Titolo originale | Les rois de la pâtisserie |
Anno | 2009 |
Genere | Documentario |
Produzione | USA, Gran Bretagna, Francia, Paesi Bassi |
Durata | 87 minuti |
Regia di | Chris Hegedus, D.A. Pennebaker |
Attori | Jacquy Pfeiffer, Sebastien Canonne, Philippe Rigollot, Regis Lazard, Nicolas Sarkozy Frederique Lazard, Philippe Urraca. |
MYmonetro | 3,00 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 22 novembre 2010
Al Box Office Usa Kings of Pastry ha incassato 329 mila dollari .
CONSIGLIATO SÌ
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Il film si apre sulle note della Marsigliese e di una Parigi da cartolina. Il presidente Sarkozy si sta congratulando con i "Migliori Operai di Francia", MOF che hanno appena ottenuto il riconoscimento più alto e prestigioso cui ambiscono gli chefs del mondo intero, il "collarino" tricolore, bianco, rosso e blu.
Kings of Pastry segue il percorso preparatorio di tre finalisti. Jacquy Pfeiffer, co-fondatore della scuola di pasticceria di Chicago, Regis Lazard che partecipa al concorso per la seconda volta e Philippe Rigollot della Maison Pic.
Tutti e tre sono stati selezionati per concorrere all'esame finale che avrà luogo a Lione, insieme ad altri tredici chef. Si tratta forse della prova più impegnativa e significativa della loro carriera professionale. Il film li riprende al lavoro, mentre si esercitano a comporre straordinarie statue in zucchero, mentre si confrontano coi colleghi e coi familiari, che ne supportano pazientemente l'impresa.
Ciascuno di loro deve dimostrare una grande abilità ma anche nervi saldi, di fronte agli imprevisti. Al termine delle tre giornate si saprà chi dei sedici candidati avrà l'onore di ricevere il collarino. Diretta dal pioniere del Direct Cinema, D. A. Pennebaker, insieme alla moglie, Chris Hegedus, la pellicola riesce a seguire con discrezione il lavoro dei tre pasticceri, a catturare e a filmare quasi i loro pensieri, le loro titubanze e frustrazioni. È una macchina da presa che non si fa sentire, che "aderisce" perfettamente ai protagonisti che ne dimenticano, si direbbe, la presenza. E il risultato è un documentario che con ritmo impeccabile cattura l'attenzione dalla prima all'ultima sequenza.
The judge looks somber, even severe. "Each product," he says with great solemnity, "is a moral dilemma." Is he talking about matters of life and death, about issues that divide nations and citizens alike? No, he is talking about desserts. French desserts. Welcome to the alluring, irresistible world of "Kings of Pastry." The French, no one needs to be told, take food and food preparation with extreme [...] Vai alla recensione »