Titolo originale | Mélo |
Anno | 1986 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Francia |
Durata | 112 minuti |
Regia di | Alain Resnais |
Attori | Pierre Arditi, Fanny Ardant, André Dussollier, Sabine Azéma, Jacques Dacqmine, Catherine Arditi Hubert Gignioux, Yvonne. |
Tag | Da vedere 1986 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,00 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Il film ha ottenuto 1 candidatura a David di Donatello,
CONSIGLIATO SÌ
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Un melò con tutti i crismi in quest'intricata storia d'amore e morte. Due amici violinisti, Marcel Blanc e Pierre Bellecroix, si ritrovano a Parigi negli anni Trenta, dopo parecchio tempo che non si vedevano. Pierre è sposato con Maniche e Marcel, violinista di successo, soffre per un amore perduto. Maniche s'innamora di lui e tra i due nasce una violenta passione. Marcel parte per una tournée, lei gli promette che al suo ritorno sarà sua, poi inizia ad avvelenare il marito. Ma un'amica di costui sventa involontariamente il tentativo di omicidio. Maniche corre da Marcel, ma poi, vinta dai rimorsi, si toglie la vita. Dopo qualche anno i due amici si rivedono.
Parigi, anni Venti. Pierre Belcroix e Marcei Blanc, ambedue violinisti, si sono legati d'amicizia mentre frequentavano il Conservatorio. Pierre suona il violino nell'orchestra dei "Concerts Colonne"; è un musicista modesto, un ragazzo sensibile e sognatore che si accontenta di poco. Marcel è diventato un concertista famoso e prosegue la sua trionfale carriera che lo costringe ad essere continuamente in viaggio da un continente all'altro. Naturalmente tutte le donne si gettano nelle sue braccia. I due violinisti si sono un po' persi di vista, ma la loro amicizia è rimasta intatta. Una sera dei 1926 Marcel è venuto a cena a casa di Pierre, nel quartiere parigino di Montrouge. Prima di quella sera di giugno Marcel non aveva mai incontrato Romaine, affettuosamente soprannominata "Maniche" (Romaine, Romaniche, Maniche). Allegra, piena di charme, e all'occasione pianista non sprovveduta, Romaine è sposata da due anni con Pierre. I due amici evocano i loro ricordi di gioventù, ma la conversazione finisce per focalizzarsi sull'ospite; lo spleen romantico di Marcel impressiona vivamente la signora Belcroix, che chiede all'ospite di potergli restituire da sola la visita con il pretesto di accompagnarlo nell'esecuzione della "celebre sonata" di Brahms. Fatalmente, i due diventano amanti, all'insaputa di Pierre. Benché abituato a simili avventure, al momento di ripartire in tournée Marcel si accorge di non poter più fare a meno di Romaine. Angosciato, si fa promettere dall'amante che al ritorno lei sarà libera e gli apparterrà totalmente. Al poeta più discreto della modernità, Henry Bernstein, è toccata la sorte di essere salvato dal cineasta del mistero e della modernità, Alain Resnais
Danièie Heymann
Eccessi di zucchero e lentezza in questo film di Alain Resnais, che racconta una storia di amore e tradimento ricamando eccessivamente sui sentimentalismi dei protagonisti. Alla lunga stanca, pur se formalmente ineccepibile.
Mélo è una scommessa: la scommessa di costruire un film di quasi due ore all’interno di pochi ambienti chiusi, basandosi esclusivamente sulla bravura degli interpreti e sulla capacità del cinema di reinventare lo spazio. Mélo è infatti la trasposizione su grande schermo di una piéce teatrale omonima di Henri Bernstein, rappresentata per la prima volta a Parigi nel 1929.