Titolo originale | Elle s'en va |
Anno | 2013 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Francia |
Durata | 116 minuti |
Regia di | Emmanuelle Bercot |
Attori | Catherine Deneuve, Mylène Demongeot, Claude Gensac, Valérie Lagrange, Camille Dominique Rocheteau Némo Schiffman, Gérard Garouste, Paul Hamy, Hafsia Herzi. |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 22 dicembre 2021
Una donna di mezza età, di fronte a un bivio, decide di dare una svolta alla propria vita e si mette in viaggio. Il film ha ottenuto 2 candidature a Cesar,
CONSIGLIATO SÌ
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La sessantenne Bettie vive in una cittadina della Bretagna con l'anziana madre e conduce un ristorante i cui affari non stanno andando bene. Vedova da molto tempo, ha una figlia e un nipote che non vede mai. Quando riceve la notizia che il suo amante ha lasciato la moglie non per lei ma per una donna giovane, Bettie sale in macchina e parte. Potrebbe avere, come punto di riferimento, l'incontro di coloro che sono state nel 1969 Miss nelle varie regioni della Francia e che si ritrovano per un servizio fotografico. La sua prima meta è invece la casa della figlia che non è ad attenderla. C'è invece il nipotino Charly che, nonostante la scarsa simpatia che inizialmente nutre per questa nonna sconosciuta, si mette in viaggio con lei per raggiungere la casa del nonno paterno.
Emmanuelle Bercot incontra Catherine Deneuve e ne nasce un film sullo scorrere del tempo e sul rapporto tra generazioni dallo stile inconfondibilmente 'francese'. Cioè con la capacità di ritrovarsi in più occasioni sull'orlo del baratro del glucosio narrativo per ritrarsene all'ultimo istante grazie a dosi adeguate di insulina inserite nella sceneggiatura. È sufficiente leggere la breve sinossi per comprendere come la sottile linea rossa della retorica sia costantemente in agguato. Nostalgia per il passato, decadimento fisico, pessimismo sulla possibilità di poter ancora dare una svolta alla propria vita, tutto questo ed altro ancora incombe sulla storia di Bettie che è figlia/madre/nonna al contempo e ha passato la vita sopportando (senza neppure nasconderlo) tutti e tre i ruoli.
In Francia il film è stato letto come un omaggio a film precedenti della Deneuve ma Bercot nega che ciò sia avvenuto coscientemente e, se per un istante si riesce ad astrarsi dalla cinefilia francofila, si avverte che ha perfettamente ragione. L'attrice si mette al servizio della storia senza alcun pre-giudizio offrendo la sua bellezza agée in funzione di un on the road sulle strade di provincia che ha come asfalto la disillusione ma, come linea spartitraffico, uno scoprire in progress nuovi orizzonti relazionali mai presi seriamente in considerazione. Lo fa con grande adesione al personaggio e con quella leggerezza (anche nel rapporto con non attori, primo fra tutti il giovanissimo Nemo Schiffman, figlio della regista) di cui sono dotate solo le vere grandi star.
Un film su una donna, che è allo stesso tempo madre, figlia, nonna e amante; resa credibile da una straordinaria Catherine Deneuve, che ha volto, corpo e espressività per contenere tutti questi contraddittori ruoli. Ed è nel film una donna in fuga, disperata e coraggiosa, prima da sola, poi con il vitalissimo nipotino, in una girandola di incontri e di ambienti anche insoliti, che la cambiano, [...] Vai alla recensione »