Sacrificio

Un film di Andrei Tarkovsky. Con Erland Josephson, Susan Fleetwood, Guðrún Gísladóttir, Allan Edwall, Sven Wollter.
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Titolo originale Offret/Sacrificatio. Drammatico, durata 147 min. - Svezia 1986. MYMONETRO Sacrificio * * * * - valutazione media: 4,43 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
rongiu mercoledì 22 agosto 2012
ikebana Valutazione 5 stelle su cinque
65%
No
35%


L’arte è, senza dubbio, l’ingrediente segreto e magico, dei lavori di Tarkovskij. Un’ikebana. Sacrificio si apre con un lungo primo piano dedicato ad un dipinto di Leonardo da Vinci \ Adorazione dei Magi /. Primo piano, che termina su di un albero. E’ un alloro che sovrasta i presenti, quasi a proteggere la trionfale, nativa sacralità. La stessa cam sorprende, appena dopo ed in riva al mare, Alexander un po’ in affanno ed alle prese con un albero da piantare. Alexsander \ Erland Josephson / è il protagonista del film. Perché Tarkovskij sceglie questo dipinto? A parte lo sviscerato amore per l’Arte; mi par di capire, che il profondo meditare, gli innumerevoli studi, le vicissitudini che precedono l’inizio dei lavori del famoso dipinto, ben si accostano al carattere di Alexander. [+]

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sabato 24 settembre 2016
tarkovskij: un genio sottovalutato Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
0%

Definire "Sacrificio" un "film" è riduttivo; diciamo meglio: opera d'arte.
Tarkovskij è un genio ancora troppo sottovalutato, soprattutto dalle nostre parti.
Un professore di filosofia ed ex attore sulla sessantina  vive su una sperduta isola con la sua famiglia, la moglie e il figlioletto reduce da una delicata operazione in gola che gli impedisce di parlare. Per festeggiare il compleanno si radunano nella sua casa anche il medico di famiglia e un suo vecchio amico, anch'egli ex professore e ora postino a tempo perso. E' evidente che la trama (come in tutte le opere come questa) è un contorno per ritrarre sullo schermo ben più di un sempice intreccio a fini d'intrattenimento. [+]

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rongiu lunedì 27 agosto 2012
“une journée d’andrei arsenevich” 3 parte Valutazione 5 stelle su cinque
67%
No
33%

“Boris Godunov” non è un film. Era stato messo in scena in un teatro di Londra. Per l’autore di questo ritratto fu l’occasione di fare una confessione molto “russa”; e cioè, quella di aver rubato il binocoli da teatro, che fittavano a Covent Garden per un motivo che andava bene oltre il crimine. Sperava che un giorno, come per magia, potessero riprodurre le immagini che avevano visto. Stranamente non esiste traccia della rappresentazione londinese, solo una ricostruzione nel Teatro Kirov di Leningrado (San Pietroburgo) che comunque ci fornisce almeno un’idea della scenografia. Come nel film, Boris si seppellisce nella terra russa; ma lui è lo Zar, quindi un simbolo e si seppellisce in un altro elemento simbolico, la Terra. [+]

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rongiu lunedì 27 agosto 2012
“une journée d’andrei arsenevich” 5 parte Valutazione 5 stelle su cinque
67%
No
33%

E mentre i lavori procedono, la macchina da presa non riprende soltanto la scena, ma spazia nell’aria e finisce con una inquadratura a immersione che tutti i cristiani ortodossi conoscono bene. Il modo di guardare del Cristo Creatore di tutto l’Universo, che ci osserva e ci giudica dall’alto della sua Dimora. La stessa visione e immersione, si ripete nei momenti chiave di altri film. Nella scena apocalittica di “The Sacrifice”; al termine di “Solaris”. Dopo la stazione spaziale sull’oceano misterioso che emetteva onde allucinanti, modellate sui ricordi dei cosmonauti, il protagonista viene riportato sulla terra, nella casa della sua infanzia. [+]

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rongiu lunedì 27 agosto 2012
“une journée d’andrei arsenevich” 6 parte Valutazione 5 stelle su cinque
67%
No
33%

Anche l’Oceano di “Solaris” era in comunicazione con la coscienza dei protagonisti. Mandava loro delle visite, una specie di clone  di una donna amata e perduta.   Il tutto avveniva nell’ambito della fantascienza, con una serie di cause ed effetti. Una stazione spaziale, uno strano pianeta di cui si dovevano studiare i fenomeni. La scena di levitazione veniva spiegata e annunciata, da un movimento a gravità zero. In “Lo specchio”, in “The sacrifice”,  la levitazione avviene per proprio conto, senza bisogno di alibi. Con il procedere dell’opera, ci si libera definitivamente di ogni scusa o pretesto, persino il regista si libera dei propri pretesti. [+]

