La rabbia

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Un film di Louis Nero. Con Franco Nero, Nico Rogner, Giorgio Albertazzi, Tinto Brass, Lou Castel.
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Drammatico, durata 104 min. - Italia 2007. - L'Altrofilm uscita venerdì 29 febbraio 2008. MYMONETRO La rabbia * * - - - valutazione media: 2,29 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
kevglaich martedì 24 aprile 2018
arrabbiati Valutazione 5 stelle su cinque
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Il protagonista de La Rabbia è un giovane sognatore che ambisce a lasciare un segno tangibile del suo passaggio nel mondo, ma che inevitabilmente si vedrà sbattere molte porte in faccia. La sua è la situazione di molti artisti che, di fronte alla repressione del proprio genio, diventano disillusi, sprezzanti e autodistruttivi. In una parola, arrabbiati.

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cars06 mercoledì 11 aprile 2018
una coraggiosa denuncia Valutazione 5 stelle su cinque
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Il film è un atto d'accusa al business che ormai circonda la settima arte del cinema. Una coraggiosa denuncia che viene raccontata nel film attraverso i tentativi di un giovane regista di trovare un produttore per il suo lavoro.
Fa comprendere quando ormai in Italia sia diventato difficile o quasi impossibile fare questo mestiere, quanto sia difficile portare al cinema film indipendenti semplicemente perchè il sistema dell'industria cinematografica non vuole osare. 
Un cast importante con star anche internazianali come Faye Dunaway 

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cinefabio93 sabato 7 aprile 2018
un'avanguardistica critica al cinema italiano Valutazione 5 stelle su cinque
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Con La Rabbia, il regista Louis Nero racconta la situazione cinematografica italiana attuale, delineando un quadro desolante. Nero mostra un sistema in crisi, debole, timoroso di osare, che limita l’espressione artistica in favore delle leggi del mercato, preferendo puntare su prodotti dal successo sicuro ma di dubbia qualità. Realizzando forse il suo film più avanguardastico (le vicende sono immerse in un'atmosfera onirica), Nero lancia dunque una feroce critica nei confronti di un cinema sempre più industrializzato, che ha dimenticato la sua missione artistica. [+]

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erika42 sabato 7 aprile 2018
molto interessante Valutazione 5 stelle su cinque
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Il film è molto interessante, vuole rappresentare un lavoro di denuncia nei confronti di un cinema sempre più industrializzato, che ha dimenticato la sua missione iniziale: smuovere ed elevare l’animo umano.

 
 
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jayan mercoledì 4 luglio 2012
film filosofico surreale sul cinema Valutazione 2 stelle su cinque
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Un regista vuole realizzare a tutti i costi il suo film, senza venire a compromessi, senza operare modifiche. Il suo film, che è questo stesso, è troppo lontano da ciò che chiede il mercato del cinema, troppo "diverso", non rientra nei canoni. Allora rapina una banca e finanzia lui stesso il film. Pur essendo un buon soggetto, il film si perde in lunghe dissertazioni filosofiche, in atmosfere surreali estremamente fittizie, in una rappresentazione di tipo Brechiano più adatta al teatro che al cinema. Così il film diviene estremamente noioso, ridondante di tanti monologhi ed effetti e inquadrature particolari che si rivelano sempre uguali. Non è così che si fa cinema! E' chiaro che il regista ha talento, ma lo usa male. [+]

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arkadico sabato 17 dicembre 2011
il film critica se stesso Valutazione 3 stelle su cinque
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Non sono abituato a questo genere di films, l'ho visto per curiosità dopo aver conosciuto il regista su un set. Non sarei capace di fare un decimo di quanto ha fatto Louis Nero, certo che il cinema (impegnato), come dicono i produttori al giovane regista, devono avere un po' di azione, nel senso che devono essere più mossi. Tanto varrebbe leggersi la sceneggiatura come un libro, alla pari di certi drammi teatrali che vanno bene solo se letti o ascoltati per radio. Se il tema era il degrado del cinema italiano, beh se ne dicono e scrivono in proposito, ma farlo capire a livello cinematografico in questo modo diventa troppo greve, iper recitato, innaturale. Faccio un esempio spero non fuori luogo: un regista come Sorrentino ha fatto un capolavoro di serietà e ironia amara allo stesso tempo con Il Divo. [+]

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franky domenica 7 giugno 2009
interessante Valutazione 5 stelle su cinque
71%
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Uno spaccato realistico ed artistico del cinema italiano.

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giovannispada giovedì 23 aprile 2009
ogni allievo pusillanime ha un triste maestro Valutazione 0 stelle su cinque
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Ogni allievo artisticamente pusillanime ha un triste maestro. Il mondo del cinema non ricorda gli sceneggiatori deboli, al massimo celebra i registi catalogati come trash. Louis Nero è vittima di una struttura creata dal Prof. Andrea Giaime Alonge del Dipartimento delle Discipline artistiche, musicali e dello spettacolo (6° piano, stanza 24, Palazzo Nuovo), via Sant'Ottavio 20, Torino , ma può superare i confini della cultura sabauda e della fuffa insegnata al DAMS. Forse, un seminario su Nando Cicero e Mariano Laurenti potrebbe dare un po' di coraggio al giovane cinema torinese.

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fabrizio byron rampotti venerdì 16 gennaio 2009
la rabbia non (con)vince Valutazione 2 stelle su cinque
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Un giovane cineasta cerca disperatamente i soldi per il suo film ma nessun produttore sembra intenzionato a finanziarlo. "Carmina non dant panem" suggeriscono al regista in erba, dopo aver visionato il copione, interessante ma senza tette e culi, con troppa cultura e poco mordente "questi film non si vendono in questo paese". La feroce delusione trasforma lo stato d’animo del regista spingendolo a casa del suo Mentore (Franco Nero), ma le sue rivelazioni non sono confortanti. Ormai alcolista e fallito, lamenta la crisi del cinema contemporaneo e la fine della ricerca artistica. Ma il giovane non si arrende e lentamente prende corpo l'idea di rapinare una banca per rimediare i suoi fondi. Film parzialmente autobiografico che lamenta un disagio nei confronti del cinema italiano. [+]

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tdk martedì 15 aprile 2008
indegno Valutazione 1 stelle su cinque
80%
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Purtroppo le tue impressioni sono il simbolo di ciò che abbiamo visto accadere in questi giorni. Il fatto che tu l'abbia trovato curato, interessante, particolare è l'amaro frutto della decadenza culturale che investe questo paese e dalla quale non c'è scampo. Un paese che permette una produzione di questo tipo, nonostante le raccomandazioni e le conoscenze è un paese che permette ad un mafioso di governare. Non se ne esce. Sono tanti i bravi registi a spasso. Personalmente trovo fenomenali quelli che si occupano delle pubblicità. Luis Nero era preistoria e "italietta" già dal suo primo lavoro.

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