Anno | 1933 |
Genere | Documentario |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 72 minuti |
Regia di | Herbert G. Ponting |
Attori | Herbert G. Ponting, F. R. G. Evans, Robert Falcon Scott . |
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CONSIGLIATO N.D.
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Ponting ha seguito e ripreso la spedizione (1910-1912) del capitano Scott nell'Antartide, finita con la morte di quest'ultimo e di quattro altri esploratori durante il ritorno dal Polo Sud che avevano raggiunto, ma un mese dopo Amundsen.
Un "reportage" davvero ammirevole, a lungometraggio, girato in più di un anno nelle solitudini polari; una specie di diario di bordo che scopriva (e faceva scoprire allo spettatore) assieme agli esploratori, le banchise e le distese di ghiaccio, gli animali selvaggi e gli strani paesaggi, la lotta durissima con la natura. Splendida fotografia. Ponting aveva dovuto affrontare enormi difficoltà di lavorazione: le macchine risentivano della temperatura, e lo stesso regista fu attaccato una volta da animali antartici. Alcune bobine furono perdute e ritrovate - perfettamente conservate! - durante una spedizione del 1950. Il successo del film fu universale: venne proiettato per più di 15 anni (nel 1930, sonorizzato, col titolo Ninety Degrees South: e il commento di F. A. Worsley) e aprì la strada a tutto un genere in cui di lì a poco doveva eccellere Flaherty.
Su Scott è stato girato inoltre: La tragedia del capitano Scott (Scott of the Antarctic), Gran Bretagna, 1949, Charles Frend; interprete John Mills: onesta ricostruzione, che si rifà con notevole fedeltà alle stesse inquadrature del documentario di Ponting.
Da Dizionario dei film, Firenze, Sansoni, 1968