Anno | 2007 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Belgio, Lussemburgo, Gran Bretagna, Germania, Francia |
Durata | 103 minuti |
Regia di | Sam Garbarski |
Attori | Marianne Faithfull, Predrag 'Miki' Manojlovic, Kevin Bishop, Siobhan Hewlett, Dorka Gryllus Jenny Agutter, Corey Burke. |
Uscita | venerdì 7 dicembre 2007 |
Tag | Da vedere 2007 |
Distribuzione | Teodora Film |
MYmonetro | 3,24 su 20 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 11 dicembre 2015
Una nonna e un nipote che deve essere operato in Australia. Bisogna trovare denaro. A tutti i costi... Ha vinto un premio ai Nastri d'Argento, ha vinto un premio ai David di Donatello, In Italia al Box Office Irina Palm ha incassato 1,7 milioni di euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Siamo nelle campagne attorno a Londra. Maggie ha un nipotino gravemente ammalato e in procinto di morire. Solo un'operazione in Australia può salvarlo ma i genitori non hanno il denaro necessario per il viaggio. Maggie va nella capitale a cercare lavoro ma per lei, donna sulla sessantina, non ci sono offerte. Decide allora di tentare con una proposta di assunzione come hostess. La prestazione però non è quello che lei, ingenuamente, crede. Dovrà masturbare i clienti di un locale porno i quali non avranno la possibilità di vederla. La donna, pensando alla salvezza del nipote, accetta nonostante tutto. Affinerà a tal punto la propria abilità nel 'lavoro' da diventare la mano più richiesta dai clienti, che faranno la fila per 'Irina Palm'.
Questo film di Sam Garbarski è la prova che si può fare un film natalizio (l'azione si svolge a dicembre) e ricco di umanità pur affrontando un percorso scabroso. Lo si può fare quando si hanno a disposizione due attori come Marianne Faithful e Miki Majnolovic. La Faithful, ex bellissima ninfa egeria della generazione cresciuta con i Rolling Stones, offre la sua fisicità totalmente trasformata a un personaggio di donna semplice, spinta da un amore che solo una nonna può conoscere. La volgarità del suo agire si trasforma in una routine che non solo è rivolta a un buon fine ma che, al contempo, la rende consapevole di un appeal che pensava di non avere più. Majnolovic (attore di Kusturica) utilizza il suo volto cupo per dare concretezza a un personaggio (quello del proprietario del locale porno) sicuramente idealizzato ma che la sceneggiatura sa servire con abilità. Si sorride, si ride e ci si commuove con Irina Palm. Così una volta tanto, si spera, anche i critici più severi potranno lasciarsi andare e non contrastare quel tanto di 'buonismo' che lo script contiene. Se non lo ha fatto la trasgressiva Faithful perchè dovremmo farlo noi?
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la storia di una signora di mezza età che per reperire il denaro sufficente a curare il nipotino in fin di vita decide di prostituirsi...lo farà in modo originale. se vogliamo una sceneggiatura banalissima ed una regia scolastica, ma la bravura della protagonista e la sottile ironia, nonostante l'argomento sia tutt'altro che divertente, con la quale gli autori ci raccontano la [...] Vai alla recensione »
Il nipotino di una attempata signora è gravemente malato, e solo una cura sperimentale in Australia può salvarlo. I genitori, però, sono in precarie condizioni economiche e non possono sostenere le spese per il viaggio. La nonna, in segreto, decide di trovare un lavoro per contribuire: le opportunità scarseggiano finché l’annuncio di una “hostess” [...] Vai alla recensione »
Basso voto su una sceneggiatura poco credibile, di buoni sentimenti, una donna fuori mercato trova il successo (inverosimile), in un locale a luci rosse, nella masturbazione a gettone, salva il nipotino da una fine certa, per una patologia rara la cui cura e viaggio richiedono molte sterline, finale d'amore con il troglodita proprietario del locale.
Come affrontare un argomento scabroso con iornia e sentimenti. L'attrice protagonista, ex militante del mondo della musica, interpreta in modo straordinario la sua parte, e il "gomito del seghista" sarà una battuta che rimarrà impressa per parecchio. Aleggia in modo piacevolissimo il perbenismo delle famiglie moraliste, e senza appesantire la trama e i dialoghi (stupendi), in questo film nascono fiorellini [...] Vai alla recensione »
Una commedia agrodolce nata da un'idea *scabrosa*, ma non gratuita, che riesce ad essere profondamente umana. Un film assai controllato sotto il profilo stilistico (potrebbe ricordare kaurismaki) ma che trova nei protagonisti la sua risorsa più preziosa. Da non perdere, falsi moralismi a parte...
