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tiamaster
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lunedì 12 settembre 2011
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strano...
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un film..strano,insolito,particolare,un film che comunque anche se strambo,molto bello,di certo non si vede tutti i giorni,una bella "favola"dalla trama originale e fuori dagli schemi.bello.
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uova e bacon
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domenica 12 giugno 2011
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creare l'occcasione... !
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Il faovloso mondo di Amelie è un film tanto faicle e ammaliante da seguire quanto difficile da spiegare.
La storia e il rito del film è pacato e tranquillo, un film originale e che difficilmente si vede spesso.
un film strano, un "Alice nel paee delle mervaiglie" ambientato nella realtàà, uno di quei film che ti piacciono già dalle prime scene.
Il film è ambientato in Francia e i luoghi ricordano molto il film "Julie e Julia" : un' atmosfera romantica e tranquilla, i fruttivendoli per strada, il sole che filtra tra i rami delgi alberi, e Amelie.
fin da subito si capisce che Amelie è una ragazza vivace e piena di vita, astuta e indipendente.
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Il faovloso mondo di Amelie è un film tanto faicle e ammaliante da seguire quanto difficile da spiegare.
La storia e il rito del film è pacato e tranquillo, un film originale e che difficilmente si vede spesso.
un film strano, un "Alice nel paee delle mervaiglie" ambientato nella realtàà, uno di quei film che ti piacciono già dalle prime scene.
Il film è ambientato in Francia e i luoghi ricordano molto il film "Julie e Julia" : un' atmosfera romantica e tranquilla, i fruttivendoli per strada, il sole che filtra tra i rami delgi alberi, e Amelie.
fin da subito si capisce che Amelie è una ragazza vivace e piena di vita, astuta e indipendente. Le scena iniziali mostrano la pazzia di suo padre nel crederla smepre malata e la bizzarra morte della madre, di cui Amelie sembra non preoccuparsene: la cosa che dà più all'occhio è sempre questa disinvoltura, questa tranquillità surreale chemerità di essere vista.
Amelie, nel corso della storia, cercherà di trovare il suo vero amore, di svelare il mistero del signore che scatta foto in una cabina, di rallegrare una povera donna a cui manca il marito (stessa attrice del film "Seraphine"), di fargliela pagare ad un fruttivendolo arrogante, di far innamorare due persona totalmente diverse: tutte cose molto futili, di cui una persona normale non farebbe nemmeno caso, ma Amelie è diversa, lei ha qualcosa che le altre persona non hanno, lei sà essere adulta ma sà anche essere bambina. La colonna sonora merita, ma generalmente in un film di qeusto rango si dà poca importanza alla musica.
Gli dò 5 stelle perchè mi ha fatto sognare, un film leggero e intenso nello stesso tempo.
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dounia
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venerdì 10 giugno 2011
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una fiaba
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Il film, visto nel passato, mi è presente, ho le immagini davanti agli occhi e mi ricorda tanti momenti simpatici, vissuti mentre lo guardavo. Il cinema francese mi piace molto e, secondo il mio parere, non lascia mai a desiderare, anche quando racconta delle piccole storie come questa, dove l'attrice principale riesce a creare un'atmosfera da fiaba.
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mondolariano
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venerdì 13 maggio 2011
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simpatico ma poco sostanzioso
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Un successo esagerato per un film indubbiamente simpatico e che recupera un po’ di fantasia. Ma secondo me è poco sostanzioso. Vorrebbe andare oltre ma non ci riesce. Vorrebbe toccare le corde più intime delle emozioni ma le sfiora soltanto. Vorrebbe insegnare qualcosa - specie nella figura del vecchio pittore - ma non è abbastanza profondo, anche a causa del montaggio serrato e troppo vorticoso delle scene, che corrono via senza soffermarsi sui particolari. L’elemento comico prevale sull’ideale: non a caso il momento migliore mi sembra quello del “tellurico” amplesso tra la cameriera e l’accattone del bar. Inoltre, vorrebbe conciliare l’amore universale della ragazza con l’amore esclusivo per un solo uomo: il pericolo è quello di restare nel vago, pur con una sequenza molto sensuale di baci.
