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beatrice
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sabato 21 gennaio 2006
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fenomeno
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n1k3
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mercoledì 15 dicembre 2004
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il piu bel film del mondo
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episodi intrecciati
romanticismo postcolor moderno
c'è del triste candido
avvolgente colonna sonora
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g.
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martedì 10 febbraio 2004
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per non smettere di sognare
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Tempo fa avevo letto una recensione di Salman Rushdie. Non ho letto niente di lui salvo il suo articolo su non mi ricordo quale festival del cinema in USA (Telluride?). Insomma, Rushdie diceva che questo film era l'unica cosa vera che lui avesse visto da alcuni anni a questa parte. Il cinema è parte dell'"industria dell'intrattenimento". Massificazione, annullamento del pensiero individuale... Ma forse non ci sono alternative... e così come tutte le macchine si somigliano, così i film sono confezionati come i sandwich al tonno o come i cornetti globalizzati, quelli che puoi mangiare in ogni angolo d'Italia e sono sempre uguali: basta trovarsi all'autogrill. Oggi sono contento, ho visto un tentativo di traduzione: traduzione di una idea, bella o brutta non importa, ma il tentativo di trasformare un pensiero in qualcosa che ha preso forma sullo schermo.
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Tempo fa avevo letto una recensione di Salman Rushdie. Non ho letto niente di lui salvo il suo articolo su non mi ricordo quale festival del cinema in USA (Telluride?). Insomma, Rushdie diceva che questo film era l'unica cosa vera che lui avesse visto da alcuni anni a questa parte. Il cinema è parte dell'"industria dell'intrattenimento". Massificazione, annullamento del pensiero individuale... Ma forse non ci sono alternative... e così come tutte le macchine si somigliano, così i film sono confezionati come i sandwich al tonno o come i cornetti globalizzati, quelli che puoi mangiare in ogni angolo d'Italia e sono sempre uguali: basta trovarsi all'autogrill. Oggi sono contento, ho visto un tentativo di traduzione: traduzione di una idea, bella o brutta non importa, ma il tentativo di trasformare un pensiero in qualcosa che ha preso forma sullo schermo. Amelie porta sullo schermo i pensieri di un bambino. Mi ha fatto ricordare quando con la testa vagavo per luoghi impossibili, completamente narcotizzato dai sogni, dalle illusioni e le fantasie, libero da vincoli e da ogni realtà. Sogni di bambino, di nuvole che diventano quello che mi suggerisce la testa. Forse per questo il film mi ha incantato a tratti: una bambina bellissima mi scioglie dallo schermo. Occhi neri e dolci, riescono a esprimere gioia, simpatia. Lei è li, con la capacità di vivere in un mondo con le nuvole che tornano animali e cose. Lei sogna ancora ed e lì a ricordarci che possiamo farlo anche noi, forse. Film incantevole, dolce, di una ragazza che forse esiste, di persone che riescono a vivere di piccole cose, di semplici cose, regalandoci un sogno a portata di mano, agli antipodi rispetto a quelli propinato dalle major americane. Sono ancora contento. Amelie trasmette ottimismo, dimostra che si può trarre felicità anche aiutando qualcuno. Ma chi se ne frega se questo non è un posto di sognatori. La felicità è questione di istanti. Il resto non conta nulla. Amelie mi racconta che bisogna provarci, di non fregarsene. Che senso ha rinunciare a qualcosa, a fare quello che mi va di fare, a lottare per la ragazza che voglio... a camminare sulle nuvole? Amelie vola, vive con i suoi sentimenti e riesce a trovare e a prendere il coraggio di fare il salto dall'altra parte della barricata. Finale con il vento che sfiora la faccia di Amelie, seduta abbracciata al suo amore, al suo sogno e respirando l'aria-smog di una... incantevole città. Buon divertimento, e salutatemi Amelie.