Film vero e divertente, nello stesso tempo amaro e commovente, ottimo soggetto. Uno dei migliori lavori dell'anno 2008. Assolutamente consigliato.
"Irina palm" è una singolare storia raccontata con tatto, ironia e moderata drammaticità, l'ottima regia è supportata da una sceneggiatura essenziale dove i silenzi parlano più dei dialoghi, marianne faithfull è straordinaria in un ruolo non facile, bravo anche miki manojlovic, credo si tratti di un ottimo film che rivedremo volentieri nel tempo.
Un bel film, semplice con un'ottima recitazione. Da consigliare a tutti eslusi i più piccini.
film molto interessante per le tematiche trattate che non cade mai nella volgarità. Rinascita di una donna che si riappropria di se stessa e della propria vita, che supera tabù sessuali, pregiudizi e dogmi morali facenti parte di una società che guarda più all'apparenza che alla sostanza, in cui l'individuo vorrebbe ma non può o che può ma di [...] Vai alla recensione »
Bello spunto quello di Irina Palm. Da premiare. Un'attempata donna inglese, di modeste condizioni, trova come reperire i tanti soldi che servono, subito, per curare in Australia il nipotino Olly che ha una malattia rara e le settimane contate. L'aria dimessa e imbambolata di Maggie cela una grinta insospettabile. E a rendere più efficace il salto tra il suo modo di presentarsi e la scelta che farà [...] Vai alla recensione »
Un personaggio e un'interprete magnifici, una trovata volgaruccia e insieme toccante, un'occasione di ammirazione, riso e commozione, un dubbio: sarà una storia patetica oppure sardonica? Una vedova inglese provinciale ultracinquantenne (Marianne Faithfull, bravissima) cerca lavoro per far curare in Australia l'amato nipotino, e diventa una manovale del sesso: in un locale di Londra, i clienti infilano [...] Vai alla recensione »
Se non sapete nulla del film, non leggete questa recensione. Vedetevi prima il film, che merita. Non guastatevi la sorpresa di scoprire la commovente e sessualmente strabiliante storia di Irina Palm. Inghilterra suburbana. Famiglia in difficoltà. Papà e mamma giovani, il bambino in ospedale con una malattia che si può curare solo in Australia ma il viaggio e le cure costano troppo.
A raccontarlo, sarebbe di una volgarità tremenda. Ma «Irina Palm» riesce nel gioco di prestigio tutto cinematografico di mantenersi in equilibrio tra dramma, ironia, hardcore e sentimentalismo. L'opera seconda del belga Sam Garbarski riesce, infatti, a tratteggiare sotto il grigio cielo londinese alcune situazioni provocatorie e/o paradossali ispirate al luna park mediterraneo di Almodovar, alternando [...] Vai alla recensione »
Grigiastre casette ordinary people della provincia londinese. Amiche over cinquanta che si dividono tra il supermarket del pettegolezzo e il tè delle cinque. Maggie (Marianne Faithfull) fa parte dell'elegante combriccola, ma di fronte al nipotino ammalato che si può curare solo in Australia alla modica cifra di seimila sterline, si riscopre, assieme a figlio e nuora, una semplice poveretta.
Presente la classica nonnetta sessantenne, tutta tozza e compatta nella sua struttura cilindrica, la frangetta cotonata e il grembiule a fiori da marmellataia casalinga? E Invece fate uno stacco mentale, metteteci dentro lo sgambetto doloroso di un nipote malato e bisognoso dl cure costosissime, e ritroverete, per dirla con i termini autoironici della stessa signora, «una vedova segaiola» o, per dirla [...] Vai alla recensione »
Fa ridere ma non è una commedia, fa piangere ma non è un mélo, fa pensare ma non ha nulla di intellettuale. A raccontarlo poi si rischia l'equivoco. Insomma che razza di film è Irina Palm? Diciamo che è la storia di Maggie, dimessa vedova sui 60, interpretata (primo paradosso) da Marianne Faithfull, cantante e icona sexy negli anni 60. Meglio: è la storia di come Maggie scopre che pur di aiutare il [...] Vai alla recensione »
Arriva sugli schermi, reduce dal Torino Film Festival, la manina vellutata di Irina Palm. Diretto da un tedesco (Sam Garbarsi), scritto da un francese nato in Iran (Philippe Blasband), prodotto da vari paesi europei con prevalenza francese, Irina Palm è un curioso esempio di meticciato cinematografico che ottiene un risultato clamorosamente «nazionale»: è un film così inglese che più inglese non si [...] Vai alla recensione »
Ovazioni in sala e un mare d'applausi in conferenza stampa: se le giurie fossero (ma non lo sono mai) logiche, l'Orso d'oro sarebbe già di «Irina Palm» dell'anglo-belga Sam Garbarski e una stragrande parte del merito andrebbe a Marianne Faithfull. Al centro della tragicommedia felicemente «scorretta» c'è, infatti, il suo personaggio di vedova «middle class» londinese che, per aiutare il figlio ridotto [...] Vai alla recensione »
La sempre adorata Marianne Faithfull, che già a 17 anni cantava As tears go by, era il simbolo della rivoluzione sicuramente a venire, l'amica del cuore di Allen Ginsberg e Mike Jagger, la «naked under leather» di Jeff Cardiff, interpreta, a 60 anni, sempre da divina scapestrata beat, un altro tipo di bomba sexy. È la spinta propulsiva della tragedia, in forma di farsa, Irina Palm di Sam Garbarski [...] Vai alla recensione »
Against the odds, sentimentality becomes the film and its star, British singer Marianne Faithfull "Irina Palm," a sentimental film with a raunchy premise, uses the world's oldest profession as a hook to generate interest in some equally venerable movie conventions. Genially preposterous and pleasantly diverting, it balances calculation against humanity and generally comes out on top.