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Un successo esagerato per un film indubbiamente simpatico e che recupera un po’ di fantasia. Ma secondo me è poco sostanzioso. Vorrebbe andare oltre ma non ci riesce. Vorrebbe toccare le corde più intime delle emozioni ma le sfiora soltanto. Vorrebbe insegnare qualcosa - specie nella figura del vecchio pittore - ma non è abbastanza profondo, anche a causa del montaggio serrato e troppo vorticoso delle scene, che corrono via senza soffermarsi sui particolari. L’elemento comico prevale sull’ideale: non a caso il momento migliore mi sembra quello del “tellurico” amplesso tra la cameriera e l’accattone del bar. Inoltre, vorrebbe conciliare l’amore universale della ragazza con l’amore esclusivo per un solo uomo: il pericolo è quello di restare nel vago, pur con una sequenza molto sensuale di baci. Un punto di vantaggio lo meritano l’ottimismo spensierato e gli occhi neri di Audrey Tautou, anche se in origine la protagonista doveva essere la più matura e inglese Emily Watson (che però aveva il torto di non saper recitare in francese).
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luca scialò
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venerdì 18 febbraio 2011
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una favola sulle piccole cose della vita
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Amélie è una bimba con genitori alquanto possessivi e pieni di manie. Viene visitata dal padre al cuore una volta al mese ed essendo quello l'unico contatto che ha con lui, le batte forte il cuore tanto che egli crede che ella abbia una patologia e non la mandano a scuola. Così cresce chiusa in casa, privata dei contatti con i suoi pari. Poi l'ennesima sventura: la madre muore schiacciata dal corpo di una suicida. Il tragico evento finisce per chiudere ancora di più il padre e la povera Amélie attende la maggiore età per trasferirsi a Parigi ed avere una nuova vita. Qui lavora in un Bar-ristorante, dove ci sono vari personaggi strani, come altri che incrocia in città.
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Amélie è una bimba con genitori alquanto possessivi e pieni di manie. Viene visitata dal padre al cuore una volta al mese ed essendo quello l'unico contatto che ha con lui, le batte forte il cuore tanto che egli crede che ella abbia una patologia e non la mandano a scuola. Così cresce chiusa in casa, privata dei contatti con i suoi pari. Poi l'ennesima sventura: la madre muore schiacciata dal corpo di una suicida. Il tragico evento finisce per chiudere ancora di più il padre e la povera Amélie attende la maggiore età per trasferirsi a Parigi ed avere una nuova vita. Qui lavora in un Bar-ristorante, dove ci sono vari personaggi strani, come altri che incrocia in città. La sua vita ha però una svolta il giorno della morte di Lady Diana. Sconvolta dalla sua morte, le cade di mano il tappo di una bottiglia che cozza vicino ad una mattonella del bagno. Qui scopre che vi è nascosta una scatola con degli oggetti e si mette alla ricerca del proprietario. Rendendolo felice, scopre che la missione della sua vita è rendere felici gli altri e così per lei inizia una nuova vita...
Commedia piacevole, delicata, divertente, particolare. Una sorta di favola che decanta l'importanza delle piccole cose della vita e dell'aiutare gli altri. Un film dal discreto successo commerciale, molto apprezzato dalla critica, che fa sentire bene, già al solo ricordo.
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andrea b
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mercoledì 29 dicembre 2010
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una storiella colorata e divertente
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Amelie è una ragazza che ama rendere una vita normalissima una vera e propria favola.Trova per caso,il giorno della morte della principessa Diana,un cofanetto che decide di restituire al proprietario cominciando così ad aiutare tutti coloro che hanno bisogno.La trama è semplice soprattutto perchè le avventure della protagonista sono eventi comuni della vita di ognuno.L' ambiente è colorato e talvolta stucchevole con uno svolgimento della narrazione abbastanza prevedibile privo di colpi di scena.La colonna sonora è apprezzabile ma l' interpretazione dei personaggi non è sempre convincente.Amelie talvolta è troppo estasiata in alcune sezioni del film diventando poco credibile.