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los
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martedì 9 dicembre 2003
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c'era una volta
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e spero che ci sia ancora un luogo della mente dove non ci sono problemi, dove tutto è rosa rosso e di pastellati colori.amelie vive un amore tutto suo nel quale vorremmo esserci anche noi.....questo film ha di bello il suo staccarsi e riagganciarsi alla realtà, di essere un'antica favola e di parlarci di tratti crudi e terreni dei personaggi(porno shop?).ci fa sognare e ne abbiamo bisogno...e da tanto che ne avevamo bisogno.non ci si può collegare ad altri film, è e vuole essere unico. inizia e finisce senza possibilità di seguito...con un vissero felici e contenti.una magnifica favola moderna
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angry tobe
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giovedì 11 settembre 2003
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esile,esile,esile
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Se tutti i personaggi che si dicono anticonformisti hanno uno stesso modo di atteggiarsi e di presentarsi,non sono più tanto anticonformisti.Le frasi fatte e le idee rintracciabili su tutte le agende colorate delle adolescenti sono i mattoni di questa sceneggiatura.La trama è pasticciata e il montaggio altrettanto,nell'intento di non farlo notare ai più distratti.Cammuffato da film di classe,propone "gag" che chissà perchè in un film francese sono stuzzicanti e frizzanti e in un film italiano sono le solite "gag di grana grossa".Dove sono le trovate geniali che dicono?Veramente è geniale che un tecnico addetto alla manutenzione delle macchine per le fotografie...?Comunque,la fotografia è molto buona,ma niente di speciale.
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zac
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honk kong express fa un'altra linea
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non mi capita spesso di vedere film che mi emozionino così positivamente come Amelie, e non fa niente se ha rubato qualcosa ad honk kong express sono due film lontani fra di loro.
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anorak
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domenica 5 gennaio 2003
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per non smettere di sognare!
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Tempo fa avevo letto una recensione di Salman Rushdie che diceva di Ameliè meraviglie. Il cinema è parte dell'"industria dell'intrattenimento" e sono sicuro che ci sono divisioni all'interno di grandi aziende che cercano di prevedere quello "che il pubblico vuole". Ma forse non ci sono alternative... Oggi sono contento, ho visto un tentativo di traduzione: traduzione di una idea, bella o brutta non importa, ma il tentativo di trasformare un pensiero in qualcosa che ha preso forma sullo schermo. Amelie porta sullo schermo i pensieri di un bambino. Mi ha fatto ricordare quando con la testa vagavo per luoghi impossibili, completamente narcotizzato dai sogni, dalle illusioni e le fantasie, libero da vincoli e da ogni realtà.
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Tempo fa avevo letto una recensione di Salman Rushdie che diceva di Ameliè meraviglie. Il cinema è parte dell'"industria dell'intrattenimento" e sono sicuro che ci sono divisioni all'interno di grandi aziende che cercano di prevedere quello "che il pubblico vuole". Ma forse non ci sono alternative... Oggi sono contento, ho visto un tentativo di traduzione: traduzione di una idea, bella o brutta non importa, ma il tentativo di trasformare un pensiero in qualcosa che ha preso forma sullo schermo. Amelie porta sullo schermo i pensieri di un bambino. Mi ha fatto ricordare quando con la testa vagavo per luoghi impossibili, completamente narcotizzato dai sogni, dalle illusioni e le fantasie, libero da vincoli e da ogni realtà. Sogni di bambino, di nuvole che diventano quello che mi suggerisce la testa. Forse per questo il film mi è piaciuto a tratti: una bambina bellissima mi incanta dallo schermo. Occhi neri e dolci, riescono a esprimere gioia, simpatia. Lei è li, con la capacità di vivere in un mondo con le nuvole che tornano animali e cose. Lei sogna ancora ed e lì a ricordarci che possiamo farlo anche noi, forse. Film incantevole, dolce, di una ragazza che forse esiste, di persone che riescono a vivere di piccole cose, di semplici cose, relalandoci un sogno a portata di mano, agli antipodi rispetto a quelli propinato dalle major americane. Sono ancora contento. Amelie trasmette ottimismo, dimostra che si può trarre felicità anche aiutando qualcuno. Ma chi se ne frega se questo non è un posto di sognatori. La felicità è questione di istanti. Il resto non vale nulla. Amelie mi racconta che bisogna provarci, di non fregarsene. E sono d'accordo. Che senso ha rinunciare a qualcosa, a fare quello che mi va di fare, a lottare per la ragazza che voglio, a rinunciare ai sogni, alle coccole, alle carezze vere, ai baci, a... camminare sulle nuvole. Amelie vola, vive con i suoi sentimenti e riesce a trovare e a prendere il coraggio di fare il salto dall'altra parte della barricata. Finale con il vento che sfiora la faccia di Amelie, seduta abbracciata al suo amore, al suo sogno e respirando l'aria-smog di una... incantevole città.
