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Kubrick ci mostra violenza allo stato puro,anche durante i momenti della "cura" di Alex ,al fine di condannarla,di renderla esplicitamente inutile,ma purtroppo presente e quasi imbattibile.
La regia e' impeccabile,davvero bella la fotografia,incalzante il ritmo,splendida la colonna sonora.
Fantastici i volti e le posture a bordo della durango.
Dai drughi che cambiano "mestiere"in poi,pero' il film mi ha convinto davvero poco,come tutta la parte sul libero arbitrio che e' indiscutibilmente un'altra priorita' dei contenuti della pellicola.
La purezza,rappresentata qui dalla musica classica,punisce e sconfigge il male,almeno fino a un certo punto.
Insomma il film indubbiamente merita ma non lascia una traccia indelebile,almeno per me,con la violenza dobbiamo conviverci,dobbiamo combatterla,basta vedere il telegiornale delle 13.00. Oppure piu' semplicemente guardarci dentro o intorno a noi.
Qualche pezzetto di speranza in piu ' doveva essere lanciato.
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