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rongiu lunedì 27 agosto 2012
“une journée d’andrei arsenevich” 7 parte Valutazione 5 stelle su cinque
60%
No
40%

Andreij non era un dissidente, a quanti lo invitarono a partecipare ad un film sui dissidenti rispose – E perché non sul colcos?– I suoi eroi non erano ribelli, erano stranieri sulla terra, come “l’idiota” di Dostoevskij che sognava di riuscire ad adattarvisi. Idioti, pazzi e alieni popolano tutti i suoi film il cui archetipo e Iurodivj che per mancanza d’altro traduciamo come “L’innocente” in Boris Gorinov.
Per spiegare che cos’è un Iurodivj, ha inserito nel programma la storia della leggendaria pianista Maria Yudina e Stalin. Una sera, Stalin sentì il 23esimo concerto di Mozart eseguito dalla Yudina e ordinò che gliene fosse portato il disco il giorno dopo, in modo da poterlo riascoltare. [+]

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tarantinofan96 domenica 5 luglio 2015
offret Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
0%

Una metafora sull'esistenza, sul male che contamina il mondo, sulla cecità dell'uomo, sulla religione, sull'importanza di ciascun essere umano nel corso della storia.
Un connubio di immagini sublimi che fanno da allegorie e dialoghi che rendono perfettamente il dolore, la sofferenza e i dubbi che affliggono i protagonisti, ma in generale tutta l'umanità. [+]

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rongiu lunedì 27 agosto 2012
“une journée d’andrei arsenevich” 4 parte Valutazione 5 stelle su cinque
60%
No
40%

Alla fine della giornata, eravamo tutti di buon umore. Ma, quando la mattina dopo Andreij disse – Azione! Doveva sentirsi come il giovane campanaro di Rublevquando dice – Dvai!
La scena era venuta bene. Ciò che colpiva il visitatore, era il fatto che Andreij riservasse la stessa intensità e concentrazione alla preparazione di una carrellata e alla ripresa di un dipinto. Un genere di cose che molti dei registi lasciano ai responsabili dell’animazione. Leonardo da Vinci, viene spesso nominato durante il film, con un significato preciso. L’uomo che vediamo qui, teso come una corda di violino per una delle riprese minori, ha dichiarato un centinaio di volte - Il mio obiettivo è quello di elevare il Cinema a livello delle altre forme artistiche. [+]

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rongiu lunedì 27 agosto 2012
“une journée d’andrei arsenevich” 8 parte Valutazione 5 stelle su cinque
56%
No
44%

Inizia la proiezione. Era la prima volta che Andreij vedeva veramente il film; Sven prendeva appunti.
Tarkovskij – “Forse è meglio aggiungere un po’ di colore...”
In “The Sacrifice”, la protagonista era la casa. Ma se pensiamo agli altri film, si può credere che anche nel momento in cui Andreij stava costruendo una casa vera, magari con le sue stesse mani, per lui era una casa immaginaria; una casa unica, con le finestre che si aprono una sull’altra e danno sullo stesso corridoio. Aprendo una porta a caso, gli attori di “Lo specchio” potevano incrociare il cammino di quelli di “Nostalghia”. [+]

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rongiu lunedì 27 agosto 2012
“une journée d’andrei arsenevich” parte 1 Valutazione 5 stelle su cinque
50%
No
50%

Il piacere della lettura. Una giornata di Andrej Tarkovskij \ documentario / regia di Chris Marker. Titolo originale “Une journée d’Andrei Arsenevich” – Un giorno nella vita di Andrei Arsenevich. La trascrizione che segue, è dedicata ai lettori di Mymovies non dimenticando il grande regista francese recentemente scomparso, 29 luglio 2012, Chris Marker. Tarkovskij e Marker regalano, siamo nel 1999, alla Storia del Cinema, un documentario dal valore inestimabile. Voce narrante Larissa cercava in cielo l’aereo da Mosca. A guardarla dalla finestra, faceva pensare alla madre nelle prime scene de “Lo specchio”. Uno chignon visto da dietro è un chiaro segno di attesa. Larissa non vedeva suo figlio da 5 anni e neppure sua madre. [+]

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