Il viaggio di Jeanne

Film 2008 | Commedia, +13 84 min.

Titolo originaleLes grandes personnes
Anno2008
GenereCommedia,
ProduzioneFrancia, Svezia
Durata84 minuti
Regia diAnna Novion
AttoriJean-Pierre Darroussin, Anaïs Demoustier, Judith Henry, Lia Boysen, Jakob Eklund Anastasios Soulis, Björn Gustafsson, Mirja Turestedt, Dag Malmberg, Åsa Göransson, Pierre Lindstedt, Sven-Erik Siljestav, Stefan Hurtig, Louis Guerpillon, Anna-Lena Erlandson.
Uscitavenerdì 20 novembre 2009
DistribuzioneBolero Film
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 2,77 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Anna Novion. Un film con Jean-Pierre Darroussin, Anaïs Demoustier, Judith Henry, Lia Boysen, Jakob Eklund. Cast completo Titolo originale: Les grandes personnes. Genere Commedia, - Francia, Svezia, 2008, durata 84 minuti. Uscita cinema venerdì 20 novembre 2009 distribuito da Bolero Film. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,77 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 5 maggio 2015

In Italia al Box Office Il viaggio di Jeanne ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 24,9 mila euro e 14,7 mila euro nel primo weekend.

Consigliato sì!
2,77/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,60
PUBBLICO 2,72
CONSIGLIATO SÌ
Rapporti padre-figlia e uomo-donna per un romanzo di formazione ambientato in un arcipelago svedese.
Recensione di Edoardo Becattini
mercoledì 11 novembre 2009
Recensione di Edoardo Becattini
mercoledì 11 novembre 2009

Alla vigilia del suo diciassettesimo compleanno, la timida Jeanne viene imbarcata dal padre Albert in una vacanza alla scoperta dell'isola di Orust, lungo la costa svedese. Per Albert, bibliotecario un po' pignolo e petulante, la vacanza assieme alla figlia è una tradizione annuale da consumarsi sulle orme della storia e, per questa occasione, ha deciso di concentrarsi sulla caccia al tesoro di un famoso guerriero e poeta vichingo. Al loro arrivo sull'isola, Albert e Jeanne scoprono che, per un disguido, nella casa presa in affitto ci sono anche due donne: Annika, la proprietaria dell'appartamento, svedese un tempo fuggita in Francia, e la sua amica Christine, una costumista teatrale in vacanza. Sopportare le bizzarrie infantili di Albert non è facile per nessuna delle tre donne ma, in fondo, ognuna di loro deve ancora fare i conti con quelle esperienze e quelle prese di posizione che determinano il passaggio all'età adulta.
Nei rapporti fra adulti e adolescenti, si tende a rappresentare l'abisso che separa il mondo onesto e incosciente dei ragazzi da quello corrotto e disincantato dei grandi. Nel viaggio raccontato dalla giovane franco-svedese Anna Novion diretto verso i paesaggi aspri e ventosi dell'arcipelago di Göteborg, si parte invece da un assunto opposto: dal fatto che i "grandi" abbiano gli stessi complessi irrisolti dei "piccoli" e che i due mondi non siano del tutto separati e impermeabili l'uno all'altro, ma anche reciprocamente costruttivi. Jeanne ha solo il proprio padre come figura genitoriale, e questi, a sua volta, esige il coinvolgimento della figlia per dar sfogo alle proprie strambe idiosincrasie.
Allo stesso modo, Annika e Christine ritrovano attraverso l'infanzia di Jeanne emancipazione e affetti perduti, così come Jeanne trova nella complicità delle due donne i desideri e le espressioni della propria femminilità. Di fatto, sono invece proprio quello maschile e quello femminile i due universi non comunicanti: se gli eredi di Odino sono padri nostalgici o esaltati, amanti anaffettivi, adolescenti narcisi o un po' imbranati e sacerdoti in crisi mistica (squisito il gioco con Bergman nella scena dell'ambulatorio col personaggio del pastore-medico); da parte loro, le donne cercano nella fuga la soluzione ai loro problemi.
Ancora non esposta a tali conflittualità, Jeanne è uno sguardo ancora in divenire e, come tale, determinato a percepire un mondo in movimento: i frequenti passaggi delle nuvole o i riflessi di Jeanne negli specchi e nelle finestre della casa, sono immagini che tematizzano questa età di passaggio. Alla Novion preme talmente tanto identificare il suo film come un romanzo di formazione, che sfiora in più occasioni il limite del cliché compositivo ed è la forza dei suoi interpreti (e soprattutto la tragica, umana mediocrità di Jean-Pierre Darroussin) a smarcarla. D'altronde, a neanche trent'anni e alla sua opera prima, forse anche a lei dobbiamo lasciare il tempo di crescere.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 7 settembre 2010
dario

