Where To Invade Next

Film 2015 | Documentario, +13 119 min.

Regia di Michael Moore. Un film con Michael Moore, Krista Kiuru, Tim Walker, Johnny Fancelli, Christina Fancelli. Cast completo Titolo originale: Where To Invade Next. Genere Documentario, - USA, 2015, durata 119 minuti. Uscita cinema lunedì 9 maggio 2016 distribuito da Nexo Digital. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,66 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 25 settembre 2018

Il nuovo documentario di Michael Moore prende di mira l'America e la politica aggressiva di invasione militare dei paesi medio-orientali. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Critics Choice Award, Al Box Office Usa Where To Invade Next ha incassato nelle prime 8 settimane di programmazione 3,8 milioni di dollari e 996 mila dollari nel primo weekend.

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Consigliato nì!
2,66/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA
PUBBLICO 2,82
CONSIGLIATO NÌ
Un racconto parziale e stereotipato del "progresso" europeo per migliorare la società americana.
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 17 febbraio 2016
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 17 febbraio 2016

Michael Moore decide di fornire delle idee al Pentagono su delle possibili future invasioni. Sarà però necessario rispettare delle regole: non uccidere nessuno, non cercare di accaparrarsi il petrolio e portare a casa qualche suggerimento per migliorare la società americana. Eccolo allora decantare le ferie italiane, le mense scolastiche francesi, la depenalizzazione delle droghe portoghese, la conservazione della memoria storica e la compartecipazione degli operai alla gestione delle fabbriche tedesche, la presenza delle donne nei posti chiave in Islanda, la gratuità delle università in Slovenia ecc.
Michael Moore, privo di un'Amministrazione repubblicana da combattere si ritrova orfano di avversari diretti e decide di riprendere un filone narrativo che aveva già affrontato, seppure occasionalmente, in passato: la glorificazione di aspetti parziali di altre forme di collettività che possano servire da lezione per gli americani. Chi conosce i suoi film ricorda una sua visita ad un ambulatorio canadese, dove in brevissimo tempo veniva ricevuto, e l'esaltazione dei servizi sociali in Francia...Qui si ripete su vasta scala l'operazione con l'obiettivo dichiarato di mettere i compatrioti dinanzi ad ideali e forme di rispetto per l'individuo che sembrano avere del tutto dimenticato. Per raggiungere l'obiettivo Moore, come sempre, utilizza un dosaggio che prevede due terzi di realtà e un terzo di manipolazione dei dati. In questa occasione la foglia di fico sta in una frasetta in cui afferma di sapere che ci sono anche i problemi nelle nazioni che visita ma che a lui interessano i semi di positività. Gli stereotipi costituiscono così la base su cui strutturare il racconto.
A partire dall'Italia in cui si pensa a far l'amore e a lavorare il meno possibile inanellando ferie retribuite, congedi matrimoniali e per maternità, pause pranzo della durata di due ore e anche le feste patronali. Ciliegina sulla torta: la tredicesima mensilità. Moore si finge ammirato e lascia anche un minuto e mezzo a un sindacalista per dire che tutto ciò è frutto di lotte operaie ma di fatto l'ironia dilaga e la platea internazionale (prima mondiale al Festival di Berlino) la coglie con grasse risate. Non una parola (ovviamente viste le premesse) sul precariato dilagante e ciò che ne consegue. A confermare l'ironica malafede (d'altronde scrive che siamo il Paese di Gesù, di Don Corleone e di Super Mario) buona parte degli stessi diritti vengono affermati anche per la Francia ma sistemati in una rapidissima e quasi illeggibile sovrimpressione. Lì è più importante il Camembert a tavola a scuola e fingere che i bambini rifiutino la Coca Cola. Tutto ciò non fa del bene alla giusta querelle che Moore vuole sollevare a proposito di valori ora negletti negli Usa. Beato lui se gli americani crederanno a tutte queste luci europee ma l'impressione, di qua dall'Oceano, è che ci sia troppa retorica concentrata in un uomo solo.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
lunedì 29 febbraio 2016
Zarar

Mi è piaciuto. Perché chiedere a questo pseudo docu-film quello che non è palesemente nelle intenzioni del regista? Analisi documentate ed esaustive, sociologia scientifica, denunce circostanziate, think tank per la risoluzione di problemi mondiali e chissà che cosa ancora…. Se cercate questo, non è il vostro film, anche se vi farebbe bene. Quello che Moore con la sua straripante personalità dà qui [...] Vai alla recensione »

sabato 19 novembre 2016
etabeta

Un classico film di Michael Moore, molto simile a Sick-O, ma mentre quest'ultimo è più film che documentario, Where to invade next è un po il contrario . IL regista finge ironicamente di voler invadere l'Europa per poter "rubare" qualcosa che si utile alla potenza USA, visto che come lui stesso afferma: "anche l'invasione dell'Iraq non ha portato all'America tutto il petrolio che si pensava".

giovedì 12 maggio 2016
Des Esseintes

Film ridicolo. A parte che lui a pelle non ispira troppa simpatia con il suo buonismo molliccio e privo di nerbo, il film è un ammasso di sciocchezze una sopra all'altra. Si dice che in Europa c'è uno splendido welfare, i lavoratori sono tutelati nei diritti e nella qualità della vita. In Portogallo si sta che è una meraviglia, in Italia si fa festa tutti i giorni, [...] Vai alla recensione »

venerdì 3 giugno 2016
no_data

essere critici, non significa sfogare le proprie frustrazioni. mi chiedo che film abbiamo visto i censori e il direttore, ma soprattutto conoscono la realtà americana? andare a vedere "wherw to invade next" e se non vi piace, siate pacati, educati, perché solo così sarete intelligenti e non un babbà di boria senza rhum.

Frasi
"La mia missione è raccogliere i fiori, non le erbacce"
Se stesso (Michael Moore)
dal film Where To Invade Next - a cura di SS
NEWS
TRAILER
giovedì 7 aprile 2016
 

Dopo aver conquistato il botteghino americano, Where to Invade Next, che è stato presentato al Toronto International Film Festival e al Festival Internazionale del Cinema di Berlino, sarà nelle sale italiane dal 9 all'11 maggio distribuito da Nexo Digital [...]

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