Anno | 2015 |
Genere | Documentario |
Produzione | Italia |
Durata | 66 minuti |
Regia di | Francesca La Mantia |
Attori | Ilenia Bartolone, Matteo Cavalletto, Corrado Lannino, Lavinia Nocelli, Antonio Giua Francesco Maria Martorana, Giuseppe Natale. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
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Ultimo aggiornamento giovedì 21 aprile 2016
Una testimonianza sulla storia della deportazione politica, della guerra, della Resistenza e della liberazione a Milano. Affinché non si dimentichi.
CONSIGLIATO N.D.
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Che futuro sostenibile può esistere senza memoria? Una memoria che sembra essere ultimamente sbiadita, sebbene radicata e viva in ogni angolo della città, tanto da colpire dei giovani videomaker, sbarcati a Milano dal profondo meridione. Ogni angolo della città è carico di lapidi, di corone, di monumenti, di memoria che colpisce l'attenzione visiva dei passanti anche meno attenti. Nella fretta caotica di una città sempre in perenne e nevrotico movimento quelle lapidi rimangono lì, ferme ma vive a perenne memoria. Ma quali volti hanno questi nomi? Com'era la città? Che storie possono raccontare a chi è pronto ancora ad ascoltarle?
È a questa memoria, fulcro di civiltà, coscienza civica e antifascista, che il documentario vuol dar lustro. Storie di persone normali che più di 70 anni fa hanno preso una scelta, una scelta normale, l'unica che l'illuminata ragione può consacrare: quella della lotta contro l'occupazione nazifascista, facendo di Milano la città per antonomasia simbolo di una liberazione che viene dal basso, dagli operai, dagli insegnanti, dai contadini, dalle madri e dalle sorelle.
Le storie raccontate commuovono, insegnano e fanno riflettere sull'umiltà dei grandi gesti, compiuti non al fine di una ricompensa ma solamente perchè giusto così. Gesti che hanno segnato le persone vicine, i figli, le famiglie che ancora combattono affinchè questi sacrifici non siano vani.
Il progetto di La memoria che resta ha come protagonisti il sommerso e variegato mondo della resistenza, gente che non appare spesso in tv e sui libri, ma che ogni giorno combatte la sua lotta: nelle scuole, nelle sezioni Anpi e in ogni occasione della loro vita. Tra gli intervistati vi sono scrittori, partigiani, staffette, deportati, insegnanti, sorelle, amici, figli dei caduti.