Titolo originale | Feux rouges |
Anno | 2004 |
Genere | Thriller, |
Produzione | Francia |
Durata | 106 minuti |
Regia di | Cédric Kahn |
Attori | Carole Bouquet, Jean-Pierre Darroussin, Eric Moreau, Vincent Deniard, Paul Charline Jean-Pierre Gos. |
Uscita | venerdì 6 maggio 2005 |
Distribuzione | Bim Distribuzione |
MYmonetro | 2,88 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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La qualita' di un thriller e' garantita se alla base della sceneggiatura sta un romanzo di Georges Simenon e il regista e' un abile professionista. In Italia al Box Office Luci nella notte ha incassato 109 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Una strada, un'automobile, una coppia. Antoine e Helene discutono mentre si dirigono verso la colonia dove raccoglieranno i figli. Antoine però ha bevuto. Uno, due, tre, quattro bicchieri e la mente se ne va immergendosi in discussioni di ogni tipo. Nel frattempo la radio annuncia l'evasione di un pericoloso criminale. Quando all'ennesima pausa sulla strada Antoine si ferma per bere un bicchierino, Helene se ne va, nel buio.
Le premesse per questo film tratto da uno scritto di Simenon, sono cupe, silenziose, come la notte che avvolge i protagonisti, e la tensione cresce silente, dal nulla. Le incomprensioni dei due coniugi, il folle omicida, e soprattutto l'attesa, lunga, per ritrovare la moglie fuggita o scomparsa.
Cedric Kahn cerca dei tempi quasi letterari per raccontare un giallo che è fatto di momenti lunghi e poco comunicativi. Ciò che vince è il silenzio o le parole espresse in minuti lunghissimi. Le telefonate del protagonista, ripetute e ripetute, sono interminabili e sospese nella suspence, e noi osserviamo coinvolti e muti.
Un grande film privo di colonna sonora (la musica appare e scompare) con due attori strepitosi che parlano ed esprimono con poche parole. La regia è essenziale, scarna, per far parlare la storia, e le immagini si abbandonano ai sospiri di drammi quotidiani, come in un incubo in bilico fra realtà e finzione.
LUCI NELLA NOTTE disponibile in DVD o BluRay |
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Intreccio in questo titolo quelli di due interessanti opere che risalgono a otto/nove anni fa: "L'uomo del treno" e "L'uomo senza passato". Il primo oltretutto è di Leconte, che con Kahn condivide la nazionalità ma, a giudicare da quest'opera, anche lo stile rarefatto-europeo- intellettualistico di certo cinema.
Interessante e, gran lavoro per Cedric Kahn, qua alle prese con un road-movie arricchito da una invidiabile suspence generata dall'inquietante avventura di due coniugi, in affrettata partenza per le ferie estive. Si inizia a Parigi. Antoine esce dall'ufficio, prende la metropolitana e si reca in un bistrot per aspettare Helene, la moglie che lavora in uno studio legale.
Coppia in crisi coniugale, impiegato lui e avvocato in carriera lei, parte per un viaggio in auto alla volta della colonia estiva dove soggiornano i figli. Tra discussioni e incomprensioni lungo la strada, lui si ferma a bere in un bar e lei si allontana dall'auto scrivendo che proseguirà in treno; un pericoloso evaso però si aggira nei paraggi ed a quanto pare entrambi ci dovranno [...] Vai alla recensione »
Modesto padre di famiglia con moglie rampante e fascinosa nel grande esodo vacanziero. Un “detour” durante il viaggio lo porta, in una sorta di delirio alcolico, a perdere la consorte, dare un passaggio a un pericoloso evaso, uccidere per non essere ucciso, ritrovare la moglie, ripartire come se niente fosse. O quasi. Tratto da un romanzo di Simenon del periodo americano, Luci nella notte di Cédnic [...] Vai alla recensione »
Una coppia deve raggiungere i figli in vacanza, I rapporti tra i due sono tesi. Lui ha propensioni alcoliche. Lei incalza. Il traffico èintenso, aumentano le discussioni e i bicchieri bevuti. La variante è rappresentata da un uomo evaso nella zona. Mentre lui fa l’ennesima sosta al bancone del bar, lei se ne va. E cresce la tensione. L’evaso incombe, lei è sparita, lui spaventato.
Per Carole Bouquet l'età matura è un gran regalo: «Lavoro molto più adesso di prima, sono cambiata, e finalmente i registi hanno smesso di vedere in me solo quella faccia da Madonna che poi non era nient'altro che il riflesso di un certo tipo di desiderio. Adesso mi vengono offerti ruoli diversi e più stimolanti». Interprete, al fianco di Jean-Pierre Darrousin, del film di Cédric Kahn Feux rouges, [...] Vai alla recensione »
L'assassino come angelo casuale della vendetta. Un film suspense, anti-hitchcockiano. Welles diceva che a Hitchcock non interessano gli esseri umani. Era artista concettuale. Invece a Luci nella notte (Feux rouge) di Cedric Kahn, in gara a Berlino 2005, sì. È uno psycho-thriller anti-concettuale per eccellenza sul litigio tra marito alcolista e introverso e moglie misteriosa e charmant, in viaggio [...] Vai alla recensione »
Il cinema continua ad attingere a Simenon e in particolare ai suoi romanzi senza Maigret. Stavolta è il francese Cédric Kahn che prova a reinventare visivamente personaggi, ambienti e plot del grande scrittore. «Luci nella notte» è uno dei rari romanzi di Simenon ambientati in America, un noir on the road che ruota intorno all'incubo vissuto da una coppia durante un viaggio notturno estivo in macchina. [...] Vai alla recensione »
Cedric Kahn ha sceneggiato e diretto «Luci nella notte», ovvero «Feux rouges», ispirandosi all'omonimo romanzo (edito da Adelphi) di Georges Simenon (1903- 1989): uno dei libri da lui scritti durante il decennale soggiorno in USA, dove si era rifugiato dopo la Liberazione per sottrarsi alle accuse di collaborazionismo. Non nuovo alla sfida di adattare un libro (nel 1998 aveva realizzato un'interessante [...] Vai alla recensione »
È il felice adattamento di un noir on the road ("Feux rouges") scritto e ambientato in America nel 1953 da Georges Simenon. I tasselli dell'intreccio si combinano con suggestioni e atmosfere di un racconto d'autore. Nulla ci prepara a ciò che d'inquietante e doloroso accadrà. L'appuntamento che marito e moglie si danno a dopo il lavoro per prendere la strada delle vacanze estive e andare a recuperare [...] Vai alla recensione »
Dopo La noia di Moravia, Luci nella notte di Simenon. Cédric Kahn ha un debole per i grandi scrittori, ma non fa certo merletti “letterari”. E’ la forza dei personaggi a trascinarlo, il loro lato oscuro, le loro ossessioni. Ieri nei bellissimi La noia e Roberto Succo , oggi in questo film più controllato e cerebrale, quasi di genere. Tre protagonisti, tre atti (lo schema è classico, il resto no).
Georges Simenon è uno degli scrittori più frequentati dal cinema. Basterebbe, a conferma, la lista di oltre settanta film tratti da suoi romanzi riportata nei due volumi che la Pléiade gli ha dedicato. Il film di oggi non vi figura perché realizzato in seguito. Alla base ha uno dei romanzi del periodo americano di Simenon, «Feux Rouges», scritto nel 1953 e ambientato negli Stati Uniti.