Donne in amore

Al matrimonio di Laura, quattro persone hanno l'occasione di conoscersi. Da quel momento le loro vite si intrecciano in modo vario e inestricabile. Il personaggio fondamentale è Gerald, fratello di Laura, che vede la sorella morire tragicamente e cerca di vivere una forma d'amore anticonvenzionale. Quando si accorge che il suo tentativo è fallito decide di morire. Una personale ed efficace rivisitazione del celebre libro di D.H. Lawrence. 

Inghilterra, 1920. Ursula Brangwen è una giovane maestra di scuola che vive con sua sorella Gudrun, una scultrice dal carattere ribelle. Mentre Ursula si innamora di Rupert Birkin, un uomo impulsivo e anticonformista, Gudrun inizia una relazione con il miglior amico di Rupert, il ricco ed arrogante industriale Gerald Crich; ma fra le due coppie si svilupperà un rapporto estremamente tormentato.
Tratto dall'omonimo romanzo del celebre scrittore inglese David Herbert Lawrence, adattato per il grande schermo da Larry Kramer, Donne in amore è stato il terzo film diretto dal poliedrico regista britannico Ken Russell, ed anche quello che lo ha consacrato a livello internazionale. Molto apprezzato dalla critica alla sua uscita nelle sale, Donne in amore è ambientato nell'Inghilterra del 1920, e costituisce un acuto ritratto dei legami spirituali ed erotici che intercorrono fra individui dalla personalità diametralmente opposta.
La trama del film è incentrata sulle vicende di due coppie intrecciate fra loro. La prima è formata dalle due giovani sorelle Brangwen, la maestrina Ursula (Jennie Linden) e la scultrice Gudrun (Glenda Jackson), mentre la seconda è quella composta dall'industriale Gerald Crich (Oliver Reed) e dall'ispettore scolastico Rupert Birkin (Alan Bates), vincolati da una profonda amicizia. Queste due coppie saranno però destinate a mescolarsi nel momento in cui le due protagoniste si troveranno coinvolte sentimentalmente l'una con Rupert e l'altra con Gerald, innescando una serie di dinamiche complesse ed ambigue.
Piuttosto che sulla descrizione della società inglese del primo Novecento, Ken Russell preferisce concentrarsi sull'analisi psicologica di personaggi dal carattere decisamente differente, optando per uno stile registico assai originale; tuttavia non sempre riesce ad evitare qualche stridore a livello narrativo, soprattutto nella seconda parte. All'epoca, ha destato un certo scalpore la scena in cui Alan Bates e Oliver Reed lottano l'uno con l'altro completamente nudi. La bravissima Glenda Jackson, che interpreta il ruolo dell'inquieta Gudrun, ha vinto il premio Oscar come miglior attrice. Nel 1989 Russell ha girato The rainbow, una pellicola che racconta l'antefatto degli eventi di questo film.