dench. Ciò lo porterà a scontrarsi con una misteriosa e potente organizzazione segreta chiamata SPECTRE in questo nuovo capitolo più che impegnata a conquistare il mondo soltanto a controllarlo. il suo folle capo è Ernest Stavro Blofeld. Inoltre James sarà costretto ad affrontare anche il suo passato sia di orfano che come agente del servizio segreto Britannico. Ad affiancarlo in questa avventura Madeline Swann (Lea Seydoux) figlia di una sua vecchia conoscenza.
In questo caso vado contro corrente: Spectre appartiene pienamente alla saga di 007.
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Bond è sospeso dal servizio attivo a causa di un fattaccio avvenuto a Città del Messico, 007 sta eseguendo un compito lasciatogli postumo da M - Judi Dench. Ciò lo porterà a scontrarsi con una misteriosa e potente organizzazione segreta chiamata SPECTRE in questo nuovo capitolo più che impegnata a conquistare il mondo soltanto a controllarlo. il suo folle capo è Ernest Stavro Blofeld. Inoltre James sarà costretto ad affrontare anche il suo passato sia di orfano che come agente del servizio segreto Britannico. Ad affiancarlo in questa avventura Madeline Swann (Lea Seydoux) figlia di una sua vecchia conoscenza.
In questo caso vado contro corrente: Spectre appartiene pienamente alla saga di 007. Spectre è 007. Contiene tutti gli elemente che hanno fatto far fortuna alla saga sin dall'esordio del 1962. E'assolutamente vero; non assomiglia a Skyfall e perfortuna dico io, Skyfall piacque perchè era lagnoso. La saga di 007 col passare del tempo necessitava di una spolverata qua e la e Daniel Craig si è rivelata una scelta azzeccata:un Bond più tormentato, cupo meno sciupafemmine e più uomo d'azione perchè sinceramente il Bond damerino di Pierce Brosnan stava stancando. é meno simpatico di Roger Moore ma certamente meno macchiettistico. Insomma scelta azzeccata.
Spectre non vuole insegnare, non vuole gettare un opinione sull'andamento del mondo, non sceglie attori impegnati nel sociale o sempre dalla parte del giusto (Bardem) creandogli un personaggio si interessante ma che mostra un uomo come lo vorremmo oggi nel XXI secolo. Si Spectre ci da un cattivo diverso, più canonico forse leggermente macchietta come quelli nei film di Sean Connery ma accidenti; avere Christoph Waltz!. Il suo ingresso nel film è magistrale, è puro cinema, intrattenimento. Una critica potrebbe essere nella sceneggiattura che non risponde a parecchi quesiti: come nasce questa organizzazione, i legami tra Bond e Blofeld. Forse gli sceneggiatori pensavano a creare una linea di continuità con il film seguente? le cose sono andate diversamente.
Insomma godiamoci Spectre con la meravigliosa regia di Sam Mendes, godiamoci il piano sequenza iniziale, godiamoci le scene della Spectre e non cerchiamo di adattare Bond alle mode del periodo. Fleming ha creato un personaggio che ha attraversato quasi sessant'anni di storia dell'uomo, sempre in ottima forma.
Preferisco Spectre a Skyfall
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frankc
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mercoledì 21 agosto 2019
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un po di jodorowski
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I primi quindici minuti valgono il film un po di Jodorowski e Terminetor... raccapricciante la corsa per le vie di Roma
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greatsteven
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martedì 11 dicembre 2018
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movimento elettrizzante, ma contorno traballante.
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SPECTRE (USA, 2015) diretto da SAM MENDES. Interpretato da DANIEL CRAIG, CHRISTOPH WALTZ, LEA SEYDOUX, MONICA BELLUCCI, RALPH FIENNES, NAOMIE HARRIS, BEN WHISHAW, DAVE BAUTISTA, JESPER CHRISTENSEN
Spinto da un messaggio criptico proveniente dal passato, James Bond si avventura in una nuova scellerata missione che lo porta da Città del Messico a Roma. Qui incontra Lucia Sciarra, la splendida e proibita vedova di uno spietato criminale. Infiltratosi a un vertice segreto, scopre l’esistenza di una misteriosa e potente organizzazione, conosciuta sotto il nome di Spectre. Tornato a Londra, Max Denbigh, il nuovo capo del Centro per la Sicurezza Nazionale, dubita delle azioni dell’agente 007 e contesta la legittimità dell’MI6, guidato da M, il quale, irritato per lo scompiglio estremamente caotico che Bond ha creato nella capitale messicana, gli toglie l’incarico a tempo indeterminato.
