joecondor
|
mercoledì 10 settembre 2014
|
capolavoro...una splendida fiaba da oscar
|
|
|
|
Wes Anderson con la sua fantasia di storie affascina,conquista e regala film unici e divertenti.Il migliore autore di commedie negli ultimi 10 anni ...chi non l'ha viste deve vederle per capire la sua mano ...I Tenenbaum, Fantastic MR Fox,Le avventure acquatiche di Steve Zissou,Moonrise Kingdom,Il Treno per Darljjeng 5 fILM,5 PERLE ...ma qui raggiunge l'apice...Storia avvincente,divertente ed originalissima,scenografie e costumi strepitosi ,direzione artistica sublime e difficile,cast strepitoso.
Non dico altro ...Ralph Fiennes strepitoso....Oscar come migliore attore...Tony Revolori da nomination migliore attore non protagonista come suo aiutante indiano,la ragazza con la voglia Saoirse Ronan: oscar come migliore attrice protagonistra,Dafoe migliore attore protagonista fantastico il suo Jopling,Canonero per i costumi ,infine oscar film,regia e sceneggiatura.
[+]
Wes Anderson con la sua fantasia di storie affascina,conquista e regala film unici e divertenti.Il migliore autore di commedie negli ultimi 10 anni ...chi non l'ha viste deve vederle per capire la sua mano ...I Tenenbaum, Fantastic MR Fox,Le avventure acquatiche di Steve Zissou,Moonrise Kingdom,Il Treno per Darljjeng 5 fILM,5 PERLE ...ma qui raggiunge l'apice...Storia avvincente,divertente ed originalissima,scenografie e costumi strepitosi ,direzione artistica sublime e difficile,cast strepitoso.
Non dico altro ...Ralph Fiennes strepitoso....Oscar come migliore attore...Tony Revolori da nomination migliore attore non protagonista come suo aiutante indiano,la ragazza con la voglia Saoirse Ronan: oscar come migliore attrice protagonistra,Dafoe migliore attore protagonista fantastico il suo Jopling,Canonero per i costumi ,infine oscar film,regia e sceneggiatura...merita di tutto....grande fantasia di un grande regista
[-]
|
|
[+] lascia un commento a joecondor »
[ - ] lascia un commento a joecondor »
|
|
d'accordo? |
|
claudio92s
|
sabato 28 febbraio 2015
|
una realtà ai limiti del surreale
|
|
|
|
Penso che in molti quando vedono due o tre scene di un film si fanno i propri pregiudizi. Questo era successo a me vedendo le due tre scene slegate del lavoro di Anderson. Fortunatamento sono una persona estremamente critica anche con me stessa e quindi riesco a cambiare il mio parere iniziale e superficiale. È un capolavoro? Per me no. Ma... Diciamo che quando dico di vedere questo film la prima cosa che mi viene da dire è "la trama è abbastanza semplice, non ti aspettare colpi di scena". Allora perchè lo consigli, verrebbe da dire. Se potessi risponderei con la mia ignavia, arma che utilizzo quando non riesco completamente ad esternare un parere che ho dentro ma che parole non riescono a descrivere.
[+]
Penso che in molti quando vedono due o tre scene di un film si fanno i propri pregiudizi. Questo era successo a me vedendo le due tre scene slegate del lavoro di Anderson. Fortunatamento sono una persona estremamente critica anche con me stessa e quindi riesco a cambiare il mio parere iniziale e superficiale. È un capolavoro? Per me no. Ma... Diciamo che quando dico di vedere questo film la prima cosa che mi viene da dire è "la trama è abbastanza semplice, non ti aspettare colpi di scena". Allora perchè lo consigli, verrebbe da dire. Se potessi risponderei con la mia ignavia, arma che utilizzo quando non riesco completamente ad esternare un parere che ho dentro ma che parole non riescono a descrivere. Dal momento che sto scrivendo una recensione dovrò quanto meno provarci.
