Titolo originale | Eva |
Anno | 2011 |
Genere | Fantascienza, |
Produzione | Spagna |
Durata | 94 minuti |
Regia di | Kike Maillo |
Attori | Daniel Brühl, Marta Etura, Claudia Vega, Manel Dueso, Sara Rosa Losilla Alberto Ammann, Lluís Homar. |
Uscita | venerdì 31 agosto 2012 |
Tag | Da vedere 2011 |
Distribuzione | Videa |
MYmonetro | 3,19 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 9 dicembre 2013
Dopo il passaggio a Venezia 2011, il film ha vinto numerosi premi, tra i quali spiccano il Goya Award come miglior regista esordiente e il Gaudi Award come miglior film catalano.
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CONSIGLIATO SÌ
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Alex Garel è un ingegnere cibernetico che sogna di costruire un robot fornito di cuore e anima. Tornato dopo dieci anni a Santa Irene, ritrova i suoi affetti e riprende i progetti lasciati a metà. Stabilitosi nella casa paterna, riordinata e riassettata da un domestico meccanico, Alex scopre molto presto che il fratello David ha una bambina ed è sentimentalmente legato alla donna amata e abbandonata dieci anni prima. Eva è una fanciulla curiosa e ciarliera che prova un'istintiva simpatia per Alex e la sua professione. Invitatasi nel suo laboratorio resta affascinata da un robot bambino a cui l'ingegnere sta lavorando per conto terzi. Tra esperimenti falliti e scivoloni sulla pista di pattinaggio, Alex comprenderà presto che niente è come sembra e che il cuore di Eva nasconde un segreto che lo riguarda da vicino.
Per il suo esordio in lungo il regista spagnolo Kike Maíllo sceglie la fantascienza e confronta l'uomo e la macchina in un film dagli echi collodiani. Eva è più precisamente una science fiction, prodotto principe degli studios e dei laboratori digitali americani. Questa volta tuttavia ci troviamo davanti a un 'articolo' squisitamente europeo che combina felicemente tecnologia e drammaturgia, scomodando per la sceneggiatura il drammaturgo catalano Sergi Belbel. Il risultato è un film che mette in relazione l'uomo e le macchine attraverso una storia di sentimenti potenti al cui centro c'è uno scienziato, epigono del dottore di Shelley, che desidera simulare la vita. Ma anche questa volta, come fu per il celebre Frankenstein, l'irriducibile ricercatore patirà la colpa di essersi sostituito a Dio nella creazione della vita. Lo patirà con lacrime e dolore, decidendo del destino di una bionda replicante, un organismo artificiale che come il burattino di Collodi promette sempre di fare il bravo.
Cortocircuitando attori e cyborg, materia organica e inorganica, Maíllo crea un futuro che viene dal passato ed è già presente, dove gli uomini convivono con robot meccanici, di cui sviluppano l'aspetto emotivo e quello sentimentale. L'amore, empatia da cui erano esclusi i replicanti di Blade Runner, è di fatto il motore che muove l'ingegnere di Daniel Brühl verso Eva, angelo lacerato fra le sue due nature che anelano a un saltus verso l'umano. La piccola Eva è allora figura di un desiderio umano di realizzazione, l'anelito di un inferiore a una condizione superiore. Una bambina perfetta che brama l'imperfezione dell'umano. Di quella madre e di quel padre che l'hanno 'concepita' contro natura e dentro un laboratorio.
Eva non cerca nelle creature artificiali che mette in schermo informazioni sulla natura del comportamento umano, piuttosto ipotizza e 'ammette' relazioni altre e oltre con macchine capaci di innamorarti il cuore. Androidi che non imitano gli umani ma che sono già umani. Una storia, quella di Eva, che 'non è vera' ma che dice la verità sul mondo e sull'uomo. Un uomo che creò una bambina perché lei lo amasse.
