flory brown
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sabato 16 novembre 2013
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scrivere per non dimenticare
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Memento è un film strano, angoscioso e intelligente per come il protagonista affronta il disturbo che lo assilla, una memoria a brevissimo termine causata da un trauma e della durata di pochi minuti!
Detto così sembra un problema irrisolvibile, specie se c’è di mezzo l’omicidio dell’amata a cui si vuol rendere giustizia, ma egli userà un’eccellente e macchinosa strategia riuscendo a seguire il filo del discorso.
Guy Pearce, l’attore che interpreta il povero Leonard, non incontra il mio gusto: a parte i lineamenti spigolosi che lo rendono sgradevole, penso non sappia recitare come si deve, tuttavia è riuscito a entrare discretamente nel personaggio in questione sino a renderlo accettabile.
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Memento è un film strano, angoscioso e intelligente per come il protagonista affronta il disturbo che lo assilla, una memoria a brevissimo termine causata da un trauma e della durata di pochi minuti!
Detto così sembra un problema irrisolvibile, specie se c’è di mezzo l’omicidio dell’amata a cui si vuol rendere giustizia, ma egli userà un’eccellente e macchinosa strategia riuscendo a seguire il filo del discorso.
Guy Pearce, l’attore che interpreta il povero Leonard, non incontra il mio gusto: a parte i lineamenti spigolosi che lo rendono sgradevole, penso non sappia recitare come si deve, tuttavia è riuscito a entrare discretamente nel personaggio in questione sino a renderlo accettabile.
Il titolo scelto per questa pellicola è molto accattivante, fenomeno abbastanza raro e che mi ha subito colpito.
Man mano che si procede nella storia, il complesso intreccio viene chiarito e non si può fare a meno di solidarizzare con Leonard, percependo la sua enorme fatica nel vivere una condizione così debilitante e vicina a chi soffre di malattie simili nella terza età.
Un film, dunque, da non perdere, un’opera originale, trattata con maestria sia in fase di scrittura che ottimamente diretta dal regista Christopher Nolan, se poi Guy Pearce rientra fra gli attori preferiti, sarà ancora meglio!
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gianlublue
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sabato 16 febbraio 2013
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uno scopo nella vita
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Questo è un capolavoro.Nolan è un genio nel rendere avvincenti delle sequenze che sino alla fine del film(e in alcuni casi anche dopo)si ha la sensazione di non aver afferrato appieno.Smontando e rimontando nella nostra mente il film entriamo nella più intima conoscenza della vita umana e del suo istinto di conservazione.Leonard Shelby ha perso tutto e gli rimane solo la sua voglia di vivere e l'istinto di aggrapparsi ad essa.A più riprese "inganna sè stesso" perchè ha bisogno di avere uno scopo nella vita e nel suo caso il suo scopo è giocare al detective.Immaginate di svegliarvi ogni giorno senza avere uno scopo,un'impegno, un amante, un amico,un lavoro,una qualunque cosa che vi ricordi che ci siete e vi convinca che "anche se chiudete gli occhi il mondo continua ad esserci".
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Questo è un capolavoro.Nolan è un genio nel rendere avvincenti delle sequenze che sino alla fine del film(e in alcuni casi anche dopo)si ha la sensazione di non aver afferrato appieno.Smontando e rimontando nella nostra mente il film entriamo nella più intima conoscenza della vita umana e del suo istinto di conservazione.Leonard Shelby ha perso tutto e gli rimane solo la sua voglia di vivere e l'istinto di aggrapparsi ad essa.A più riprese "inganna sè stesso" perchè ha bisogno di avere uno scopo nella vita e nel suo caso il suo scopo è giocare al detective.Immaginate di svegliarvi ogni giorno senza avere uno scopo,un'impegno, un amante, un amico,un lavoro,una qualunque cosa che vi ricordi che ci siete e vi convinca che "anche se chiudete gli occhi il mondo continua ad esserci".
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gianlublue
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sabato 16 febbraio 2013
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uno scopo nella vita
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Ritengo questo film un capolavoro per le sue sequenze e per il suo montaggio.Guardandolo si ha sempre la sensazione che quello che notiamo sia una piccola parte di quello che può voler dire la scena e più in generale il film.Smontando e rimontando le sequenze ci immergiamo in un viaggio nella più intima conoscenza umana.Soprattutto fa riflettere l'istinto di autoconservazione che ci dice che per vivere dobbiamo necessariamente avere uno scopo nella vita.Riuscite a immaginare di non avere un lavoro-studio,relazioni,amici,hobbyes,qualunque attività che vi faccia trovare ogni giorno lo stimolo di alzarvi dal letto e adoperarvi nei vostri impegni?Fare per vivere è il motto di Leonard Shelby,che a più riprese sceglie di "ingannarsi" pur di avere ogni giorno uno scopo e "convincersi che il mondo esiste ancora".
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cronix1981
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martedì 6 novembre 2012
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coinvolgente sin dal primo minuto.
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Un film fuori dai canoni classici della cinematografia. Costruito e montato ad arte come un puzzle, seguendo due linee guida temporali. Il film parte dall'ultima sequenza temporale per poi passare alla prima scena. Poi prosegue alternando le scene in un duplice valzer, o come una doppia elica, fino al finale rivelatore. La fine, quindi, consiste nella parte temporale centrale della vicenda e rappresenta la chiave di volta interpretativa di tutto il film.
Una sceneggiatura solida di base che acquista un valore aggiunto incommensurabile grazie al tocco magistrale di Nolan. Questo rende il film intrigante, oscuro e stimolante.
