Titolo internazionale | 2 Autumns, 3 Winters |
Anno | 2013 |
Genere | Drammatico |
Durata | 91 minuti |
Regia di | Sébastien Betbeder |
Attori | Vincent Macaigne, Maud Wyler, Bastien Bouillon, Audrey Bastien, Thomas Blanchard Pauline Etienne, Jean-Quentin Châtelain, Olivier Chantreau, Eriko Takeda, Loïc Hourcastagnon, Emmanuel Demonsant, Philippe Crespeau, Marie-Claude Roulin, Zacharie Chasseriaud, Jérôme Thibault, Nina Seroussi, Manuel Schenck, Thomas Vergez, Amandine Cittone, Aline Dupont, Charlotte Lafond, Salomé Richez, Anne Serra, Aurore Cordellier, Anouchka Csernakova, Katherine Harold, David Pujadas, Mario Sepúlveda. |
MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 7 settembre 2015
Due trentenni, Arman e Amélie, si inseguono, si innamorano e vanno in crisi. E le stagioni si susseguono. Il film è stato premiato a Torino Film Festival, Al Box Office Usa 2 Automnes 3 Hivers ha incassato 2 mila dollari .
CONSIGLIATO SÌ
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È autunno e Arman ha voglia di cambiare vita. Compiuti i trentatre anni decide per la salute e per la corsa al parco, dove incontra e si scontra con Amélie, una ricercatrice in cerca di se stessa. A turno si raccontano allo spettatore incrociando coi pensieri la vita di amici, genitori, fidanzati ed ex fidanzati. Abbandonato da Celine nel passato e innamorato di Amélie nella nuova stagione, Arman si confida da sempre con Benjamin, compagno di accademia a Bordeaux, che prova a riprendersi da un ictus e ad articolare con l'aiuto di Katia, un'ortofonista che soccorre i difetti di fonazione ma starebbe volentieri in silenzio. Dentro inverni rigidi e autunni crepuscolari, Arman e Amélie, Benjamin e Katia faranno esperienza della vita e della sua insostenibile gravezza.
Non contempla la primavera e non brucia dentro nessuna estate la commedia esistenziale di Sébastien Betbeder, che affida ai suoi attori, visibili e frontali voci narranti, il commento delle vicende. Nondimeno 2 Automnes 3 Hivers è un dramma ritrattistico che scioglie l'angoscia negli autoritratti dei personaggi, alla ricerca dell'identità nel modo di Munch, frequentato nell'epilogo. Sguardo in macchina, i protagonisti problematizzano, glossano, anticipano gli sviluppi futuri, suggeriscono allo spettatore le domande che è bene porsi, qualche volta lo depistano, più spesso lo indirizzano sulla strada giusta e verso la stagione più dura dell'anno. Le loro storie passano poi per i (loro) personaggi e per i luoghi che non parlano ma si fanno vedere. I luoghi che 'fa vedere' 2 Automnes 3 Hivers sono i parchi di Parigi, i suoi caffè, la sua metrò e poi fuori porta la montagna colta nel candore dell'inverno del nostro scontento.
Alla maniera delle sue opere precedenti (Nuage e Les nuits avec Théodore), il regista francese si confronta con altri immaginari e altre arti, mostrando e dando una forma all'amore. Diffuso di accenti rohmeriani e alla deriva verso il fantastico, 2 Automnes 3 Hivers aggiorna l'amore al presente, trovando un linguaggio che lo rende comunicabile e facendolo aderire al carattere di due stagioni.
L'amore secondo Betbeder si prepara in autunno e si concretizza nel movimento di tesaurizzazione dell'inverno, dove i sentimenti sorreggono un maggiore impegno e quindi sono soggetti a indebolimento e malattie. Attraverso un dispositivo, a volte troppo visibile, Sébastien Betbeder realizza un film che vive dentro la leggerezza dei cortocircuiti e la gravità di un minimalismo sentimentale, un film che insieme alla vita racconta la morte. Ma non la morte-spettacolo, piuttosto quella invisibile, quella di chi può vedere la propria vita perché non la vive più come Arman e come Benjamin, passati dall'altra parte per un breve intervallo. Un intermezzo che è bastato per vedere e vedersi. Dopo la coltellata in un vicolo e dopo l'ictus i due amici affrontano l'esperienza-limite della morte, concedendosi con il film un'escursione verso i territori del non visibile. Rendersi invisibili e vedersi vivere, fare i conti con chi si è stati, per se stessi e per gli altri, dentro autunni a cui si avvicendano inverni e poi ancora autunni.
A una stagione di passaggio succede una stagione 'ritirata' sotto la neve dove i personaggi di Betbeder resistono in profondità e in attesa. Forse dell'effervescenza della primavera e degli eccessi dell'estate.
2 Automnes, 3 Hivers non è un film. Potrebbe essere invece un libro . O un 'opera d'arte plastica. Strutturato in capitoli intercalati da una narrrazione pretenziosa e inventiva dove i protagonisti guardando in camera sembrano parlare direttamente con te spettatore, quasi tuoi amici, il film riesce a creare un livello di fruizione intimo, adeguato, personale.
In concorso al TFF una sorpresa piacevolissima . Un film intrigante ,simpatico , intelligente . Gli attori sono tutti bravi . Su tutti Vincent Macaigne , una rivelazione . Un piccolo film con delle grandi idee .