nick castle
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domenica 1 agosto 2010
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brutto inzio alla regia per kurt...
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Dico solo: Per fortuna il progetto dell'adattamento di Metal Gear Solid con Wimmer alla regia è tramontato, visti i suoi primi due film. Ma il regista poi non li ha i sensi di colpa dopo aver fatto questo film?
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elisabeth
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giovedì 24 settembre 2009
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sarà il nome
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Fra Davide Verazzani e Davide Morena recensori di Mymovies non ne azzeccate una, meditate prima di scrivere.....
[+] dimenticavo
(di elisabeth)
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fluturnenia
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martedì 2 giugno 2009
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trippa e tavernello durante la visione
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Quando vedo cazzotti e lame volteggiare insulsamente là dv si sarebbe potuto e dovuto narrare un soggetto che meritava un'accortezza e un impegno decisamente migliore mi prudono le mani. Se acchiappassi regista e troupe mi dimenticherei volentieri di assumere la mia quotidiana tazza calmante di tisana e gli scaricherei senza batterciglio una sonora dose di calci nel fondoschiena.
[+] coff, coff..
(di saint_just)
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superpicche
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giovedì 28 maggio 2009
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la chiesa è nuda.
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Nel futuro(?) i sentimenti sono vietati pena la morte. Passa, se lo spettatore è attento e laico, dallo schermo la vita dei nostri avi sotto il regime dell'inquisizione cristiana (1184 - 1965 da Wikipedia)Era un bel vivere.
I Clerical sono i guardiani ai sentimenti essi uccidono e torturano gli innamorati della vita sotto la loro lunga veste nera. Il Padre li indottrina e obbliga parlando da dietro una mezza croce; altresì propaganda faziosamente il suo credo attraverso immagini e spot manipolando il cervello delle persone. Equilibrium strizza l'occhio a diversi altri film: 2013:La Fortezza, Fahrenheit 451,Matrix. Ma è l'unico che individua il problema e denuncia la causa tutt'ora esistente senza paura di ritorsioni.
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Nel futuro(?) i sentimenti sono vietati pena la morte. Passa, se lo spettatore è attento e laico, dallo schermo la vita dei nostri avi sotto il regime dell'inquisizione cristiana (1184 - 1965 da Wikipedia)Era un bel vivere.
I Clerical sono i guardiani ai sentimenti essi uccidono e torturano gli innamorati della vita sotto la loro lunga veste nera. Il Padre li indottrina e obbliga parlando da dietro una mezza croce; altresì propaganda faziosamente il suo credo attraverso immagini e spot manipolando il cervello delle persone. Equilibrium strizza l'occhio a diversi altri film: 2013:La Fortezza, Fahrenheit 451,Matrix. Ma è l'unico che individua il problema e denuncia la causa tutt'ora esistente senza paura di ritorsioni. Fantapolitica è il genere di questo film piuttosto di FS. Armatevi di pop corn e godetevi la ... vita in Equilibrium!
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roby-shock
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domenica 15 febbraio 2009
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gran bel film
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Mi è molto piaciuto specialmente le scenografie e la recitazione di Christian Bale,che non amo molto ma dopo questo film mi devo ricredere.Ottime le scene con la pistola e bella la storia..Il recensore beve forse un po troppo,ne facessero tanti di film cosi..
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eragon
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lunedì 5 gennaio 2009
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non sono d' accordo
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Caro Davide ho letto la tua recensione e mi sa che tu non hai capito un cazzo di sto film. Prima di tutto come trama mi sembra molto originale; secondo l' attore protagonista è bravo, sa interpretare il ruolo e inoltre, le scene di combattimento sono stupende. Per concludere, ti vorrei chiedere una cosa: ma tu sapresti fare un film migliore?
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juany
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martedì 9 dicembre 2008
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non male
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Il film è piacevole e ovviamente indirizzato agli amanti del genere. Il solco è quello di V per vendetta, cui cede sicuramente più di una lunghezza, ma l'impressione complessiva è positiva e l'idea del farmaco come metodo per mantenere drogata la popolazione potrà anche sembrare banale e meno elegante dello spirito di serietà autoinfusa degli abitanti di gattaca, ma al tempo stesso mi sembra renda molto meno irrealistica la vicenda.
