Titolo originale | Ai no Corrida - L'Empire des sens |
Anno | 1976 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Giappone, Francia |
Durata | 104 minuti |
Regia di | Nagisa Ôshima |
Attori | Tatsuya Fuji, Eiko Matsuda, Taiji Tonoyama, Aoi Nakajima, Meika Seri, Yasuko Matsui Akiko Koyama, Kanae Kobayashi, Kyoji Kokonoe, Melka Seri, Kazue Tomiyama. |
Tag | Da vedere 1976 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 18 |
MYmonetro | 3,25 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento mercoledì 3 maggio 2017
La giovane orfana Abé-Sada è assunta come cameriera in una pensioncina. Ben presto diviene l'amante del padrone e i loro amplessi vengono consumati anche alla presenza di occasionali guardoni. In Italia al Box Office Ecco l'impero dei sensi ha incassato 1,6 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
|
La giovane orfana Abé-Sada è assunta come cameriera in una pensioncina. Ben presto diviene l'amante del padrone e i loro amplessi vengono consumati anche alla presenza di occasionali guardoni. I due, stanchi di essere costretti ad amarsi in pubblico, si rifugiano in una casa compiacente, dalla quale ogni tanto la ragazza esce a prostituirsi per racimolare il denaro per sopravvivere. La continua soddisfazione sessuale spinge i due amanti a cercare nuove forme, sadomasochistiche, di piacere. Finirà in tragedia.
ECCO L'IMPERO DEI SENSI disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
||
€12,99 | €9,99 | |||
€9,99 | - |
Oshima gira il film nel ’76 traendo da un fatto di cronaca del ’36 di una donna che tagliò il pene all’amante.Tanaka aveva girato due anni prima Abesada,l’abisso dei sensi,Bertolucci faceva uscire nel’72 Ultimo tango e il tema dell’amour fou investì l’occidente con conseguenze prevedibili sul piano censorio.La liberazione dai tabù sessuali era ancora lontana,anzi quelli furono anni più che mai inclini [...] Vai alla recensione »
Ecco l'impero dei sensi è tratto da un curioso fatto di cronaca avvenuto nel '36 secondo cui la vera protagonista Sada Abe (nel film Eiko Matsuda), avrebbe avuto una trascendente storia d'amore col padrone dello spizio in cui presta servizio (scusate il gioco di parole), Kiki Sam (Tatsuya Fukji). Tutto il film nell'arco dei suoi 100 minuti di durata compie la rappresentazione [...] Vai alla recensione »
La parabola di Nagisa Oshima dalla ribellione ai padri della cultura giapponese ad una morale di saggezza e tolleranza comincia alla fine degli anni '50 e prosegue nelle fila dell'estrema sinistra fino al'68, nel quale però confluiscono già elementi della tradizione nipponica, come il fatalismo che Oshima individua nell'oscuro liberato da quel movomento, accumulato nell'inc [...] Vai alla recensione »
Film molto bello e terribile e direi ancora molto attuale. Mi è parso un film «filosofico» quasi «sperimentale» dove lo scopo non era fare «cassetta» ma puntare l’indice contro lo spettatore che avesse avuto il coraggio di visionarlo (per non parlare di quelli che non lo vorranno vedere, come dirò più sotto). Non è certamente un film per tutti e non lo dico per le scene hard.
Mah. Un film del genere non suscita in me coinvolgimento/empatia passionale, eccitazione, dolore: nulla. Comunica invece certamente in pieno lo svilimento del sesso, la consunzione, l'abitudine, il punto limite. Quasi la repulsione dall'atto, un ingranaggio più mentale che fisico che non puo' essere fermato. Apprezzabili un paio di frammenti senza audio, tra cui un primo brevissimo [...] Vai alla recensione »
Andrò controcorrente, ma a me non è piaciuto per niente. E' un film porno, girato come un film porno, appunto, senza drammaticità e sentimenti, indipendentemente dalle scene esplicite. Sarà anche ispirato ad una storia realmente accaduta, ma questo non cambia il valore del prodotto finale.
"L’erotismo - dice Georges Bataille - è, per la coscienza dell’uomo, qualcosa che ne coinvolge l’essere", una condizione di "squilibrio in cui l’essere pone se stesso" e in cui l’io si perde. Perdendo se stesso, tendendo al superamento dei limiti dell’individualità, nell’atto d’amore l’io si libera della paura della morte. Anzi, in fondo la morte - una piccola morte metaforica - è la meta ultima dell’atto [...] Vai alla recensione »