Anno | 2002 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Paesi Bassi, Palestina |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Rashid Masharawi |
Attori | Gassan Abbas, Areen Omari, George Ibrahim, Reem Ilo . |
MYmonetro | 3,00 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Jaber è un proiezionista palestinese che porta, con i suoi film, un po' di serenità ai bambini dei campi di rifugiati nella zona di Ramallah.
CONSIGLIATO SÌ
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Jaber è un proiezionista palestinese che porta, con i suoi film, un po' di serenità ai bambini dei campi di rifugiati nella zona di Ramallah. Mano a mano che l'occupazione militare israeliana si fa più dura il suo lavoro diventa sempre più pericoloso. Sua moglie, un'infermiera, comincia ad avere dubbi sul suo stato di salute mentale quando Jaber manifesta l'intenzione di organizzare una proiezione a Gerusalemme Est dove ai palestinesi è vietato l'ingresso. A mezza via tra il documentario e la fiction questo film si segnala per uno sguardo diverso e intenso sulla situazione mediorientale in cui il cinema diventa uno strumento di serenità.
Il cinema e il suo potere. Il cinema e il suo ruolo. Il cinema nella sua interezza. Rashid Masharawi ci proietta in una dimensione sconosciuta. Nella dimensione dei significati. Questo film sintetizza il significato di “cinema”. Il significato di “proiezione” . Jaber è un proiezionista palestinese. Ogni giorno rischia la vita per proiettare un film, ma tra mille difficoltà riesce sempre a compiere [...] Vai alla recensione »
Sanah e Jaber vivono in un campo profughi nei pressi di Ramallah. Lei è infermiera sulle autoambulanze e lui gira per i villaggi della Cisgiordania proiettando filmati per bambini con uno sgangherato proiettore trasportato da una ancor più sgangherata auto. La passione per il cinema e la fede nella sua missione lo aiutano a superare le mille restrizioni causate dall’occupazione. [...] Vai alla recensione »
I proiezionisti, nel film, sono spesso figure epiche e metaforiche. Il protagonista di questa pellicola, poi, è un palestinese sulla quarantina che si sposta ogni giorno attraverso i Territori occupati, effettuando proiezioni per le scuole. Per lui il cinema è una passione divorante, che rischia di compromettere la sua vita familiare, oltre a metterlo spesso drammaticamente a confronto con le autorità [...] Vai alla recensione »