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SPECTRE (USA, 2015) diretto da SAM MENDES. Interpretato da DANIEL CRAIG, CHRISTOPH WALTZ, LEA SEYDOUX, MONICA BELLUCCI, RALPH FIENNES, NAOMIE HARRIS, BEN WHISHAW, DAVE BAUTISTA, JESPER CHRISTENSEN
Spinto da un messaggio criptico proveniente dal passato, James Bond si avventura in una nuova scellerata missione che lo porta da Città del Messico a Roma. Qui incontra Lucia Sciarra, la splendida e proibita vedova di uno spietato criminale. Infiltratosi a un vertice segreto, scopre l’esistenza di una misteriosa e potente organizzazione, conosciuta sotto il nome di Spectre. Tornato a Londra, Max Denbigh, il nuovo capo del Centro per la Sicurezza Nazionale, dubita delle azioni dell’agente 007 e contesta la legittimità dell’MI6, guidato da M, il quale, irritato per lo scompiglio estremamente caotico che Bond ha creato nella capitale messicana, gli toglie l’incarico a tempo indeterminato. Ma James non si arrende e, continuando a lavorare malgrado la trasgressione delle direttive impostegli dall’alto, arruola segretamente Moneypenny e Q per aiutarlo a cercare Madeleine Swann, la figlia del suo vecchio nemico Mr. White, la quale potrebbe avere la soluzione per sgominare la rete di Spectre: in quanto figlia di un assassino, lei può comprendere Bond meglio di chiunque altro. Più 007 si avvicina al cuore della pericolosa organizzazione catalizzatrice, più emerge un’agghiacciante connessione fra lui e il suo reale avversario, l’austriaco Hermann Blofeld. Ventiquattresimo film basato sul personaggio inventato da Ian Fleming e quarto con Craig. In questo capitolo si tirano le somme dei tre precedenti. I malvagi fin qui incontrati facevano tutti parte di un’imponente associazione, guidata da Blofeld, il cui obiettivo è quello di riuscire a controllare il mondo intero mediante una rete di informazioni costantemente aggiornata. Sembra essere l’episodio che conclude la positiva esperienza di Craig nelle vesti di James Bond e lo fa, oltre che chiudendo il cerchio, scavando più a fondo nel personaggio di 007, mostrando quanto rilievo e spessore abbia il suo rapporto con gli altri personaggi, aspetti che Mendes aveva già cominciato ad investigare nel capitolo antecedente. Non raggiunge i livelli di Skyfall né quelli di Casino Royale, soprattutto per quanto concerne l’azione e l’antagonista, da sempre personaggio indispensabile negli equilibri dei film su James Bond, che in questa pellicola compare in modo rarefatto e si rivela meno affascinante e poco inquietante se paragonato ai cattivi dei film che uscirono prima sul grande schermo. Funziona il consueto mix di azione, intrighi e colpi di scena, fra città e deserti, grattacieli e montagne innevate, donne e motori, con contorno di amori, torture, inseguimenti e scazzottate, ma qui con maggiore cupezza e minore humour.
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dandy
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domenica 30 settembre 2018
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grande spettacolo,ma il resto un pò meno.
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Il ventiquattresimo film della mitica serie,finora il più lungo e costoso(245 milioni di dollari)vorrebbe riproporre il connubio tra spettacolarità e cupezza che avevano fatto del precedente "Skyfall" un film meorabile.Sfortunatamente i temi più intriganti(il controllo totale alla Orwell,puntualmente citato,l'inconscio del protagonista,il peso che delle conseguenze che le sue azioni hanno sulle donne che incontra)vengono solamente abbozzati a favore di una spettacolarizzazione a tratti eccessiva(la scena dell'elicottero all'inizio,la fuga dal palazzo e l'abbattimento dell'elicottero nel finale).E questo da al film un'aria più da blockbuster discreto che da film di 007.
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Il ventiquattresimo film della mitica serie,finora il più lungo e costoso(245 milioni di dollari)vorrebbe riproporre il connubio tra spettacolarità e cupezza che avevano fatto del precedente "Skyfall" un film meorabile.Sfortunatamente i temi più intriganti(il controllo totale alla Orwell,puntualmente citato,l'inconscio del protagonista,il peso che delle conseguenze che le sue azioni hanno sulle donne che incontra)vengono solamente abbozzati a favore di una spettacolarizzazione a tratti eccessiva(la scena dell'elicottero all'inizio,la fuga dal palazzo e l'abbattimento dell'elicottero nel finale).E questo da al film un'aria più da blockbuster discreto che da film di 007.Lo svolgimento è meccanico(inseguimento,scontro,riposo e poi daccapo)e i personaggi abbastanza scontati.Se Bond non mostra i muscoli e guadagna in ironia,il cattivo è abbastanza ordinario.Bautista è il classico clichè dell'assassino-energumeno in memoria dell'inarrivabile "Squalo".E le bond girl come sempre non hanno il giusto spessore:la Bellucci(più attempata rispetto a tutte le precedenti b.g.)è unicamente decorativa.La Seydoux è di una bellezza glaciale,come il suo personaggio.E la Money Penny di Naomie Harris è sacrificata in un ruolo troppo marginale...C'è da dire comunque che qualche scena resta impressa(Madeleine che vede la registrazione della morte del padre),e la conclusione non è affatto scontata,per quanto riguarda il cattivo e i protagonisti.Spettacolo e adrenalina assicurati.Minimo il ricorso al digitale,e un'azzeccata fotografia "sabbiosa".E per la gioia dei fan ritornano le celebri battute(dalla presentazione al Vodka Martini)e la fedele Ashton Martin DB4,affiancata dal nuovissimo prototipo DB10.Successo lievemente inferiore al precedente capitolo.
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