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blucy
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lunedì 24 novembre 2008
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equilibrium
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Sebbene non innovativo nel genere, questo film può comunque considerarsi esemplificativo della nuova modalità di far cinema oggi prevalente. E’ un racconto lineare, che si svolge nel futuro e che, in alcuni momenti, adotta l’uso più che consolidato del flashback, per farci cogliere al meglio il vissuto e la conseguente modificazione delle sensazioni del protagonista. Con chiari riferimenti alle sequenze di Matrix, in questo film i duelli sono, per così dire, meno artefatti. Il film pur essendo ambientato nel futuro è un chiaro richiamo, alla ancora troppo presente epoca nazista e ai regimi totalitari del Novecento. Una sorta di ammonimento a chi non ha vissuto il clima di sopraffazione, terrore e privazione, che tali regimi hanno inflitto alla storia dell’uomo.
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Sebbene non innovativo nel genere, questo film può comunque considerarsi esemplificativo della nuova modalità di far cinema oggi prevalente. E’ un racconto lineare, che si svolge nel futuro e che, in alcuni momenti, adotta l’uso più che consolidato del flashback, per farci cogliere al meglio il vissuto e la conseguente modificazione delle sensazioni del protagonista. Con chiari riferimenti alle sequenze di Matrix, in questo film i duelli sono, per così dire, meno artefatti. Il film pur essendo ambientato nel futuro è un chiaro richiamo, alla ancora troppo presente epoca nazista e ai regimi totalitari del Novecento. Una sorta di ammonimento a chi non ha vissuto il clima di sopraffazione, terrore e privazione, che tali regimi hanno inflitto alla storia dell’uomo. Anche qui come in Tron, ci sono dei ribelli che vogliono abbattere il potere assoluto che il Padre detiene sugli uomini, privandoli delle loro emozioni; e anche qui, c’è un uomo che non viene inglobato da un sistema ma che invece ne esce, quasi per caso, e prende coscienza. Da riconoscere il merito della scelta, perfetta, delle location. Accanto alle ricostruzioni digitali della fantascientifica città di Libria, ritroviamo angoli, più che reali, della Berlino nazista; possiamo riconoscere le architetture fasciste del quartiere dell’EUR a Roma.
Fin dalle prime inquadrature la fotografia è fredda, l’abbigliamento delle persone è grigio, uniforme. Tutti sembrano muoversi come automi. Schiere di manichini, che in nome di una pace che sia perenne e costante, hanno rinunciato ai propri sentimenti e alle proprie emozioni, tenute sopite dall’uso di una droga: il Prozium. Ora vivono la loro esistenza con distacco, senza il conforto di una melodia che li culli, un libro che li stimoli, un profumo che gli riscaldi il cuore. Se in Farhrenheit 451 il pompiere Montag bruciava i libri in quanto proibiti, similmente in Equilibrium Preston brucia libri, quadri, dischi e tutto ciò che rappresenti arte e cultura, per mantenere comunque una pace sociale. E’ la cancellazione della memoria dell’uomo, non solo della sua espressione e della sua identità. E’ un riscrivere la storia secondo le leggi del Padre. E ci si stringe il cuore quando la Gioconda di Leonardo si accartoccia su se stessa mentre il fuoco la dilania, come si scioglie il cuore di Preston quando stringe la boccetta di profumo appartenuta a Mary. Puro cinéma pasoliniano, questa rappresenta il legame con le emozioni: quelle che suscita un’essenza profumata, ma anche quelle di un sentimento ritrovato, come accade con l’amore per Preston. Mary, che lui stesso inizialmente manda a morte, conserva la boccetta in una stanza segreta, tra libri, quadri, dischi di Beethoven e lampade antiche. Preston piange, quando in segreto, ascolta il disco conservato da Mary, e stringe forte la boccetta quando lei, ormai giustiziata, lo ha lasciato. Il film si incardina nel filone della distopia ovvero dell’utopia negativa, dove il futuro viene visto buio e violento. Ma se non è dato sapere quello che effettivamente ci riserverà la storia, certamente Wiemmer conosce ciò di cui l’uomo è stato capace in passato. Contro un Sistema che sembra incrollabile una schiera di ribelli si prepara a combattere. Nascosta nel sottosuolo della città abbandonata, in una sorta di Zona alla Tarkowskij dove solo le persone autorizzate possono circolare, la Liberazione è in atto. Preston raccoglie le armi e fa giustizia.
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matteo
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lunedì 6 ottobre 2008
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ottimo
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l ho scoperto per caso per me è bellissimo sono rimasto affascinato dalla tama e dal personaggio di bale
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julio
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domenica 28 settembre 2008
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bellissimo,scuro, ironico,esasperato negli eccessi
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...non è un documentario... ma il film è davvero divertente e molto più gradevole di veri polpettoni come i sequel di matrix... un film per chi ritiene che il cinema sia spettacolo ... per amanti del cinema .... senz'altro non da botteghino e neanche per intelletualodi o critici monogenere ...
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