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massimo
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mercoledì 28 agosto 2002
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film veramente interessante
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Gran bel film questo favoloso mondo di Amelie. Disegna una galleria di personaggi fornendo per ciascuno un quadro psicologico chiaro e preciso e li innesta in una storia irrealistica ma che una volta calati nell'atmosfera del film, acquista una sua razionalità divenendo credibile. Su tutti spicca Amelie,ingenua ragazza francese cui è stato negato affetto da un padre troppo freddo e una madre fin troppo rigida, che un bel giorno decide di spendere tutta sè stessa per la felicità degli altri. Alla fine realizzerà anche se stessa nell'amore per un ragazzo per certi versi simile a lei nel carattere; in questo modo il cerchio si chiude. Il messaggio che ho percepito è amare gli altri e spendersi per loro è giusto ma bisogna realizzare anche se stessi.
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Gran bel film questo favoloso mondo di Amelie. Disegna una galleria di personaggi fornendo per ciascuno un quadro psicologico chiaro e preciso e li innesta in una storia irrealistica ma che una volta calati nell'atmosfera del film, acquista una sua razionalità divenendo credibile. Su tutti spicca Amelie,ingenua ragazza francese cui è stato negato affetto da un padre troppo freddo e una madre fin troppo rigida, che un bel giorno decide di spendere tutta sè stessa per la felicità degli altri. Alla fine realizzerà anche se stessa nell'amore per un ragazzo per certi versi simile a lei nel carattere; in questo modo il cerchio si chiude. Il messaggio che ho percepito è amare gli altri e spendersi per loro è giusto ma bisogna realizzare anche se stessi. La fine del film chiude il cerchio; Amelie dopo aver fatto felici le persone vicine a lei, trova finalmente anche la sua felicità. Ottima storia, ottimi attori soprattutto la protagonista, miscela perfetta che fa riflettere sulla vita. Più intimista de La vita è bella di Benigni ma non per questo meno bello; anzi forse qui la storia calata nella realtà quotidiana di una semplice ragazza cresciuta in provincia è anche più sincera.
Non sarà un capolavoro ma gli si avvicina molto. Il cinema francese si conferma in grado di offrire periodicamente delle vere chicche.
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gattone
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martedì 23 luglio 2002
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e' un film noioso
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Che non decolla mai. Non fa ridere, poco sorridere. E poi è lento, non ci sono trovate che giustificano le recensioni positive dei critici. Film da catalogare senza che abbia lasciato tracce significative.
[+] ?????
(di cris)
[ - ] ?????
[+] se vuoi ridere:
(di bexi)
[ - ] se vuoi ridere:
[+] gattone sei tristissimo
(di liz87)
[ - ] gattone sei tristissimo
[+] complimenti
(di carmen)
[ - ] complimenti
[+] sei lento
(di micione)
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bullythekid
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domenica 9 giugno 2002
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tu contini a preferire benigni...
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"Il favoloso mondo di Ameliè" è il terzo film di Jeunet che abbandona le atomosfere cupe di "Alien - La clonazione", per una storia tutta solare. Insieme membro e fondatore di quella nuova corrente francese (della quale fanno parte Luc Besson, Matthieu Kassovitz [che nel film interpreta il ruolo del compagno desiderato da Ameliè], Leos Carax e altri), Jeunet è abile a mettere in scena una favola moderna, elogio della sincerità, della tmidezza e dell'amore a prima vista, facendo uso di tecnologie digitali (non sempre funzionali, comunque). E riesce nell'intento di costriure una specie di 'poema epico' su una ragazza atipica alla quale è destinato un 'favoloso destino' estraneo alla brutalità e alla tragedia (proprio nel momento in cui passa la notizia di Lady D lei si china per terra.
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"Il favoloso mondo di Ameliè" è il terzo film di Jeunet che abbandona le atomosfere cupe di "Alien - La clonazione", per una storia tutta solare. Insieme membro e fondatore di quella nuova corrente francese (della quale fanno parte Luc Besson, Matthieu Kassovitz [che nel film interpreta il ruolo del compagno desiderato da Ameliè], Leos Carax e altri), Jeunet è abile a mettere in scena una favola moderna, elogio della sincerità, della tmidezza e dell'amore a prima vista, facendo uso di tecnologie digitali (non sempre funzionali, comunque). E riesce nell'intento di costriure una specie di 'poema epico' su una ragazza atipica alla quale è destinato un 'favoloso destino' estraneo alla brutalità e alla tragedia (proprio nel momento in cui passa la notizia di Lady D lei si china per terra...). E non si può non provare simpatia e tenerazza per il volto della bella Audrey Tatou, una delle note più intonate della pellicola. Per il resto è evidente un tentativo di 'sprovincializzazione', orchestrato per riuscire a vendere il film a tutto il mondo (e quindi specialmente in America). E se difatto ha battuto "La vita è bella" (meno sincero nel mostrare la tragedia e ancor meno nel coinvolgere lo spettatore) significa che è giusto così!
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