Il favoloso mondo di Amelie

Onestamente, il film mi è piaciuto un sacco, l'ho visto diverse volte e l'ho trovato favoloso (e poi a me la Tautou piace di per sè), ma non riesco ancora a farmi convincere dalla storia d'amore fra i due protagonisti. Non so... mi sembra strana, priva di vere e proprie fondamenta, i due si vedono, si parlano, si incontrano, ma si parleranno due o tre volte prima di baciarsi. Non che preferisca le storie d'amore banali e stereotipate, ma questa mi ha lasciato un senso di smarrimento, come se non si adattasse benissimo al resto del film. E' solo un mio parere personale, spero che adesso a nessuno venga in mente di bestemmiarmi dietro, anche perchè, come già ribadito, a me il film è piaciuto!!!

questo film è bellissimo... artisticamente profondo!! ..la critica è totalmene sbagliata..lo consiglio a tutti!..tutti tutti!

Un film all'apparenza "leggerino", ma in realtà con molti contenuti e risvolti psicologici. Mostra come la felicità stia nelle piccole azione che si compiono tutti i giorni, ma per me la cosa che lo rende ancora più interessante è che ogni personaggio è costruito in maniera tale da mettere bene in mostra la propria psicologia e, di conseguenza le proprie abitudini comportamentali. Davvero divertente!

carino ma niente di che....personaggio femminile troppo "calcato",nel suo essere "sui generis" mi è piaciuto di piu il personaggio maschile...

bello bello bello

onirico, favoloso, un ottimo film

Credo sia stato Jacques Tati a definire il Francese " un Italiano di cattivo umore " .la passione volgare, l'istinto irrefrenabile, il perdere le staffe violentemente, la risata chiassosa, trovano difficilmente l'estremizzazione nella resa cinematografica di un film d'oltralpe.Tutto resta medio, delicato ,charmante, anche nelle scene più cattive. Amèlie è interessante perchè rispecchia,queste peculiarità, inserite con perizia in un grande palcoscenico che fornisce una spalla poderosa: l'aria, i monumenti, la musica di Parigi, città unica, che ammantano tutto il film. Divertente, surreale, goliardico, è uno sceneggiato di stanze e appartamenti che Amèlie visita e fa visitare allo spettatore, mentre le caratteristiche del proprietario sono spesso descritte dalla voce narrante,ed è la contemporanea ricerca, non convenzionale, di sè stessa e di una terza persona che possa diventare l'altra metà . [+]

Credo sia stato Jacques Tati a definire il Francese " un Italiano di cattivo umore " .la passione volgare, l'istinto irrefrenabile, il perdere le staffe violentemente, la risata chiassosa, trovano difficilmente l'estremizzazione nella resa cinematografica di un film d'oltralpe.Tutto resta medio, delicato ,charmante, anche nelle scene più cattive. Amèlie è interessante perchè rispecchia,queste peculiarità, inserite con perizia in un grande palcoscenico che fornisce una spalla poderosa: l'aria, i monumenti, la musica di Parigi, città unica, che ammantano tutto il film. Divertente, surreale, goliardico, è uno sceneggiato di stanze e appartamenti che Amèlie visita e fa visitare allo spettatore, mentre le caratteristiche del proprietario sono spesso descritte dalla voce narrante,ed è la contemporanea ricerca, non convenzionale, di sè stessa e di una terza persona che possa diventare l'altra metà . E'vero, quando finisce ci si sente meglio. [-]

In bilico tra il sogno e la favola, è un film lieve, gradevole e di grande sensibilità. Ricorda " Chocolat " di Hallström e il cinema di Leconte, ma Jean-Pierre Jeunet dimostra comunque di avere personalità. Non è un capolavoro, ma è un film senz'altro molto valido.

La vita non va immaginata, ma vissuta (anche a rischio di prendersi qualche botta sui denti...). Questo, in sostanza, ci dice il grazioso film di Jean-Pierre Jeunet, girato con virtuosismi stilistici (alla Julie Taymor, per intenderci), raccontato con grazia ed umorismo, ma eccessivamente lungo e, credo, non proprio originale (La vita è meravigliosa è datato 1946). Molto sopravvalutato, ma comunque sopra la sufficienza (7/10).

bellissimo