Ciò che mi ha incollato e fatto volare quei 90' è il come viene raccontato tutto quanto. Sembra di stare in un mondo che è a meta tra il reale e il surreale, con personaggi abbastanza singolari, situazioni a volte quasi buffe ma che nel complesso risultano efficaci. Riesce a far sorridere in maniera intelligente, i dialoghi sono, anche se talvolta semplici, molto curati nella forma e nei termini utilizzati, i personaggi azzeccati in pieno.
Poi consiglio questo film perchè anche il più scarso dei recensori, quindi io, non può non notare la magistrale regia di Wes Anderson. Certe scene, certe inquadrature, certi particolari mi hanno fatto innamorare di questo film (penso alla scena in cui gli hotel si chiamano l'un l'altro senza effettivamente una logica effettiva). Per me questo film, nella sua semplicità, ha dimostrato una dovizia dei particolari entusiasmante.
infine i premi che ha vinto sono STRAMERITATI. Scenografia costumi e trucco sono spettacolari, i colori di questo film mi incantano. La musica non poteva non vincere, forse raramente si trova un collegamento così sinergico tra musica e film.
Scusate per questa recensione molto personale e in parte stravagante, ma mi serviva per far cogliere cosa mi è piaciuto.
detto questo do un7/8 facciamo 7,5 quindi 4 stelle piene e meritate.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a claudio92s »
[ - ] lascia un commento a claudio92s »
|
|
d'accordo? |
|
zeruel97
|
giovedì 19 novembre 2015
|
anderson ci racconta il grand budapest
|
|
|
|
UN film corale in cui le scenografie colorate sifondono con la musica la recitazione degli attori e la sceneggiatura sempre molto ricercata. Questo grand budapest hotel è un film corale che come tutti i film di anderson unisce molte star di hollywood e la sceneggiatura è ricca ed originale .Essendo una commedia raffinata non vi aspettate risate a palate ma i momenti divertenti ci sono e alla fine del film si è soddisfatti di quello che si è visto.Meritati tutti i premi vinti.
|
|
[+] lascia un commento a zeruel97 »
[ - ] lascia un commento a zeruel97 »
|
|
d'accordo? |
|
great steven
|
martedì 19 aprile 2016
|
stranissimo concierge & valletto ultra-fedele.
|
|
|
|
GRAND BUDAPEST HOTEL (USA, 2014) diretto da WES ANDERSON. Interpretato da RALPH FIENNES, TONY REVOLORI, ADRIEN BRODY, OWEN WILSON, TILDA SWINTON, SAOIRSE RONAN, BILL MURRAY, EDWARD NORTON, F. MURRAY ABRAHAM, HARVEY KEITEL, JUDE LAW, JASON SCHWARTZMAN, WILLEM DAFOE, LEA SEYDOUX, TOM WILKINSON, BOB BALABAN, MATHIEU AMALRIC, JEFF GOLDBLUM, KARL MARKOVICS, FLORIAN LUKAS, GISELDA VOLODI
Con 21 attori famosi in ruoli di primo o secondo piano. Nel 1985 un giovane scrittore arriva al Grand Budapest Hotel, sito nell’immaginaria repubblica di Zumbrowka, e inizia a conversare con Zero Mostafa, proprietario di fatto dell’albergo da quando Monsieur Gustave, il carismatico ed eccentrico concierge, negli anni 1930 gliene lasciò il comando dopo averlo assunto a tempo pieno come valletto (o lobby boy, come viene puntualmente e ironicamente denominato nell’avvicendarsi della storia).