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Qual è il prezzo da pagare per le sconfinate applicazioni scientifiche che l’uomo riesce e riuscirà a porre in essere, derivanti dai suoi studi? Se in un prossimo futuro la quotidianità consentirà di interagire con “macchine” dal quoziente emozionale alto, esseri “ciberneticamente senzienti”; non dimentico che nel recente passato, le stesse [...] Vai alla recensione »
Fantascienza, sentimenti, una venatura di thriller e interrogativi etici a volontà nella pellicola di Maillo, un sorprendente film spagnolo curato nei dettagli e negli effetti speciali come un blockbuster americano ma con un'anima profonda e toccante decisamente mediterranea. Il protagonista è Alex Garel, giovane progettista di robot che dopo dieci anni di esilio volontario torna al laboratorio della [...] Vai alla recensione »
Eva è un film semplice solo in apparenza, perché oltre la tranquilla quiete della superficie, oltre la confortevole quotidianità, cela un segreto, forse rimosso ma mai cancellato. Con il suo isolamento narcisista Alex crede di poter colmare il vuoto che lo attanaglia, ma tutto ciò che aveva rifiutato dieci anni prima ritorna, inesorabilmente.
Percorre il percorso del film drammatico ma non troppo e sfrutta a pieno il potenziale della trama e la grande bravura della giovane protagonista. Bella regia coadiuvata da una sceneggiatura ritmata anche se a tratti poco perspicace. Emozioni e qualche colpo di scena tengono il perno del film che arriva alla, forse non enfatizzata troppo come meritava, fine. Ottimo film.
Un gran bel film... Al di fuori dello svisceramento che ne si puo' o meno voler fare, il film scorre piacevolmente,con tanti rimandi a libri e altri film che sicuramente possono far sorridere, storcere il naso o toccare... In particolar modo l'attirice della piccola "EVA" risulta essere molto efficace nonostante la giovane eta... Sicuramente uno dei migliori film di questo 2012, profondo al [...] Vai alla recensione »
Dalle macchine semplici come un cavallo fino a vere e proprie autocoscienze, questo dramma fantascientifico non ha rivali. Ottima idea, ottime scene, ottima computer grafica (anche se non mi è mai piaciuta) e emozioni a non finire. Il film per intero non accede alle quattro stelle a causa del ritmo altalenante ma nel complesso basso, che implica il dispiacere di una buona fetta di pubblico. Vai alla recensione »
Al ritorno nel piccolo paesino di montagna in cui è cresciuto e sede di un attivissimo centro universitario, il giovane e talentuoso Álex viene coinvolto in un avveniristico progetto nel campo della robotica ma anche nelle vicende familiari che aveva lasciato in sospeso. Impegnato nella progettazione di un piccolo androide cui infondere sentimenti umani, troverà un modello nella [...] Vai alla recensione »
Ci vorrebbero piu' storie e piu' film di fantascienza europei, senza tantissimi effetti speciali, ma più racconto ed emozioni. Eva ci prova davvero, e un po ci riesce, ma resta un film ancora troppo ingenuo e legato a favole già lette. Le troviamo tutte, le storie della nostra infanzia. Pinocchio e il suo creatore Geppetto, che poi fu ripreso da spielberg in AI (film peraltro [...] Vai alla recensione »
Ottimo film di fantascienza terrestre. Bisogna solo accettare questo mondo particolare, dove dal punto di vista tecnologico sono all'avanguardia ( robot, computer, macchine comandate elettronicamente ) mentre tutto il resto e' uguale a noi, vedi edilizia e meccanica...un contrasto che un pò stona. Ma per il resto, il film mi ha catturato dall'inizio alla fine.
Film piatto nella sceneggiatura, piatto come la recitazione dell' attore protagonista, una quasi totale mancanza di filo conduttore tra qualche scena ed un' altra. Devo ammettere però che incuriosisce e plaudo al regista che partorisce l' idea di allocare un laboratorio digitale del tutto muovo nel panorama dei films di fantascienza.
C'è il robot maggiordomo che ricorda molto Robin Willams dell'Uomo Bicentenario. C'è lo studio dell'intelligenza emotiva e un discreto sense of wonder. C'è un'ottima computer-grafica, molto creativa. C'è una tecnologia fantascientifica resa normale, accettabile, in un mondo molto simile al nostro (forse un po' troppo, le auto stile anni 90 con i motori elettrici stonano un poco).
