A Lady in Paris

Film 2012 | Drammatico, 94 min.

Titolo originaleUne Estonienne à Paris
Anno2012
GenereDrammatico,
ProduzioneFrancia, Belgio, Estonia
Durata94 minuti
Regia diIlmar Raag
AttoriJeanne Moreau, Laine Mägi, Patrick Pineau, Ita Ever, Fabrice Colson, Corentin Lobet Tõnu Mikiver, Piret Kalda.
Uscitagiovedì 16 maggio 2013
TagDa vedere 2012
DistribuzioneOfficine Ubu
MYmonetro 3,04 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Ilmar Raag. Un film Da vedere 2012 con Jeanne Moreau, Laine Mägi, Patrick Pineau, Ita Ever, Fabrice Colson, Corentin Lobet. Cast completo Titolo originale: Une Estonienne à Paris. Genere Drammatico, - Francia, Belgio, Estonia, 2012, durata 94 minuti. Uscita cinema giovedì 16 maggio 2013 distribuito da Officine Ubu. - MYmonetro 3,04 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 6 dicembre 2013

Anne lascia l'Estonia per andare a Parigi a occuparsi di Frida, un'anziana signora estone. In Italia al Box Office A Lady in Paris ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 136 mila euro e 53,9 mila euro nel primo weekend.

Consigliato sì!
3,04/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 3,00
PUBBLICO 3,11
CONSIGLIATO SÌ
Con pudore e discrezione, una dichiarazione d’amore a Parigi e al cinema francese.
Recensione di Marzia Gandolfi
sabato 11 maggio 2013
Recensione di Marzia Gandolfi
sabato 11 maggio 2013

Anne Rand ha divorziato da un marito ubriacone e vive in Estonia con una madre malata. La morte improvvisa del genitore la convince ad accettare un’offerta di lavoro a Parigi, dove dovrà prendersi cura di un’anziana signora. Convinta a partire dall’entusiasmo della figlia, Anne precipita in un mondo profondamente diverso dal suo, di cui prende le misure passeggiando ogni notte sola e scompagnata. L’incontro con Frida, fiera parigina ostinata a dimenticare le sue origini estoniane, non è dei migliori ma a convincerla a restare è Stéphane, gestore di una brasserie e amante della donna molti anni prima. La convivenza e la reciproca curiosità invitano presto al dialogo e alla comprensione. Tra un tè caldo e un croissant di pasticceria, Anne e Frida troveranno un sentimento amicale, che le spingerà a fare il punto della loro vita e a riprendere la vita.
Ispirato dalla biografia materna e dalla passione per la capitale francese, Ilmar Raag alimenta la mythologie parigina, fiamma forte e viva nel buio della sala. Dichiarazione d’amore a Parigi e al cinema francese, da cui riprende l’idea della triangolazione come struttura relazionale che lega i percorsi affettivi e sentimentali dei protagonisti, A Lady in Paris è una storia di incontri, di sguardi, di impasse. Con pudore e discrezione Raag esplora il volto dei suoi personaggi rivelandone l’anima e definendone l’identità in funzione del loro rapporto col passato, coi sogni realizzati e quelli infranti. Guidato da un’irriducibile Jeanne Moreau, il regista estone passeggia per i boulevard chiarendoci il fascino esercitato da Parigi sugli stranieri e sui narratori come lui, che alla maniera di Anne impara a comprare un croissant in boulangerie e a snobbare il museo del Louvre, meta del turista e non di un vrai parisien. Posseduta dal mito di Parigi è pure la protagonista, emigrata e dolente con una vita faticosa e sfortunata alle spalle, che rispolvera la voce ‘analogica’ di Joe Dassin e si perde nelle sue note, ritrovandosi consapevole di sé e del suo desiderio dentro l’alba e davanti alla Torre Eiffel. A Parigi la Anne di Laine Mägi recupera attenzione e senso, innamorandosi finalmente di un uomo gentile e risvegliando da uno struggimento nostalgico l’anziana signora che pazientemente accudisce. Egoista e ossessionata da un ex amante per cui è ormai troppo agée, Frida vive sprofondata negli interni del suo appartamento borghese dove mette in scena solo se stessa e l’imitazione di una relazione, immemore del mondo che continua a esistere fuori dalla porta. Testimone di un amore sorgente tra Anne e il suo Stéphane, un empatico Patrick Pineau, deciderà per la vita, emergendo da ciò che era latente e calandosi nel presente e una stagione che con gli orrori può ancora promettere splendori. La bionda e delicata Anne è la trovata drammaturgica che rompe allora le illusioni senili e riporta aria fresca dentro uno spazio chiuso e una reclusione affettiva, inducendo Frida e Stéphane a scendere di nuovo in strada e a (re)incontrare la città dei loro sogni. Perché come sosteneva Humphrey Bogart: “avremo sempre Parigi”, una città che appare un perfetto altrove, promessa e già ricompensa.