[+]
GRAND BUDAPEST HOTEL (USA, 2014) diretto da WES ANDERSON. Interpretato da RALPH FIENNES, TONY REVOLORI, ADRIEN BRODY, OWEN WILSON, TILDA SWINTON, SAOIRSE RONAN, BILL MURRAY, EDWARD NORTON, F. MURRAY ABRAHAM, HARVEY KEITEL, JUDE LAW, JASON SCHWARTZMAN, WILLEM DAFOE, LEA SEYDOUX, TOM WILKINSON, BOB BALABAN, MATHIEU AMALRIC, JEFF GOLDBLUM, KARL MARKOVICS, FLORIAN LUKAS, GISELDA VOLODI
Con 21 attori famosi in ruoli di primo o secondo piano. Nel 1985 un giovane scrittore arriva al Grand Budapest Hotel, sito nell’immaginaria repubblica di Zumbrowka, e inizia a conversare con Zero Mostafa, proprietario di fatto dell’albergo da quando Monsieur Gustave, il carismatico ed eccentrico concierge, negli anni 1930 gliene lasciò il comando dopo averlo assunto a tempo pieno come valletto (o lobby boy, come viene puntualmente e ironicamente denominato nell’avvicendarsi della storia). Insieme, i due si conoscono e si guadagnano la reciproca stima e fiducia, e soprattutto Zero viene a conoscenza del libertinaggio spudorato del suo datore di lavoro, un uomo che non si fa scrupoli a sedurre signore ricche ben più anziane di lui al solo scopo di averle come clienti fisse dell’albergo e dunque impinguare alacremente gli incassi dello stesso. Ma quando l’ottuagenaria e misteriosa Madame D. muore e viene aperto pertanto il suo testamento, Gustave progetta, insieme al fido subalterno, di rubarne il prezioso quadro Ragazzo con mela, per paura che le disposizioni testamentarie della donna possano svantaggiarlo e gettarlo sul lastrico. Parte una spietata caccia all’uomo da parte delle forze di polizia di Zumbrowka e del relativo esercito, che porterà Gustave a passare qualche tempo in cella, e causerà non poche peripezie al suo irriducibile e quanto mai fedele valletto. Al termine di tutte queste disavventure, Gustave riprenderà il suo ruolo all’interno della struttura ma, stanco di intrighi e intrallazzi, cederà il posto al promettente Mostafa. Come contorno di questa bizzarra ma straordinaria vicenda, ci sono una carrellata imperdibile di personaggi, impersonati da attori che recitano anche solo per pochi minuti, ma la cui apparizione è stupendamente utile quantomeno per infondere vivacità e sprint ad uno script che, fin dal principio, rivela le sue doti eccellenti di racconto di formazione camuffato da commedia slapstick. Fra i caratteri più azzeccati ed esilaranti, segnalo volentieri: il Dmitri di A. Brody, erede arrabbiato e più abile con la tenacia della lingua che con l’utilizzo delle armi; la Madame D. di una T. Swinton superbamente invecchiata (il che non cambia il suo abituale fascino interpretativo di fondo); il comandante delle forze dell’ordine col volto insolitamente baffuto di E. Norton (ottima presa in giro dell’ordine costituito, come tutti i poliziotti e soldati raffigurati nel film: con pungente sarcasmo); l’avvocato occhialuto dalla barba grigia ispida di J. Goldblum, strenuo difensore dei diritti di Gustave e destinato ad una fine che prevede per lui anche la perdita di quattro dita di una mano; l’Agatha della giovane S. Ronan (sempre più brava per ogni film che passa e con un crescente occhio di riguardo al suo carisma divistico), fornaia fanciullesca che crede nell’amore; il Serge X dello stralunato M. Amalric (la cui mimica facciale non si smentisce mai, insieme alle movenze meravigliosamente espressive), capocuoco infingardo la cui infedeltà verrà duramente punita; e, in ultimo, anche l’autore rampante di J. Law, perfetto sia nella vasca da bagno che a tavola con lo Zero invecchiato (un magistrale Abraham), intento a raccoglierne le memorie in un possibile, futuro best-seller. Insieme a I Tenenbaum (2001), è il risultato cinematografico più apprezzabile di Anderson: una commedia che non perde un colpo né in fatto di ritmo né per quanto concerne la gestione del materiale narrativo, un gioiello inattaccabile di ironia, armonia, figuratività e buoni sentimenti che colpisce fin dalla prima visione, per quanto rivederlo serva comunque a coglierne i numerosi aspetti, pur sempre impeccabili, che al tentativo precedente sfuggono