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Con Caro Diario Moretti si separa dal personaggio di Michele Apicella per raccontarsi ed esporsi in prima persona. Commedia, Italia1993. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Dopo la crisi ideologica di Palombella rossa, Moretti abbandona il suo alter ego Michele Apicella e porta sullo schermo se stesso, senza filtri. Espandi ▽
Diviso in tre momenti distinti, il film di Moretti è giunto nelle sale a distanza di quattro anni da Palombella rossa. Nel frattempo ha interpretato Il portaborse e diretto il film-documento La cosa. Nella prima parte di Caro diario, intitolata In vespa, siamo a Roma nel mese d'agosto. Il personaggio-protagonista girovaga, cercando quartieri e luoghi inusuali. Va al cinema e vede, oltre a un film italiano minimalista sulle sconfitte presunte della sinistra e del '68, Henry-Pioggia di sangue. Trovandolo brutto e troppo violento, decide di fare un terzo grado a un critico, che ne ha scritto le lodi con un linguaggio pseudo-colto e incomprensibile (piccola apparizione di Carlo Mazzacurati). Recensione ❯
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Aprile è un mese decisivo nella vita di Moretti. Le elezioni vinte dal Polo nel '94 (la vicenda per lui peggiore: si fa l'unica "canna" della sua vita); quelle vinte dall'Ulivo nel '96; soprattutto la nascita del figlio. Espandi ▽
Aprile è un mese decisivo nella vita di Moretti. Le elezioni vinte dal Polo nel '94 (la vicenda per lui peggiore: si fa l'unica "canna" della sua vita); quelle vinte dall'Ulivo nel '96; soprattutto la nascita del figlio. In questo contesto il regista scrive un diario, molto più vero di Caro diario. È indeciso se fare un documentario sull'Italia oppure un musical ambientato in una pasticceria. Nel frattempo sua moglie è incinta e tutto viene preparato per la nascita del bambino. Vediamo Emilio Fede esultare per il successo del Polo e Berlusconi pronunciare il discorso della vittoria. Moretti, uomo di sinistra dichiarato, assesta così due colpi al cerchio (di destra) e uno (piccolo) alla botte (di sinistra): come quando vede D'Alema in TV subire Berlusconi e lo incita a reagire. Recensione ❯
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Nanni Moretti, che due anni dopo dirigerà Ecce Bombo, in questo film girato in super-8, racconta le delusioni di un sessantottino a cui va tutto male. Espandi ▽
Nanni Moretti, che due anni dopo dirigerà Ecce Bombo, in questo film girato in super-8, racconta le delusioni di un sessantottino a cui va tutto male. Recensione ❯
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Film tra l'orrore, il fantascientifico e il parapsicologico: il terribile dottor Mabuse si è reincarnato in uno scienzato pazzo che da un laboratorio ... Espandi ▽
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Un'opera velleitaria, che affronta con ironia e grottesca rassegnazione il grave momento di crisi del sistema cinematografico italiano. Drammatico, Italia2007. Durata 104 Minuti.
Un giovane cineasta esordiente, depresso perché nessun produttore è intenzionato a finanziare il film su cui lavora da 5 anni, decide di organizzare una rapina per trovare il denaro di cui ha bisogno. Espandi ▽
Un giovane cineasta esordiente è entrato in depressione: nessun produttore sembra intenzionato a finanziare il film su cui lavora da 5 anni. "Con l'arte non si campa" continuano a ripetergli, "film del genere non vendono", ma lui non si arrende e decide di rapinare una banca. Sorretto moralmente dai suoi due amici sceneggiatori, ma scoraggiato dai nostalgici discorsi di un regista sul viale del tramonto, il giovane riesce nell'impresa, ma ad attenderlo al varco l'ennesimo bastone fra le ruote... Recensione ❯
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Alla ricerca di protezioni politiche, l'industriale La Noce, colpevole di inquinamento, cerca l'aiuto di Cocò, ragazza di facilissimi costumi. Espandi ▽
L'industriale veneto La Noce ha una fabbrica di formaggi che inquina un fiume presso Catania. Grossolano e spregiudicato, aiuta, traendone qualche vantaggio, una città per ragazzi diretta da un monsignore un po' maneggione. Per scongiurare i rigori della legge antinquinamento gli occorrono i favori dell'onorevole Pedicò, che è solito dare una mano a chi gli cede la moglie. Ma quella di La Noce, oltre che affetta da manie religiose, è anche scarsamente appetibile, per cui il segretario dell'industriale, rag. Albertini, provvede a sostituirla con una prostituta di infimo ordine "Cocò". Nel vagone letto fra Roma e la Sicilia, e più tardi nella villa dell'onorevole, accadono equivoci e scambi di persona che mandano all'aria i progetti e provocano esplosioni di insulti fra i protagonisti. Risultato: il caseificio cade nelle mani di Robertazzi, protettore della prostituta, mentre il rag. Albertini viene ucciso da un concorrente. Recensione ❯
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