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Amelie è una ragazza che ama rendere una vita normalissima una vera e propria favola.Trova per caso,il giorno della morte della principessa Diana,un cofanetto che decide di restituire al proprietario cominciando così ad aiutare tutti coloro che hanno bisogno.La trama è semplice soprattutto perchè le avventure della protagonista sono eventi comuni della vita di ognuno.L' ambiente è colorato e talvolta stucchevole con uno svolgimento della narrazione abbastanza prevedibile privo di colpi di scena.La colonna sonora è apprezzabile ma l' interpretazione dei personaggi non è sempre convincente.Amelie talvolta è troppo estasiata in alcune sezioni del film diventando poco credibile.Una pellicola piuttosto piacevole che non va però presentata come capolavoro assoluto.
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g. romagna
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giovedì 2 settembre 2010
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amelie
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Amelie è una bambina che vive sola, tra una madre insegnante iperansiosa (che muore rocambolescamente, davanti agli occhi della figlia, travolta fuori da una chiesa da una suicida gettatasi dal tetto) ed un padre medico taciturno che la reclude in casa pensando erroneamente che soffra di una grave forma di cardiopatia (in realtà è solo timorosa di lui quando la visita con lo stetoscopio). Da ragazza trova lavoro in un bar. Un giorno scopre per caso in casa una scatoletta contenente ricordi di infanzia di un bambino. Decide allora di rintracciare il proprietario, ormai cinquantenne. Nell'osservare la gioia provocata dalla riconsegna, Amelie capisce che è ora di uscire dal proprio guscio e di iniziare ad occuparsi degli altri.
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Amelie è una bambina che vive sola, tra una madre insegnante iperansiosa (che muore rocambolescamente, davanti agli occhi della figlia, travolta fuori da una chiesa da una suicida gettatasi dal tetto) ed un padre medico taciturno che la reclude in casa pensando erroneamente che soffra di una grave forma di cardiopatia (in realtà è solo timorosa di lui quando la visita con lo stetoscopio). Da ragazza trova lavoro in un bar. Un giorno scopre per caso in casa una scatoletta contenente ricordi di infanzia di un bambino. Decide allora di rintracciare il proprietario, ormai cinquantenne. Nell'osservare la gioia provocata dalla riconsegna, Amelie capisce che è ora di uscire dal proprio guscio e di iniziare ad occuparsi degli altri. Non bisogna però trascurare se stessi. Ecco che allora il rinvenimento di un album di fototessere strappate perduto da un bizzarro collezionista che desidera ardentemente tornarne in possesso si rivela una via, tanto inaspettata quanto intricata e fruttuosa, per trovare quel vero amore che le è sempre mancato... Un po' realismo poetico e un po' Nouvelle Vague, Amelie è un film che fa dell'originalità la propria cifra stilistica senza però perdere assolutamente contatto con la dimensione vera, pura e concreta del sentimento che vuole narrare. Una sceneggiatura particolare e costellata di personaggi macchiettistici capaci di descrivere, con leggerezza ma allo stesso tempo profondità, tante facce con cui l'amore e l'affetto verso gli altri sanno presentarsi, senza dimenticare quel briciolo di suspance che sa rendere l'ovvio lieto fine ancor più gradito. Bravissima Audrey Tautou. Esperimento azzeccato. Tre stelle e mezzo.
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andreabarella
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lunedì 1 febbraio 2010
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delizioso
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film magico e delizioso la colonna sonora è bellissima e ti catapulta in un mondo di sensazioni forti ...mai banale e finemente recitato..da vedere
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