inevitabilmente. I duetti Fiennes-Revolori (il secondo al suo debutto sul grande schermo) danno l’acqua della vita ad un prodotto di precipua qualità, che fa sue le lezioni dei grandi maestri del genere, in particolar modo Billy Wilder ed Ernst Lubitsch, benché qualche accenno non troppo velato a Benny Hill, Terence Hill & Bud Spencer o addirittura a Jackie Chan contribuisca ad avvantaggiare l’opera, inserendola in un magnifico quadro dove tutto è calcolato e tutto funziona con la puntualità di una pentola a pressione. Immagini di incontestabile bellezza, colonna sonora (Alexandre Desplat, come non accorgersene!) altrettanto suggestiva e d’atmosfera, montaggio che si adegua ai ritmi veloci e pragmatici che la trama richiede e scenografia, ispirata alle opere di Stefan Zweig, che armonizza con efficacia le forme coi colori, affibbiando ad entrambe le categorie un equilibrio a dir poco intoccabile, per quanto rasenta la sublimità. Una delle sorprese inattese nelle sale in tutto il 2014. Un R. Fiennes in forma smagliante, che sa confermarsi con preponderanza anche come attore comico. Quattro Oscar: costumi, scenografia, trucco e colonna musicale. Gran premio della giuria al Festival di Berlino.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a great steven »
[ - ] lascia un commento a great steven »
|
|
d'accordo? |
|
biso 93
|
giovedì 13 ottobre 2016
|
la meraviglia di anderson
|
|
|
|
Grand Budapest Hotel è un film del 2015 diretto e sceneggiato da Wes Anderson e ad oggi secondo me è il suo film più riuscito. Brillante sotto ogni punto di vista, Grand budapest hotel fonde in sè tante influenze cinematografiche pur sempre incarnando lo stile sempre coerente del proprio autore. Un film ricco di spunti, di scene divertenti e di una spiccata ironia, traghettata da un fantastico e ricchissimo cast ( si potrebe definire un film corale), capeggiato da un grande Ralph Fiennes, in gran rispolvero. Ciò che fa grande questa pellicola di Wes Anderson è che riesce a narrare della storia, dell'avidità, della guerra, della ricchezza e dell'amicizia con grande maestria, in una perfetta alchimia di elementi rimanendo ancorata allo stile registico dell' autore.
[+]
Grand Budapest Hotel è un film del 2015 diretto e sceneggiato da Wes Anderson e ad oggi secondo me è il suo film più riuscito. Brillante sotto ogni punto di vista, Grand budapest hotel fonde in sè tante influenze cinematografiche pur sempre incarnando lo stile sempre coerente del proprio autore. Un film ricco di spunti, di scene divertenti e di una spiccata ironia, traghettata da un fantastico e ricchissimo cast ( si potrebe definire un film corale), capeggiato da un grande Ralph Fiennes, in gran rispolvero. Ciò che fa grande questa pellicola di Wes Anderson è che riesce a narrare della storia, dell'avidità, della guerra, della ricchezza e dell'amicizia con grande maestria, in una perfetta alchimia di elementi rimanendo ancorata allo stile registico dell' autore. Sceneggiatura brillantissima, regia frenetica ma allo stesso tempo puntigliosa grazie anche ad un sapiente utilizzo del grandangolo. Degno avversario di Birdman e Whiplash agli oscar 2015, GBH è un piccolo gioiello da non perdere.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a biso 93 »
[ - ] lascia un commento a biso 93 »
|
|
d'accordo? |
|
tarantinofan96
|
martedì 15 aprile 2014
|
wes anderson puro talento
|
|
|
|
Grand Budapest Hotel narra le vicende di M. Gustave, proprietario dell'hotel, accusato ingiustamente dell'omicidio di Madame D. Insieme al suo Lobby Boy,Zero, M.Gustave dovrà cercare di scagionarsi e scoprire il vero colpevole. Wes Anderson è uno dei registi più talentuosi degli ultimi anni e questa sua ultima fatica confermano nuovamente il suo talento visionario e la sua fantasia. Passati i primi 5 minuti del film lo spettatore è già catapultato nel mondo creato dal regista: un mondo bizzarro, popolato da individui altrettanto bizzarri, e caratterizzato da uno stile cartoonesco che ha il potere di rendere le vicende narrate all'interno di questo mondo grottesche, humoristiche e sopra le righe.