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A LADY IN PARIS disponibile in DVD o BluRay

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
lunedì 20 maggio 2013
Maria Cristina Nascosi Sandri

A Lady in Paris (Une Estonienne à Paris) di Ilmar Raag: Omaggio all’icona immortale JEANNE MOREAU di Maria Cristina NASCOSI SANDRI Con una fotografia ed una delle interpretazioni principali ed i suoi primi piani – quella/i di Laine Mägi, ottima attrice estone come il regista – che in incipit di pellicola portano alla memoria un Dreyer da “Dies irae” post-litteram, esce nelle sale in questi giorni [...] Vai alla recensione »

martedì 21 maggio 2013
donni romani

Delicato, sommesso, giocato sulle emozioni dimenticate e su quelle che riempiono di rabbia e rimpianti la vecchiaia il film di Ilmar Raag ha toni lievi ma accenti malinconici, scene sottolineate e svolte sussurrate, che ne fanno un piccolo ricamo d'arte cinematografica. Anna vive in Estonia e dopo la morte dell'anziana madre si trova sola, divorziata e con i figli ormai grandi lontani da casa. [...] Vai alla recensione »

martedì 21 maggio 2013
Flyanto

 Film in cui si narra di una donna di mezz'età proveniente dall'Estonia che si reca a Parigi per badare ad un'anziana signora, estone pur'ella, non avendo ormai in patria alcun affetto stabile a lei vicino. L'incontro e la convivenza con l'anziana signora (interpretata da Jeanne Moreau) all'inizio saranno problematici ed ostici a causa della sua forte scontrosit&agrav [...] Vai alla recensione »

lunedì 5 maggio 2014
enzo70

I cambiamenti sociali hanno cambiato le relazioni nel vecchio continente. La caduta del muro ha determinato l’abbattimento delle frontiere ed i vecchi flussi migratori si sono trasformati in modifiche culturali. Ma a lady in Paris non è un film sull’immigrazione, o sull’emigrazione, a volte è solo un problema di prospettive, ma un dialogo a più voci tra una donna [...] Vai alla recensione »

domenica 9 giugno 2013
Alex67

A lady in Paris inizia con alcuni stereotipi (la badante dell'est timida e impacciata, l'anziana ricca brontolona dal carattere insopportabile) ma dopo ci mostra come non sempre tutto è come sembra all'inizio. Come la vera Parigi non è quella "plastifica" del Louvre (o altri luoghi per turisti) e i veri croissant non sono quelli "plastificati" del supermercato ma quelli del panettiere, così il carattere [...] Vai alla recensione »

giovedì 30 maggio 2013
derriev

Un film davvero minimal, in tutto. Nella rappresentazione, nei contenuto, nelle sfaccettature (poche, quindi). La trama: una donna alla soglia dei cinquant'anni, parte dall'Estonia per fare da badante ad una vecchia parigina, ma l'accoglienza di questa sarà molto dura, almeno all'inizio. Il titolo, "A lady in Paris", è già l'anticipo di questo [...] Vai alla recensione »

martedì 28 maggio 2013
angelo umana

Succede spesso che i rapporti che cominciano in modo scorbutico si trasformino poi in amicizie da cui è difficile separarsi. Così avvenne, ma è solo un accostamento ad altra commedia, col ragazzo di colore dall’approccio “basic”, o rude, e il datore di lavoro tetraplegico di “Quasi amici”, qualcosa di simile avviene qui con l’anziana Frida e la badante estone Anne che si trasferisce dal suo paese a [...] Vai alla recensione »

