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Un bel western ben diretto e con bravi attori
Dietro allo pseudonimo di Vincent Eagle si nasconde lo sceneggiatore Enzo Dell'Aquila imp egnato a dare corpo e forma a un soggetto e a una sceneggiatura del suo grande amico Fernando Di Leo. Nonostante lo scarso budget a disposizione si tratta di un bel western, ben diretto e con bravi attori ancorché di secondo piano come lo jugoslavo Anthony Ghidra e il francese Jean Sobieski, una sorta di meteora che nello stesso anno interpreta anche Italian Secret Service e La morte ha fatto l'uovo. Dell’Aquila in un’intervista successiva sostiene di essersi ispirato a Un dollaro d’onore di Howard Hawks. L’evidente carenza di mezzi, insufficiente a puntare solo sull’effetto “spettacolare”, lo porta a lavorare efficacemente più a fondo sulla psicologia dei personaggi e sul rapporto tra lo sceriffo alcolizzato e il giovane deciso a far giustizia che poi si rivelerà essere suo figlio. Meno incisivo del solito appare Mimmo Palmara nella parte del cattivo di turno. La mano di Fernando Di Leo è inconfondibile nelle pennellate tutt’altro che marginali di crudeltà, caratteristiche delle sue storie. Eccellenti sono anche le musiche di Francesco De Masi che nei titoli viene inspiegabilmente ribattezzato come Franco De Masi.
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