
Anno | 1964 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Carlo Lizzani |
Attori | Ugo Tognazzi, Giovanna Ralli, Giampiero Albertini, Rossana Martini, Giuliana Rivera Elio Crovetto, Pippo Starnazza, Enzo Jannacci. |
MYmonetro | 3,25 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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L'operaio Luigi Bianchi va a Milano con lo scopo di compiere un attentato alla sede principale della società mineraria per cui ha lavorato, responsabile di un gravissimo incidente.
CONSIGLIATO SÌ
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L'operaio Luigi Bianchi va a Milano con lo scopo di compiere un attentato alla sede principale della società mineraria per cui ha lavorato, responsabile di un gravissimo incidente. Ma cambierà il suo proposito e si farà completamente integrare nella vita della metropoli lombarda.
Luciano Bianchi,e' stato da poco licenziato come responsabile delle iniziative culturali in una miniera.Non appena incontra una giornalista di sinistra di nome Anna ne viene attratto e i due si frequenteranno per parecchio tempo.Nel frattempo Luciano e' tentato da idee rivoluzionarie,come far saltare in aria il grattacielo di Milano,poiche' la tragedia di uno scoppio in miniera e' dovuta [...] Vai alla recensione »
Rivisto il film su La7 "La vita agra" (1964) di Carlo Lizzani, dal libro di Luciano Bianciardi. Ritrovo la Milano di un decennio prima che ci arrivassi io. È in scena la dialettica "disintegrazione/integrazione" di un intellettuale che approda a Milano dalla provincia. Bianciardi, anarchico toscano, raggiunge la capitale del miracolo economico italiano imbottito [...] Vai alla recensione »
IL grande e lungimirante Lizzani si misura con il romanzo di un intellettuale della fine del '900, di grande statura e purtroppo non sempre valutato come merita, ovvero " LA vita agra" di Luciano Bianciardi. Nella suddetta opera ; Bianciardi con l'acume , l'ironia e la grande lungimiranza intellettuale che lo ha sempre contraddistinto, analizzava , passo dopo [...] Vai alla recensione »
Cerebrale, didascalica, fredda satira di costume senza anima contro il velleitarismo degli intellettuali rivoluzionari da salotto che, negli anni ‘60 dell’italietta piccolo borghese del boom economico, stilavano acute analisi socio economiche, marxiste-freudiane, della nascente società capitalistica, auspicandone la distruzione a chiacchiere, ma perseguendo come tutti nei fatti danaro e successo. Vai alla recensione »
Questo"La vita agra"di Carlo Lizzani(1964)dal grande romanzo omonimo di Luciano Bianciardi, a parte la modifica della provenienza del protagonista da Grosseto a Guastalla, che però on inficia praticamente nulla della trasposizone del film(Ugo Tognazzi grossetano sarebbe stato poco credibile), rimane un vero gioirello del cinema italiano: è la crisi dell'intellettuale che [...] Vai alla recensione »
Il libro da cui è tratto è abbastanza ostico.Il film invece spolpato della parte più retorica e ampollosa, è gradevole e scorrevole,Lizzani firma forse uno dei suoi lavori migliori.La metropoli ha il suo fascino soprattutto per chi viene dalla provincia, e può irretire anche un rivoluzionario,bombarolo in nuce,fino a fagocitarlo completamente.
Per Luciano Bianciardi La vita agra fu, dopo le prime prove narrative a mezzo fra il racconto autobiografico e il pamphlet sociologico, un tentativo ambizioso di accordare, in un più complesso equilibrio, i due nodi prevalenti nei suoi interessi di scrittore: il ripensamento polemico della sua formazione e del suo "lavoro culturale" dai circoli della provincia alle esperienze della grande città moderna [...] Vai alla recensione »