Storia minima, ordinaria, ma la regia sa il fatto suo ed è toccata da una sensibilità non comune per la visione umana delle cose. Tutto ai minimi termini, ma con una intensità sottotraccia non comune. Film godibile dall'inizio alla fine, film di attori: qui sono veramente all'altezza. Una rarità.

lunedì 3 maggio 2010
Luviana

Indovinato il personaggio del padre descritto con acutezza ovvero con sarcasmo misto a pietà. Trattando il tema del risveglio emotivo in mondo lievemente ironico (simpaticicssima in questo senso la costumista)è un film sulla complicità femminile e sui semi che getta nelle anime. I dialoghi e le sottigliezze di Rohmer non sono qui assenti ma solo smussati per far prevalere un silenzio molto eloquente: [...] Vai alla recensione »

martedì 22 marzo 2011
jaky86

Commedia un pò piatta sul difficile rapporto tra il pesante e pignolo Albert e la figlia Jeanne, alle prese con le prime delusioni amorose. Il film non decolla mai veramente nonostante alcune scene siano molto poetiche e ben riuscite, grazie soprattutto alle ambientazioni svedesi e alle musiche. Opera prima un pò acerba che cerca di cavalcare lo stile del più esperto Guédiguian. [...] Vai alla recensione »

domenica 22 novembre 2009
tobiglia

un film sulla leggerezza dell'anima con una splendida fotografia e una protagonista che trasmette voglia di vivere

sabato 30 giugno 2018
Giusy

film piatto ed a tratti noioso e lento, dialoghi a dir poco infantili, salvato solo dalla bellezza di alcuni paesaggi.

venerdì 21 gennaio 2011
ultimoboyscout

Francamente non ho molto da dire, tranne il fatto che non mi è piaciuto per niente. Unisce la piattezza francese alla flemma scandinava per un risultato a dir poco soporifero.

mercoledì 21 aprile 2010
astromelia

morale del film:mai fuggire dalle cose che ci accadono. ci appartengono in quanto tali.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Massimo Bertarelli
Il Giornale

Tenera, spiritosa e amarognola commedia dell'esordiente francese Anna Novion, che racconta con garbo e finezza psicologica le difficili intese tra padri e figli. Siamo nell'isoletta svedese di Styrso, scelta dal meticoloso bibliotecario Albert per le vacanze con la figlia Jeanne, prossima diciassettenne. L'uomo, convinto di trovare il tesoro di un leggendario vichingo, tiene sotto tiro la ragazzina [...] Vai alla recensione »

Silvana Silvestri
Il Manifesto

Non si può sfuggire alle citazioni partendo a fare un film in Svezia, però bisogna dire che il tocco di Anne Novion in questo è stato lieve e forse solo l'incontro con un pastore e i suoi dilemmi esistenziali possono chiudere il conto con motivi bergmaniani. Lei peraltro, regista al suo esordio, francese di madre svedese, si è specializzata proprio sul grande maestro con uno studio dal titolo «Angoscia, [...] Vai alla recensione »

Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

Alla vigilia del diciassettesimo compleanno, la timida Jeanne viene portata dal padre Albert, bibliotecario pesante come un'enciclopedia, in vacanza sull'isola di Orust, Svezia. L'occasione è storica: dare la caccia al tesoro di un poeta-guerriero vichingo. Ma la casa affittata è ancora occupata da Annika, svedese con passato francese, e la parigina Christine, costumista in pausa di riflessione: tenteranno [...] Vai alla recensione »

Francesco Alò
Il Messaggero

Padre e figlia in viaggio ma anche sopraffino attore ormai affermato e giovanissima collega candidata al César a braccetto in un film delicato e coinvolgente. Il viaggio di Jeanne è il solido debutto di Anne Novion ma soprattutto è il duetto tra l'ex attore feticcio di Guédiguian Jean-Pierre Darroussin e la ventiduenne già candidata all'Oscar francese come Miglior Attrice Emergente Anaïs Demoustier, [...] Vai alla recensione »

Jean-Luc Douin
Le Monde

"Les Grandes Personnes" : en vacances, le père s'amuse, la fille réfléchit On pourrait voir un côté Monsieur Hulot chez le rêveur désuet qu'interprète ici, à la perfection, Jean-Pierre Darroussin. L'aspect donneur de leçons du vieux garçon un peu misanthrope, immature, méthodique jusqu'à la maniaquerie, adepte des chemins de traverse. Mais oublions Jacques Tati et sa satire des lunaires en vacances. [...] Vai alla recensione »

NEWS
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venerdì 30 ottobre 2009
 

Firenze, dal 29 ottobre al 17 dicembre È iniziata ieri la 50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze. La kermesse riunisce fino a metà dicembre otto festival fiorentini in un programma di anteprime, incontri e manifestazioni ricche di ospiti.

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