Mentre le bombe cadono nella periferia di Mariupolis e gli scontri a fuoco sono più forti delle campane della chiesa, una compagnia sta allestendo una commedia greca nella Casa della Cultura. Mantas Kvedaravicius dirige un film che sfida l'immaginario dominante di una zona di conflitto e mostra cosa succede quando una città popolata da mezzo milione di persone attende timorosa la guerra. Recensione ❯
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Un documentario sull'universo del fumettista magnus, che dialoga con chi lo ha conosciuto, vissuto, osservato. Espandi ▽
Un artista inquieto, un maniaco della perfezione, un uomo turbato dai suoi demoni interiori? Questo e molto di più è stato il bolognese Roberto Raviola, in arte Magnus, uno dei più grandi artisti del fumetto italiani, capace di spaziare dall'avventura al fantasy, dal noir al grottesco, dalla fantascienza a un erotismo al confine del pornografico. Il regista Paolo "Fiore" Angelini dialoga con l'opera di Magnus, con le persone che lo hanno conosciuto, con i personaggi che di volta in volta hanno incarnato la sua anima multiforme, per tracciare un suo ritratto attento e partecipe e indagare la ricchezza di un percorso di vita che ancora oggi nutre la nostra immaginazione. Recensione ❯
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Un viaggio sulle tracce di un personaggio leggendario nella provincia del sud Italia, la scoperta di una città invisibile, sospesa tra riti di devozione e di trasgressione. Mara è una trans che con la sua storia ha dato scandalo nella città di Lecce dagli anni '50 fino al momento del suo testamento. A tracciarne il ritratto sono i racconti di chi l'ha conosciuta e ha incrociato con le proprie esistenze la sua vita chiacchierata, eccessiva. La voce roca di Lola, quella colta e sensuale di Principessa, quella emozionata di Anna, quella lucida di Vanda intrecciano ai ricordi di Mara il racconto di frammenti delle loro esistenze. Una città nuova al confine tra memoria e desiderio, pubblico e privato, prende così forma, tra processioni di santi, stranieri che attendono lo sgombero dalle loro abitazioni e vicoli che girano su stessi. Recensione ❯
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Il film è diretto da Toni D'Angelo che ha deciso di realizzare il documentario dopo essersi formato al cineclub Filmstudio negli anni 2000. Espandi ▽
"No! Il dibattito no!", afferma un accalorato Nanni Moretti nel suo Io sono un autarchico. Una provocazione, è chiaro, dato che quelle discussioni sono servite e Moretti ne è stato uno dei principali protagonisti. Proiezioni e dibattiti, infatti, erano il cuore pulsante del Filmstudio, storico cineclub romano aperto nel 1967 ed attivo ancora oggi. Certo non può mancare un po' di nostalgia ripensando a quegli anni in cui si potevano vedere i lavori di un artista d'avanguardia dell'animazione come Norman McLaren, o le opere della Nouvelle Vague francese, dell'espressionismo tedesco, dell'underground americano, il cosiddetto cinema impegnato fatto da maestri e da giovani promesse. Recensione ❯
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Il film fa parte della selezione ufficiale della Festa del Cinema di Roma 2015. Espandi ▽
Corea del Nord. Ultima nazione comunista, forse la più grande fonte di instabilità per la pace mondiale. Con i confini più militarizzati del mondo e il flusso di informazioni imparziali praticamente inesistente, è lo scenario ideale per una guerra di propaganda. Alejandro Cao de Benós, spagnolo, unico straniero a lavorare per il Governo della Corea del Nord, è "Delegato Speciale della Commissione per le Relazioni Culturali con l'estero": è la guida in un film che per la prima volta ci mostra una nazione sinistramente reclusa e sconosciuta. Recensione ❯
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Il documentario Sneakerheadz offre uno sguardo approfondito alla esplosiva sottocultura del collezionismo delle sneaker e la loro diffusa influenza sulla cultura popolare in tutto il mondo. Recensione ❯
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Il film affronta il tema del lavoro nel mondo della moda. Espandi ▽
Viviamo in un'era di consumi globali dove il tasso di consumo sta aumentando in modo esponenziale. Non è un segreto che l'industria della moda sia all'avanguardia in questo continuo rally del consumo. Migliaia di fabbriche nel terzo mondo producono non solo abiti per grandi aziende, ma anche tonnellate e tonnellate di rifiuti tossici. Lo stilista Ret Aus ha un piano ambizioso per cambiare il mondo. Aus ha capito che l'unico modo per combattere contro l'industria della moda è dall'interno. Il documentario "Out of Fashion" segue il viaggio di Reet Aus da Tallinn, attraverso i centri europei della moda e le piantagioni di cotone dell'America del Sud, e proprio lì dove si concentra la produzione di massa in Bangladesh. Il documentario è stato girato dal 2009 al 2014. Recensione ❯
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Un viaggio all'interno dell'universo musicale del trombettista Enrico Rava. Espandi ▽
