Solo una Questione di Sesso

Alan, di ritorno da una serata trascorsa con gli amici, dà un passaggio a una donna con l'auto in panne. Durante il percorso scoprirà che si tratta di una prostituta e accetterà di beneficiare di un rapporto orale. La polizia interviene e lo arresta per oltraggio al pudore telefonando alla moglie Laura alla quale era sempre stato fedele. Laura paga la cauzione per il rilascio ma lo manda via da casa. Da questo momento entrano in azione due gruppi: quello di Alan con gli amici Brent e Danny e quello di Laura con le amiche Terianne ed Alison. Da entrambe le parti si parla di sesso e di fedeltà. Finiranno con l'incontrarsi in un locale.
Come fare per ottenere un risultato mediocre avendo tra i protagonisti una figlia d'arte (Alison Eastwood che sembra bravissima nel cercare ruoli in film di scarso successo) e un cast di discreto livello? Basta offrire loro una sceneggiatura in cui per tre quarti della durata i maschi stanno tra di loro a parlare delle donne e le femmine stanno tra di loro a parlare di maschi e sesso con quella libertà di linguaggio che Sex & The City ha sdoganato. Ovviamente con montaggio alternato. Tutto questo però non basta per attirare l'attenzione dato che ogni sceneggiatura che si rispetti ha bisogno di sviluppi. Che arrivano in extremis mettendo in gioco la fedeltà di Laura.
Un elemento di rilievo però c'è: la presenza di Lauren Hutton nei panni della suocera di Alan. Con la zampata dell'attrice navigata riesce a dare al suo personaggio quel tanto di trasgressivo che turba i trentenni in perpetua e onanistica ricerca di avventura. Lei sì che sa arrivare al punto con grande chiarezza e dimostra di avere vissuto davvero e di stare ancora vivendo ciò che maschietti e femminucce che la circondano (figlia compresa) ancora sognano di vivere sublimando il tutto in un inutile chiacchiericcio. Inutile. Appunto. 