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Un film fuori dai canoni classici della cinematografia. Costruito e montato ad arte come un puzzle, seguendo due linee guida temporali. Il film parte dall'ultima sequenza temporale per poi passare alla prima scena. Poi prosegue alternando le scene in un duplice valzer, o come una doppia elica, fino al finale rivelatore. La fine, quindi, consiste nella parte temporale centrale della vicenda e rappresenta la chiave di volta interpretativa di tutto il film.
Una sceneggiatura solida di base che acquista un valore aggiunto incommensurabile grazie al tocco magistrale di Nolan. Questo rende il film intrigante, oscuro e stimolante. Se all'inizio si fa fatica a ricostruire il puzzle, man man che i pezzi si dispongono lo spettatore ha modo di ricostruire i fatti prendendo informazioni dal passato e dal futuro per interpretare il presente: un po’ come fa (in parte) il protagonista (Guy Pearce), che è sempre costretto a leggere i propri appunti per ricordarsi come muoversi e cosa fare.
Non resta che godersi questo straordinario film facendo particolare attenzione, perché non sono concessi momenti di pausa.
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break
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giovedì 11 ottobre 2012
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rivoluzionario
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Leonard Shelby, affetto da un disturbo della memoria a breve termine, vuole vendicare la morte di sua moglie. Montato in brevi sequenze che partono dalla fine per poi scoprire l'inizio. Con il trascorrere delle sequenze diventa sempre più interessante. E' un film da seguire con la massima attenzione.
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angelo cicchetti
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mercoledì 1 agosto 2012
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memento. l'originalità e il genio creativo.
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Punto forte e caposaldo della pellicola è sicuramente un intreccio narrativo che prende, coinvolge e spazza via inesorabilmente lo spettatore ormai sull' orlo di una crisi di nervi. Sto parlando ovviamente in termini prettamente positivi e per nulla negativi riguardanti il film in questione. Un cast che facente parte di una sceneggiatura fuori dagli schemi non può che risultare anch' esso pieno di sostanza e talento. Questo film è un' altra delle tante buona prove che il talentuso Nolan riserva per il pubblico il quale ovviamente non può che pretendere sempre il meglio da un regista di questa portata. L' essenza è nel tornare indietro nel tempo, dimenticando il momento reale nel quale i personaggi sono coinvolti e a loro volta sconvolti da un montaggio cinematografico spietato e che non lascia tempo a spiegazioni, se non negli ultimi pochi minuti del film.
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Punto forte e caposaldo della pellicola è sicuramente un intreccio narrativo che prende, coinvolge e spazza via inesorabilmente lo spettatore ormai sull' orlo di una crisi di nervi. Sto parlando ovviamente in termini prettamente positivi e per nulla negativi riguardanti il film in questione. Un cast che facente parte di una sceneggiatura fuori dagli schemi non può che risultare anch' esso pieno di sostanza e talento. Questo film è un' altra delle tante buona prove che il talentuso Nolan riserva per il pubblico il quale ovviamente non può che pretendere sempre il meglio da un regista di questa portata. L' essenza è nel tornare indietro nel tempo, dimenticando il momento reale nel quale i personaggi sono coinvolti e a loro volta sconvolti da un montaggio cinematografico spietato e che non lascia tempo a spiegazioni, se non negli ultimi pochi minuti del film. Nolan potremmo accostarlo se vogliamo ad una corrente cinematografica ermetica che con i suoi film può solo lasciare alle immagini e alle parole dei valori intrinsechi di cui soltanto l' autore può beneficiare la recondita intuizione. Si potrebbe vedere il film una dozzina di volte ma se non ci si sofferma su quelle immagini e parole chiave si rischia di domandarsi: "Bene... E ora dov' ero rimasto?".
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regi1991
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martedì 24 luglio 2012
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destinato a non essere dimenticato
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Il protagonista dimentica tutto in pochi minuti, ma il film è qualcosa di indimenticabile. Nolan ci sa fare, un montaggio non cronologico ma che segue una linea ben precisa. La prima scena è l'ultima e la seconda la prima, la terza la penultima, la quarta la seconda e così via; fino a sfociare nell'ultima scena cioè quella centrale che collega tutto il filo cronologico.Tanto complesso quanto affascinante!!!
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kondor17
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martedì 6 marzo 2012
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grande nolan
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Grande regia, ottima interpretazione di Guy Pierce. Film scomodo, angoscioso a tratti, sconvolgente dall'inizio alla fine. Nolan ti prende in giro, ti sorprende ogni volta, ti fa credere cose solo per farti andare dove vuole lui e per sorprenderti di più dopo. Sconvolgente quasi come Mulholland Drive, di David Lynch, comunque un film di assoluto valore. Da vedere, per tutti, ma non per tutti :)
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satlee
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martedì 17 gennaio 2012
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da una grande idea come questa
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ci si aspetta sempre qualcosa di più, forse era il massimo che il regista potesse fare, ma io non ci credo. Fondamentale che lo spettatore si trovi nelle stesse condizioni del malcapitato protagonista, non capendo nulla di ciò che sia successo prima, grande idea che porta lo spettatore a ragionare sullo scopo della vita, dopotutto senza uno scopo l' uomo è morto!
Ci si interroga sul fatto che se si hanno perso gli affetti e la memoria degli stessi l' unico modo per reagire è quello di crearsi un nuovo obiettivo, ogni volta e cosa c'è di meglio che dimenticare e riconquistare sempre lo stesso obiettivo? proprio quello che è l' unica cosa che ormai ti rende felice! Ne consiglio la visione per la grande idea che a mio avviso come già detto, poteva essere resa meglio.
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thenoces
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sabato 31 dicembre 2011
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particolare!
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Decisamente un bel film! Molto particolare e che ti tiene incollato alla tv per tutta la durata del film!
Assolutamente da vedere!
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