Maggie è vedova e conduce vita modesta da casalinga solitaria. La vita le riserva un’ulteriore mazzata: l’adorato nipotino è affetto da una grave malattia, solo un’operazione in Australia potrebbe salvarlo. Ma servono soldi. Accidenti. E Maggie si trascina per Londra in cerca di un lavoro che nessuno le offre. Neppure si rende conto di essere finita a Soho, la zona a luci rosse.
A modo suo anche Irina Palm del belga Sam Garbarski è un film sul problema del momento: il precariato (ne parla Ascanio Celestini nel suo Parole sante, ne parlerà Virzì in La vita davanti). L’eroina, Maggie, somiglia a una protagonista dell'Inghilterra operaia di Ken Loach, ma il tono è diverso e il grigio si colora di spregiudicata allegria, senza dover essere politici.
“Irina Palm” may be the work of a German-born Belgian director, but it belongs to a sturdy and very British genre: the naughty-granny comedy, in which an older woman is liberated and rejuvenated by an excursion into vice. In this case the iffy activity is sex for hire, which may give the film a jolt of topicality for New York audiences. The workaday London sex shop where parts of “Irina Palm” take [...] Vai alla recensione »
Passando al concorso, ecco un'altra donna forte, un personaggio che si dimenticherà difficilmente: è Maggie, la protagonista di Irina Palm, splendidamente portata sullo scherno da Marianne Faithfull. Giovane nonna, vedova, casalinga in un paesino della periferia londinese, Maggie ha un nipotino afflitto da una rara malattia. Per curarlo bisogna andare in Australia, ma suo figlio e la moglie son giovani [...] Vai alla recensione »
Per trovare i soldi di un viaggio della salvezza per il nipotino ammalato, una nonna cinquantenne accetta di fare «handjob» (masturbazioni in serie da un muro con buco) in un sex club di Soho a Londra (lei è la 60enne ex rockstar Marianne Faithfull, impagabile per la combinazione tra moralità e sacrificio). L'apprendistato di Maggie, introdotta al «lavoro» da un gestore scettico e da una ragazza gentile, [...] Vai alla recensione »
Risate, applausi, entusiasmo. Al FilmFest è scoppiato il primo caso. Si intitola Irina Palm, lo firma il belga Sam Garbarski mentre lo interpreta la grande Marianne Faithfull, che "indossa" con intrepida disinvoltura il ruolo impossibile di Maggie. Una vedova ultracinquantenne senza un soldo in tasca e con un nipotino gravemente malato, che per pagare le cure al bambino finisce a lavorare in una specie [...] Vai alla recensione »
«La chiamavano Boccadirosa/ metteva l'amore sopra ogni cosa», cantava De André. Stessa associazione fra pratica erotica mercenaria e sue modalità nel titolo del film di Sam Garbarski, Irina Palm (sottinteso: della mano). Marianne Faithfull è perfetta nel ruolo di massaia dal tocco fatato: chi la vide in Nuda sotto la pelle di Jack Cardiff (1968), con Alain Delon, soffrirà per i segni del tempo su quel [...] Vai alla recensione »
Nel cazzeggio da festival, alimentato al Lido o sulla Croisette dalle conferenze stampa dei registi artisti, era il momento di Paolo Franchi e del suo "Nessuna qualità agli eroi" (sì, i critici hanno la loro forma di bullismo: se la prendono con i deboli, perfino con chi boccheggia a terra, costretto a spiegare a parole il suo film). L'autore con laurea in cinema e psicoanalisi, tendenza senza dubbio [...] Vai alla recensione »