[+]
Grand Budapest Hotel narra le vicende di M. Gustave, proprietario dell'hotel, accusato ingiustamente dell'omicidio di Madame D. Insieme al suo Lobby Boy,Zero, M.Gustave dovrà cercare di scagionarsi e scoprire il vero colpevole. Wes Anderson è uno dei registi più talentuosi degli ultimi anni e questa sua ultima fatica confermano nuovamente il suo talento visionario e la sua fantasia. Passati i primi 5 minuti del film lo spettatore è già catapultato nel mondo creato dal regista: un mondo bizzarro, popolato da individui altrettanto bizzarri, e caratterizzato da uno stile cartoonesco che ha il potere di rendere le vicende narrate all'interno di questo mondo grottesche, humoristiche e sopra le righe. Tutto questo è reso ancora meglio grazie alla regia geometrica e simmetrica di Wes Anderson che nel film usa tre diversi formati (uno per ogni periodo in cui è ambientato il film), ma quello prevalente è il vecchio formato 4:3 usato per voler rendere l'opera simile ai primi film muti degli anni 20,tant'è che nel film sono presenti anche un paio di accelerate tipiche dei film del periodo. Grand Budapest Hotel è la rappresentazione di un mondo fantastico dove lo spettatore vorrebbe perdersi al suo interno, un film unico nel suo genere che vanta di un vastissimo cast ricco di grandi nomi. Un film indimenticabile destinato ad entrare nella storia della settima arte.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a tarantinofan96 »
[ - ] lascia un commento a tarantinofan96 »
|
|
d'accordo? |
|
pisiran
|
martedì 15 aprile 2014
|
cinema = visione+racconto+favola+poesia=emozione
|
|
|
|
Già la locandina attira, poi il film fa il resto. Wes Anderson con " Gran Budapest Hotel " prende allo stesso modo con cui fece J.P.Jeunet nel " favoloso mondo di Amelie" o Tim Burton con "La fabbrica di cioccolato". E' una favola che con estrema disinvoltura ti introduce in un mondo pieno di luce e di colore, e con la stessa semplicità ti conduce dentro una storia fantasiosa ed inverosimile, ma che in fondo si vorrebbe vera. Vero per altro è un Ralph Fiennes sublime interprete di M.Gustave che insieme all'esordiente Tony Revolori nel ruolo di Zero, sono i maggiori interpreti insieme ad un cast che vede diversi grandi, quali Adrien Brody, Willem Dafoe, F.
[+]
Già la locandina attira, poi il film fa il resto. Wes Anderson con " Gran Budapest Hotel " prende allo stesso modo con cui fece J.P.Jeunet nel " favoloso mondo di Amelie" o Tim Burton con "La fabbrica di cioccolato". E' una favola che con estrema disinvoltura ti introduce in un mondo pieno di luce e di colore, e con la stessa semplicità ti conduce dentro una storia fantasiosa ed inverosimile, ma che in fondo si vorrebbe vera. Vero per altro è un Ralph Fiennes sublime interprete di M.Gustave che insieme all'esordiente Tony Revolori nel ruolo di Zero, sono i maggiori interpreti insieme ad un cast che vede diversi grandi, quali Adrien Brody, Willem Dafoe, F.Murray Abraham ed altri. I costumi si capisce subito che sono frutto di quanto il cinema migliore può dare, e Milena Canonero già tre volte premio Oscar ci mette del suo. Non per caso lavorava con il grande Stanley Kubrick, e non solo. Pur se per molti potrà sembrare un film grottesco, bisogna dare atto a Wes Anderson di averci introdotto in un tipo di cinema, magari un pò sofisticato ma di sicuro e certo intrattenimento. Complimenti e buona visione.
Pisiran-Vr.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a pisiran »
[ - ] lascia un commento a pisiran »
|
|
d'accordo? |
|
luca scial�
|
lunedì 14 aprile 2014
|
racconto pittoresco firmato wes anderson
|
|
|
|
Il Gran Budapest Hotel è un Hotel ormai in decadenza, ma un tempo fu molto prestigioso. Si trova nel fantasioso Stato di Zubrowka. Uno dei suoi ospiti, che vi si trova quasi per caso, riesce ad entrare nelle grazie di un magnate, che poi è il proprietario dell'Hotel. Così l'uomo gli racconta la sua storia personale, di come è riuscito a diventare il proprietario dell'Hotel.
