Titolo originale | Jian gui 2 |
Anno | 2004 |
Genere | Horror |
Produzione | Cina, Tailandia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Oxide Pang Chun, Danny Pang |
Attori | Qi Shu, Eugenia Yuan, Jesdaporn Pholdee . |
Uscita | venerdì 1 aprile 2005 |
MYmonetro | 2,19 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento venerdì 21 dicembre 2012
Annunciato come "sconsigliato alle donne incinte e ai deboli di cuore", esce in sala l'atteso seguito di uno degli horror orientali più amati degli ultimi anni: The eye. Saprà mantenere le promesse? In Italia al Box Office The Eye 2 ha incassato 629 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
|
Joey tenta il suicidio senza troppa convinzione perché ignorata dall'uomo che ama. Ripresasi, scopre di essere incinta, ma anche di avere un nuovo, sinistro potere: vede i morti, che camminano tra la gente e soprattutto attentano ai feti delle donne incinte. Il fantasma di una donna, in particolare, perseguita lei e la bambina che ha in grembo. Collassa paurosamente in questo sequel la qualità e la sostanza del primo The eye, un film non eccelso ma tuttavia ricco di qualche ottima idea e di una certa freschezza. Qui la trama è debole, gli attori mono-espressivi, la visualizzazione delle anime dei morti appena passabile. La paura è affidata al solito commento sonoro che sottolinea apparizioni improvvise, e al tema centrale, la gravidanza, sfruttato in maniera piuttosto squallida dai due fratelli Pang, che se ne infischiano della sacralità di questo momento pur di strozzare un respiro in gola al pubblico. I Pang avevano promesso terrore allo stato puro, ma l'unico avvertimento cui dar credito è quello alle donne incinte di evitare il film: non è la solita boiata propagandistica, è davvero un film che disturba, sotto questo punto di vista. In maniera tutt'altro che elegante. Per il resto si può anche passare.
THE EYE 2 disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
||
€9,99 | – | |||
€9,99 | – |
Il difetto del film nn risiede nella storia in se ma in tutto il resto e nn è poco. Smettiamola con queste considerazioni sociologiche sulla sacralità mortificata e oltraggiata o quant'altro di deprecabile sulla psicologia del film. Il punto è uno solo: una pellicola da tre soldi fatta con i piedi, narrata con le natiche e interpretata peggio dei teletubbies.
L'idea del superamento della morte tornando nel grembo materno di un'altra persona è davvero originale, peccato ne in questo film, considerato horror, paura e tensione ZERO!! guardandolo sotto un altro punto di vista forse risulterebbe mediocre, ma come horror fa pena. Non mi è proprio piaciuto, ed è il primo film orientale a non piacermi.
che schifo di film... ma poi.. questo può considerarsi tele?
Joey si riprende da un’overdose di tranquillanti dopo una lavanda gastrica: è stata a un passo dalla morte. In quei terribili istanti, l’hanno accompagnata delle strane presenze, fantasmi forse. Allucinazioni, spiriti o demoni? Qualsiasi cosa siano, queste presenze non hanno nessuna intenzione di lasciare in pace la donna. Joey è disperata e confusa.
Dopo essere stata lasciata dal suo ragazzo Joey (Shu Qi) tenta il suicidio, ma fallisce e ritorna a sperare. Scopre anche di aspettare un bambino da lui, ma strane presenze cominciano a materializzarsi, una donna sembra seguirla ovunque vada. Un monaco buddista le spiega che secondo un'antica credenza una donna incinta è seguita da uno spirito che spera di reincarnarsi.
Una giovane tenta il suicidio dopo essere stata lasciata dal ragazzo. Salvata in fin di vita, viene condotta in ospedale dove scopre di essere incinta. Ma non è l’unica novità: comincia anche a vedere fantasmi, sovente al fianco di neonati o donne in procinto di partorire. In utile sforzarsi di trovare qualsiasi attinenza con il primo film: non ce n’è.
Povera Joey. Tenta il suicidio perché il suo uomo non se la fila più; la salvano, e lei comincia a vedere i morti; poi scopre pure di essere incinta, e che i morti aspettano accanto a ogni futura madre per reincarnarsi nei figli. Il mondo è costituito di vivi e di spiriti, basta prenderne atto, e non farsi spaventare. Alla fin fine, il sequel di The Eye è proprio questo, un invito a conciliare l’universo [...] Vai alla recensione »