Questo viaggio nella carriera del grande trombettista italiano è anche una fuga vertiginosa nella storia del jazz: dai grandi che hanno segnato la sua musica, come Miles Davis, Louis Armstrong, Bix Beiderbecke, alla sperimentazione degli anni Sessanta e Settanta di cui Rava è stato protagonista indiscusso. Il film armonizza in un racconto sincopato e corale numerose testimonianze di musicisti e amici che hanno conosciuto Rava negli anni, affiancandolo in mille progetti in giro per il mondo. E ci presenta l'artista e l'uomo con la sua musica e le sue capacità d'improvvisazione, ma anche le sue doti di leadership, l'umorismo, l'originalità. Le qualità migliori della vita e del jazz, democrazia perfetta fondata sui valori della differenza e della libertà di espressione. Recensione ❯
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Nella sua ultima lunga intervista che dà forma a un documentario - girato nel corso di quattro anni - Chomsky divide i principi che ci hanno portato al bivio di una disuguaglianza senza precedenti nella storia. Tracciando mezzo secolo di politiche volte a favorire i più ricchi a spese della maggioranza, Chomsky mette a nudo i costosi scarti lasciati dopo il loro passaggio: l'eliminazione del lavoratore americano, la scomparsa del salario di sussistenza, il collasso del sogno di una casa di proprietà, i costi alle stelle per un'istruzione superiore che rendono irraggiungibile un possibile avanzamento o provocano l'incatenamento degli studenti a dei soffocanti debiti, e la perdita della solidarietà. Recensione ❯
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Il documentario raccoglie interviste d'archivio, ricordi di amici e parenti, filmati inediti, registrazioni poco note del famoso concerto di "addio" di Sinatra nel 1971 a Los Angeles. Espandi ▽
A cent'anni dalla nascita, Frank Sinatra rimane uno dei personaggi più carismatici mai apparsi nell'industria dello spettacolo. Alex Gibney, il regista di Taxi to the Dark Side (presentato a Roma e vincitore del Premio Oscar® nel 2008), autore di numerosi e pluripremiati documentari, firma un ritratto intimo e personale sulla vita e la carriera del leggendario artista. La pellicola raccoglie interviste d'archivio, ricordi di amici e parenti, filmati inediti, registrazioni poco note del suo famoso concerto di "addio" del 1971 a Los Angeles. Il racconto si snoda proprio attraverso le canzoni che scelse Sinatra per quel concerto e che ci guidano nella sua vita. Recensione ❯
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Un film sulla dignità, che Sgarbi dirige con il pudore di chi sa che una musica o un silenzio possono restare nella memoria più di uno slogan gridato a piena voce. Documentario, Italia2015. Durata 86 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Memorie di comunismi e complicità femminili nel terzo lungometraggio di Elisabetta Sgarbi, presentato al 33° Torino Film Festival. Espandi ▽
Ana, Elena e Micaela: tre donne rumene che vivono in Italia da tempo, lavorando come badanti. Quando le prime due perdono il lavoro, cominciano un viaggio alla ricerca di occupazione tra le Marche e il Polesine. Solidarietà, amicizie, scambi di ricordi e incroci di tradizioni tra comunità sommerse del nostro paese, agricoltori emiliani, ortodossi di Fabriano, lavoratori rumeni. Recensione ❯
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Un film che affronta il complesso e mai indagato rapporto tra amore terreno e celibato ecclesiastico, dando voce a chi da sempre è costretto a vivere in silenzio. Espandi ▽
L'amore è un dono, divino e profondamente umano. Ma non sempre è una benedizione. Non lo è, in particolar modo, per un prete, i cui voti prevedono il totale celibato, quando l'oggetto d'amore è una donna. Che fare? Rinunciare alla propria vocazione sacerdotale, con dolore e con difficoltà, per crearsi una famiglia, o vivere la propria storia nel segreto e nel peccato? E una donna che perda il cuore per un prete è destinata a un percorso fatto di menzogne e flagellato dal senso di colpa? Un film scomodo, non solo perché testimonia le numerose infrazioni a una delle più inflessibili regole della Chiesa cattolica, ma anche perché pone una domanda dolorosa: davvero l'essere santi è inconciliabile con l'essere umani? Recensione ❯
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Il film si snoda su tre continenti, riaffermando continuamente la necessità di un riscatto individuale e collettivo. Espandi ▽
Cissoko è un profugo di guerra che arriva in Italia provando in prima persona l'estrema precarietà di coloro che fuggono verso l'Europa con il miraggio di una vita migliore. La voglia di contribuire al risveglio della sua gente lo spinge a filmare con una piccola telecamera i risvolti poco allettanti di un mondo occidentale in crisi dove spesso le condizioni dei suoi fratelli sono drammaticamente vicine alla schiavitù. Il suo ritorno in Africa, in Guinea, per proiettare le immagini nelle scuole e nei villaggi, sarà un costante invito alla cessazione dei conflitti interni e all'affrancamento di se stessi e della propria terra. Virtualmente accompagnato nel suo viaggio da artisti che rafforzano il sound emotivo e dal ricordo di Thomas Sankara, dal Senegal di Ilee de Gorée, l'isola della tratta, Cissoko parte per il Brasile, per i quilombi, a rendere omaggio ai discendenti degli schiavi che continuano a lottare per i propri diritti e a mantenere vive le loro origini africane, grazie alla loro unione. Recensione ❯
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