Nuovo racconto fantasioso e pittoresco di Wes Anderson, uno che sa raccontare storie con grande maestria con l'unica pecca di non coinvolgere emotivamente fino in fondo lo spettatore. Una scelta sicuramente voluta. Il racconto è vivace, divertente, ma fa anche riflettere sull'avarizia umana e gli orrori della guerra.
[+]
Il Gran Budapest Hotel è un Hotel ormai in decadenza, ma un tempo fu molto prestigioso. Si trova nel fantasioso Stato di Zubrowka. Uno dei suoi ospiti, che vi si trova quasi per caso, riesce ad entrare nelle grazie di un magnate, che poi è il proprietario dell'Hotel. Così l'uomo gli racconta la sua storia personale, di come è riuscito a diventare il proprietario dell'Hotel.
Nuovo racconto fantasioso e pittoresco di Wes Anderson, uno che sa raccontare storie con grande maestria con l'unica pecca di non coinvolgere emotivamente fino in fondo lo spettatore. Una scelta sicuramente voluta. Il racconto è vivace, divertente, ma fa anche riflettere sull'avarizia umana e gli orrori della guerra. Cast impregnato di attori illustri.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a luca scial� »
[ - ] lascia un commento a luca scial� »
|
|
d'accordo? |
|
flyanto
|
martedì 15 aprile 2014
|
una girandola di eventi che ruotano intorno ad un
|
|
|
|
Film ambientato in un grand hotel situato in una località irreale all'interno del quale si incontrano ed interagiscono molteplici e svariati personaggi, tra cui spiccano in modo particolare Monsieur Gustave, ex concierge dell'hotel ed ora suo direttore, e l'attuale concierge Zero. La trama, alquanto ricca di eventi strampalati e poco probabili, ruota tutta intorno alla morte sospetta di un'anziana e ricca signora ed al conseguente furto di un famoso dipinto sino alla più o meno degna conclusione.
Quest'ultimo film di Wes Anderson conferma l'originale e tipico modo di raccontare del regista e soprattutto la sua fervida fantasia a creare storie assurde e poco credibili ma in fondo in fondo accettabili e sicuramente molto divertenti e piacevoli.
[+]
Film ambientato in un grand hotel situato in una località irreale all'interno del quale si incontrano ed interagiscono molteplici e svariati personaggi, tra cui spiccano in modo particolare Monsieur Gustave, ex concierge dell'hotel ed ora suo direttore, e l'attuale concierge Zero. La trama, alquanto ricca di eventi strampalati e poco probabili, ruota tutta intorno alla morte sospetta di un'anziana e ricca signora ed al conseguente furto di un famoso dipinto sino alla più o meno degna conclusione.
Quest'ultimo film di Wes Anderson conferma l'originale e tipico modo di raccontare del regista e soprattutto la sua fervida fantasia a creare storie assurde e poco credibili ma in fondo in fondo accettabili e sicuramente molto divertenti e piacevoli. Il tutto, come nelle sue opere precedenti, quali "I Tenenbaum " ed "Il treno per Darjelling", in un'ambiente pressochè assurdo o, per lo meno, popolato da individui molto particolari per caratteristiche fisiche e caratteriali, in pratica quasi delle macchiette. E la forza e la peculiarità delle pellicole di Anderson sta proprio in tutto ciò e pertanto nel consegnare allo spettatore dei prodotti che in un primo momento lo spiazzano un poco ma che gli risultano via via anche credibili in quanto la narrazione lineare e fluente in generale prevale e rapisce piacevolmente l'attenzione di chi lo guarda.
Oltre a queste tipiche caratteristiche di Anderson il film è encomiabile per la ricercatezza e la precisione con cui il regista ha creato l'ambiente ed i costumi che fanno da sfondo alla propria opera, e cioè un grand hotel, lussuoso e fatiscente come quelli dei primi decenni del xx secolo, ed il vestiario, curato nei minimi dettagli, di tutti i personaggi, ospiti ed impiegati presso lo stesso.
