Anno | 2008 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Francia |
Durata | 92 minuti |
Regia di | Katell Quillevere |
Attori | Stefano Cassetti, Michel Galabru, Thierry Neuvic, Lio, Clara Augarde, Youen Leboulanger Gourvil . |
Distribuzione | da definire |
MYmonetro | 2,68 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 4 agosto 2010
CONSIGLIATO NÌ
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Anna e' una quattordicenne che ha lasciato l'istituto in cui studia per tornare al paese natale. Nel corso delle vacanze estive dovra' accedere alla Cresima. Una volta a casa viene accolta dalla notizia che il padre sta chiedendo la separazione legale mentre il nonno, mangiapreti convinto, sta avviandosi verso la morte. La madre, per trovare sostegno e conforto, si rivolge al sacerdote amico d'infanzia. Per Anna e' giunto il momento della scoperta della sessualita', scoperta che condivide con il coetaneo Pierre. Ora pero' per Anna ha inizio anche il conflitto tra la morale cattolica e le pulsioni che avverte. Katell Quillévéré alla sua opera prima nel campo del lungometraggio affronta un tema non semplice come quello del senso di colpa che puo' nascere in una adolescente nel momento in cui mette a confronto le sensazioni che comincia a provare sul piano sessuale con gli insegnamenti impartiti in ambito cattolico. Lo fa con una presa di posizione esplicita a favore di una liberta' nei confronti di quegli insegnamenti mostrando pero' anche rispetto per la figura di un giovane sacerdote (interpretato da Stefano Cassetti finalemnet affrancato dai ruoli di psicopatico a cui sembrava inesorabilmente legato) che, a sua volta, cerca di resistere ai sentimenti che sta iniziando a provare nei confronti della madre della protagonista. Chi esce vincitore e' il nonno (interpretato da un perfetto Michel Galabru) ateo e libertino ormai ridotto a letto e desideroso di vedere ancora una volta, prima di morire, il 'luogo da cui siamo usciti'. Quello che pero' sembra mancare nella scrittura cinematografica della regista e' un approfondimento dell'educazione religiosa che Anna si e' vista impartire. Poco o nulla viene detto sul 'prima' e questo lascia piu' di un dubbio nello spettatore. Non basta infatti far leggere a un vescovo che sembra uscito da una stampa di Dürer l'epistola di San Paolo in cui si contrappone la carne allo spirito per spiegare quale sia il retroterra scatenante nell'adolescente i sensi di colpa. In un'epoca in cui la morale cattolica in campo sessuale sembra avere cosi' scarsa presa sui giovani sarebbe stato interessante qualche elemento narrativo in piu'.
Les jeunes filles pieuses ont inspiré nombre de cinéastes français, de la Jeanne d'Arc de Jacques Rivette à l'apprentie nonne de Bruno Dumont (Hadjewich) en passant par les héroïnes de Robert Bresson ou la Thérèse de Lisieux d'Alain Cavalier. De cette dernière, la réalisatrice Katell Quillévéré n'a guère gardé que la couronne de fleurs qu'elle porte le jour de sa confirmation.