Anno | 2013 |
Genere | Azione |
Produzione | Corea del sud |
Regia di | Cheol-soo Jang |
Attori | Soo Hyun Kim, Hyun-woo Lee, Gi-woong Park . |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 6 maggio 2013
CONSIGLIATO SÌ
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Dong-gu si comporta in tutto e per tutto come lo scemo del villaggio, ma si tratta di una copertura per le sue attività di spia nordcoreana; come lui, anche altri ragazzi addestrati a combattere fin dalla più tenera età sono infiltrati tra gli ignari abitanti di un paesino sudcoreano, in attesa di ricevere un ordine da Pyongyang. Quando l'ordine arriverà, sarà quello meno atteso.
In Corea Nord e Sud hanno assunto un'identità e una fisionomia cinematografiche che quasi volutamente finiscono per distanziarsi sempre più dalla realtà. Come i blocchi di Nato e Patto di Varsavia nei comic book di Marvel e DC del dopoguerra, così la guerra civile fredda del 38. Parallelo vanta ormai una letteratura tutta sua, con un linguaggio proprio e ben definito.
Secretly, Greatly ha il merito e la fortuna di insistere su queste suggestioni, ignorando l'effettivo addentellato con la realtà, che ancor oggi vede i due stati polarizzati su posizioni opposte: i figli del regime sanguinario di Seoul al potere da un lato, il grottesco dittatore-ragazzino dall'altro. Ma se la realtà supera (in negativo) l'assurdità della fantasia, questa prosegue la sua narrazione di un popolo diviso, di ragazzi che il pubblico è portato a sentire come suoi, figli di una ipotetica Corea unita, trasformati in belve da combattimento, in assurdi superuomini, costretti dalle necessità a indossare delle maschere e impossibilitati a vivere la propria vita.
Va così ancora in scena l'eterna parabola del Sud pasticcione e pieno di difetti, dove l'ingiustizia diffusa non spegne lo spirito di solidarietà e umanità dei più umili; e del Nord raffigurato come in una caricatura, intrappolato in un ruolo auto-imposto di macchina da guerra, in cui i primi a farne le spese sono innanzitutto i propri sudditi. Temi affrontati da un numero sempre maggiore di pellicole, in primis Red Family, che gioca la carta spionistica incrociandola con il tema della famiglia. Secretly, Greatly non racconta quindi nulla di nuovo, ma lo fa nella maniera più schietta e insieme astuta, calcando la mano ove necessario in ambito sentimentale (gli estratti conto della nuova "madre" di Dong-gu, la preparazione delle acciughe che riunisce i tre ragazzi "perduti") e marziale (brutali corpo a corpo, un villain memorabile come lo sfregiato generale nordcoreano).
Poco o nulla da dire quindi sui meccanismi di un blockbuster che scorre adeguatamente oliato; forse qualcosa in più sulle aspettative riposte in Jang Chul-soo - e parzialmente disattese - dopo lo sconvolgente Bedevilled, ma pretendere il marchio di un autore in un'opera così chiaramente mirata al riempimento delle sale forse appare fuori luogo.