Inoltre, anche l'impiego di un cast così nutrito come numero di attori famosi e di talento, da Ralph Fiennes a F. Muray Abraham, a Tilda Swinton e Léa Sedoux, ad Edward Norton, Bill Murray e Adrien Brody e moltissimi altri, garantisce con certezza la riuscita ed il successo della pellicola senza alcun rischio di condurla verso un insieme confuso e zeppo di assurdità.
Da vedere al fine di apprezzare soprattutto la quanto mai fervida fantasia di chi l'ha ideato.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a flyanto »
[ - ] lascia un commento a flyanto »
|
|
d'accordo? |
|
cizeta
|
domenica 20 aprile 2014
|
"marionettesco"
|
|
|
|
La storia di Zero Moustafa, tuttofare del Grand Budapest Hotel in un'immaginaria repubblica ai confini con gli Imperi Centrali, che divenne il fido collaboratore di Mons Gustave, noto concierge dell'albergo in questione e conosciuto per essere don giovanni con le anziane e ricche frequentatrici dell'albergo.
La pellicola si sviluppa con il racconto di Zero Moustafa anziano ad un giovane scrittore (Stefan Zweig) da cui, quest'ultimo trarrà ispirazione per la stesura di uno dei suoi capolavori letterari. La narrazione riguarda principalmente le vicissitudini che portarono un tuttofare Zero ad essere futuro proprietario del Grand Budapest Hotel oltre che di un impero economico enorme.
[+]
La storia di Zero Moustafa, tuttofare del Grand Budapest Hotel in un'immaginaria repubblica ai confini con gli Imperi Centrali, che divenne il fido collaboratore di Mons Gustave, noto concierge dell'albergo in questione e conosciuto per essere don giovanni con le anziane e ricche frequentatrici dell'albergo.
La pellicola si sviluppa con il racconto di Zero Moustafa anziano ad un giovane scrittore (Stefan Zweig) da cui, quest'ultimo trarrà ispirazione per la stesura di uno dei suoi capolavori letterari. La narrazione riguarda principalmente le vicissitudini che portarono un tuttofare Zero ad essere futuro proprietario del Grand Budapest Hotel oltre che di un impero economico enorme.
Voto personale: 9,5
Wes Anderson è sicuramente tra i registi e sceneggiatori che si contraddistinguono sulla scena hollywoodiana: i colori delle sue pellicole, l'originalità dei testi (a volte piacevoli, a volte meno ma sempre originali) e le caricature umane impersonificate in modo perfetto dal cast selezionato. Riesce a creare un "Teatro dell'Assurdo" (nel quale vedo tanto Ionesco) dando ai personaggi delle fattezze simil burattinaie... un quasi prendersi in giro della figura umana, semplice marionetta coinvolta in una casualità di eventi che la portano da essere A ad essere B. Lo stesso Gustave ne è un esempio con la sua rocambolesca avventura narrata nel film.
A supporto di un'originalità dei personaggi Anderson è obbligato a dotarsi di un cast di rilievo assoluto, come detto, in cui tutti seguono i dettami imposti dal regista come burattinai. Tutto il cast da una prova recitativa fenomanale, perfetta e congeniale alla trama. Per la sua natura di film leggero, quasi comico, Wes Anderson ripone una quinta scenografica basilare sul quale si sviluppa il film : la guerra. In modo sottile e, quasi, impercettibile Anderson ci spiega come lo stato bellico dia un sentimento di terrore in ognuno di noi, ci impedisca di essere liberi negli spostamenti, del tenere il viso alzato, di poter svolgere il proprio lavoro, di poter vivere e non è un caso che M. Gustave perisca non in carcere, ne per mano del perfido Jopling e della famiglia di Madame D, ne durante la sua evasione ma perde la vita a causa della guerra e di tutto ciò che essa comporta.
Capolavoro!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a cizeta »
[ - ] lascia un commento a cizeta »
|
|
d'accordo? |
|
|