Titolo originale | Ostrovat |
Anno | 2011 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Bulgaria, Svezia |
Durata | 110 minuti |
Regia di | Kamen Kalev |
Attori | Alejandro Jodorowsky, Laetitia Casta, Thure Lindhardt, Elli Medeiros, Petar Popyordanov Olivier Claverie, Bojka Velkova, John Laskowski, Rousy Chanev, Bertille Chabert, Daria Simeonova, Mihail Mutafov, Silvia Petkova, Alexander Elenkov. |
MYmonetro | 2,75 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 27 aprile 2011
Il regista Kamen Kalev ha scelto la modella e attrice Laetitia Casta per il suo ultimo film.
CONSIGLIATO SÌ
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Due trentenni innamorati, Sophie e Daneel, vivono a Parigi. La ragazza compra i biglietti aerei per una vacanza sul mare in Bulgaria. Prima Daneel non vuole partire, poi la convince a raggiunge un'isola sperduta del Mar Nero nel sud del paese. Il ragazzo scopre che la proprietaria della locanda dove alloggiano è sua madre, che l'aveva abbandonato alla nascita. Intanto la compagna si accorge di essere incinta. Dopo un litigio, i due si separano: Sophie rientra a Parigi, Daneel, di passaggio per Sofia, si finge un giovane disturbato ai provini per il Grande fratello e viene scelto per la trasmissione.
Il bulgaro Kalev, già nella Quinzaine des realisateurs nel 2009 con l'opera prima Eastern Plays, rischia grosso con una storia all'inizio piuttosto banale e alla fine da ridicolo involontario. The Island è praticamente tre film in uno, nessuno dei quali del tutto convincente. La parte della coppia rasenta il "già visto d'autore", l'ultima, con l'ingresso nel Grande Fratello, è una generica critica al mondo della tv e al suo sfruttamento dei casi umani. Nel mezzo una parte onirica di smarrimento e recupero di sé a contatto con la forza del mare. L'inizio, con un viaggio che si rivela per i protagonisti l'occasione per confrontarsi con la propria identità (chi sono i genitori che Daneel non ha mai conosciuto) e i propri sogni o paure (la maternità / paternità), è abbastanza scontato. E la trovata di sceneggiatura che lei, dopo quattro anni di relazione, non sa delle origini bulgare (prima di essere portato in Occidente, in Germania prima e in Francia poi), appare poco verosimile. La permanenza sull'isola, con le sue atmosfere misteriose e minacciose (come il cadavere avvistato in mare), più che svelare i segreti e ricomporre la personalità del protagonista lo squilibra ancor di più, scaraventandolo in fasi di progressivo smarrimento e di mimetismo. Il film ha comunque momenti di interesse, il regista mostra capacità narrative e l'ultima parte, seppure stucchevole, valorizza le capacità di trasformismo del protagonista, l'attore danese Thure Lindhart (Pelle, Into the Wild). Pure Laetitia Casta, che recita in inglese, fa la sua buona figura.