venerdì 24 maggio 2013
renato volpone

Dall'Estonia a Parigi per fare la badante: una fuga, un ripiego, un'esperienza. Il film traccia in un tempo troppo breve quella che può essere, in un certo senso, "l'avventura necessaria" di queste donne che cercano, lontane dal loro Paese, un lavoro così usurante e impegnativo. Ma il racconto non è solo incentrato sulla figura di Anna: attorno a lei ruotano [...] Vai alla recensione »

domenica 26 maggio 2013
mauricass

Film bello , mi è piaciuto , forse un po' lento e stiracchiato , ma quando esci ne porti via un po' , cosa rara al giorno d'oggi . Cio' che mi ha colpito è il titolo italiano , che è in inglese ! che ci azzecca con un film franco-belga-estone ? Magari i distributori italiani pensavano facesse piu' fine ...

sabato 18 maggio 2013
Vincenzo Iennaco

Dopo la morte della madre. Anne accetta l'incarico di badante presso una anziana compatriota che vive in Francia. Approdata a Parigi si troverà a cozzare contro il carattere burbero di Frida, che ai primi approcci manifesta senza mezzi termini il suo fastidio di una presenza estranea che l'accudisca. Ma la convivenza nella stessa casa porta inevitabilmente ad un graduale avvicinamento [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 maggio 2013
NicolettaD

Mi è piaciuto tantissimo!

martedì 21 maggio 2013
pensierocivile

Tutto al servizio di Jeanne Moreau, regia e sceneggiatura si inchinano, si prostrano di fronte a questa attrice, abbandonando il film, consegnandolo nelle mani della protagonista. Come spesso accade però, "l'inconveniente" è dietro l'angolo e a rubare la scena a tutti è Laine Magi, in una interpretazione sommessa e in sottrazione, sofferta, commossa, adeguata.

venerdì 24 maggio 2013
bryant

Noioso. Fiacco. Un doppiaggio che merita vendetta in un film già molto mediocre. Da evitare!

Frasi
"Il danno ha radici troppo profonde."
Una frase di Frida (Jeanne Moreau)
dal film A Lady in Paris - a cura di Vincenzo Iennaco
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Massimo Bertarelli
Il Giornale

Garbata, elegante commedia francese, racchiusa quasi per intero in un bell'appartamento borghese. Accetta volentieri di trasferirsi a Parigi la quarantenne estone Anne, chiamata a prendersi cura dell'anziana connazionale Frida, emigrata molti anni prima. Ma è arduo ammorbidire la bisbetica, insofferente dama. L'ottantacinquenne Jeanne Moreau, dagli occhi ancora fiammeggianti, duella a colpi di fioretto [...] Vai alla recensione »

Frédéric Strauss
Télérama

La semplicità del titolo originale (Une estonienne à Paris) dà il tono a questa cronaca dolce, realizzata da un giovane regista estone, e quindi naturalmente vicino alla sua protagonista. Lei è Anna e arriva nella capitale francese per occuparsi di una vecchia ricca signora, Frida, arrivata a sua volta dall'Estonia quando ancora era molto giovane e ormai sprofondata nella solitudine e nella depressione. [...] Vai alla recensione »

Gian Luigi Rondi
Il Tempo

Un film francese di un regista estone, Ilmar Raag, che si vale dell'interpretazione di Jeanne Moreau di cui, in questo secolo, sono state poche le presenze al cinema: l'anno scorso nel film del grande Manoel de Oliveira, "Gebo e l'ombra", preceduto da "Il tempo che ci rimane", 2009, di Elia Suleiman, e da "Il manoscritto del Principe", 2000, di Roberto Andò.

Silvana Silvestri
Il Manifesto

Jeanne Moreau recita da anziana signora, Frida, in Une estonienne à Paris (titolo originale, film di coproduzione franco estone). Come una regina al risveglio avvolta in vestaglia color oro riceve la nuova assistente a domicilio arrivata dall'est. Anche Frida è estone, in Francia da tanti anni, elegante, cinque giri di perle, camelia sulla giacca, ma bisogna comunque controllarla, ha già tentato il [...] Vai alla recensione »

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