Arancia meccanica

sempre la possibilità di scegliere, se questa possibilità gli viene negata esso non è più un uomo ma un Arancia Meccanica.  In un futuro prossimo idealizzato dall'autore Alex è un giovane, di famiglia operaia, eccentrico, e antisociale capo della banda criminale dei Drughi, essi trascorrono il tempo dedicandosi ai furti al sesso alle droghe e alla loro "amata ultraviolenza" termine con il quale Alex indica le estreme violenze gratuite perpetrate dalla sua banda, composta da Pete, Dim e Georgie. Il potere dittatoriale di Alex crea delle fratture nel gruppo. Tra i vari stupri e le varie follie una finisce male causando la morte di una donna, che diventa anche la scusa perfetta da parte dei Drughi per poter tradire il loro ormai odiato capo tanto da incastrarlo e far ricadere solo su di lui la colpa dell'omicidio. Ormai in carcere Alex si affida a un prete che nel tentativo di aiutarlo gli propone per poter uscire dal carcere il "trattamento Ludovico" (Da Ludovico Van Beethoven, che è proprio il suo musicista preferito) una cura sperimentale per eliminare le menti che tendono ad essere criminali. Accettata la cura Alex inizia delle sedute di terapia dure e non conformi alla morale umana sulla libertà di pensiero, questa cura però che consiste in una "sorta di lavaggio del cervello" appare funzionante e per il buon funzionamento dell'esperimento Alex viene rilasciato. Da libero la sua mente viene messa a dura prova ed essendo incapace di reagire alle scene violente è costretto a subire le vendette dei suoi compagni Drughi ormai diventati poliziotti e delle persone che "nella sua vita precedente" erano state vittime della sua violenza. Tenta cosi il suicidio. Il film tratto dall' omonimo romanzo distopico scritto da Anthony Burgess, rimane fedele alla versione romanzesca, se non per il finale modificato da Kubrick è reso "incerto" e a libera interpretazione. Da notare "l'ossimoro" che si viene a creare nelle due fasi del film, infatti la prima fase che descrive un estrema violenza è pero caratterizzato da inquadrature e scene di cui risalta la tranquillità, mentre nella seconda parte la fase della guarigione e quindi del bene le scene sono caratterizzate da forte caos. Anche nelle musiche si trova un analogia simile infatti a scene violente vengono accostate musiche opposte come "singing in the rain" o ancora meglio "l'nno alla gioia" contenuto nella IX di Beethoven che accompagna tutto il film. E' cosi che le perfette inquadrature nelle scene, le musiche eccelse, la particolarità della lingua parlata sono accostate a due temi forti, quello della violenza e quello della liberta di pensiero, creando quindi un film che può essere definito capolavoro e che porta sù la firma di uno dei piu grandi artisti della storia del cinema Stanley Kubrick.