La buona notizia è che "Eva" è un raro esempio di fantascienza europea (spagnola nella fattispecie) di livello tecnico-estetico confrontabile con gli standard Hollywoodiani. Quella cattiva è che dopo un inizio carico d'aspettative la storia perde di mordente, si sgonfia e lo sbadiglio regna sovrano fino ai titoli di coda.
E siccome la vita è già piuttosto cupa, ed i momenti felici non sono sempre così presenti e costanti, quando vado al cinema ci vado affinchè questo mi lasci un messaggio di gioia e speranza. Non ho bisogno che mi si dica quanto sia duro affrontare certe situazioni. Lo so già da me. E quindi ritengo che questo, per il suo genere (fantastico) sia un film troppo [...] Vai alla recensione »
Un film originale per essere di fantascienza, il finale e commovente
Film situato in un futuro incerto, dove elementi del passato e tecnologie avanzato convivono con grande improbabilità. Qui incontriamo una bellissima e simpatica bambina "Eva", figli di scienziati creatori di automi. Arriva lo zio Alex che altera gli schemi di vita della famiglia: un ritorno inaspettato e non voluto. Lo accompagna un gatto robot molto simpatico, anche se quando scende [...] Vai alla recensione »
ogni volte che lo rivedo ne rimango commosso, e la scena finale mi strappa regolarmente le lacrime..
Ho visto questo film per puro caso e mi ha colptito tantissimo soprattutto quando ho scoperto che il regista era spagnolo e anche la bambina. Il film, specialmente nel finale, mi riporta alla tristezza che ho provato nel vedere Intelligenza Artificiale. "Cosa vedi quando chiudi gli occhi?"
Luoghi freddi, esseri viventi apparentemente freddi. Ma non sono esseri viventi, sono macchine. Se hanno reazioni sbagliate gli si può chiedere di abbassare il livello emozionale, si mettono un attimo in stand-by e lo fanno. Se invece si ha bisogno di umanità, basta alzarlo, il livello emozionale. Un film inizialmente prevedibile, poi si rivela invece originale.
Una storia bella di affetto , nell'ambiente freddo e bianco della neve che copre tutto. Quasi a sottolineare lo stridente contranto fra il calore degli affetti, le personalità variegate e mutevoli, c'è la coltre bianca nevosa che tutto eguaglia. Non dico come finisce, ma vale la pena guardare il film con attenzione per cogliere tutte le sfunmature di significato di cui è [...] Vai alla recensione »
Quando si parla di fantascienza difficilmente non si sta parlando di un film con alto budget americano perchè questo risulti credibile...inevce no, in questo caso il film è spagnolo ed ha buoni effetti speciali! Già questa è una notizia, ma anche il film, per quanto sia piuttosto malinconico non è niente male, e racconta la storia di uno scienzato geniale, in un futuro [...] Vai alla recensione »
Mi ha sorpreso questo nuovo regista catalano tanto quanto mi ha deluso Ridley Scott con il suo inutile "Prometheus". Un bel film, funziona e appassiona. E' ben realizzato, elegante e autentico. Un bel film di fantascienza.
graditissima sorpresa questa "Eva" del regista spagnolo Maillo. Un film completo, dalla trama non originale ma ben sviluppata e poetica, tanto da non risultare banale e ripetitiva come accade spesso con pellicole del genere tra fantascienza e metafisica (vedi il pessimo "A.I." forse il flop più famoso nella sua categoria).
Dovremmo proprio imparare da queste produzioni. Un film con qualche difetto ma con una forte caratterizzazione, a distanza di tempo mi sorprendo a ripensare alle sue atmosfere.
Kike Maillo è un regista spagnolo che non sembra spagnolo e nemmeno regista. Ha l’aria teutonica e le espressioni affabili che più si confanno a un mecenate che a un artista, eppure è lui l’autore di Eva (in uscita al cinema venerdì 31 agosto e in ANTEPRIMA web mercoledì 29 alle 21.30 su MYMOVIESLIVE!), il primo film di fantascienza di peso a uscire dalla Spagna in questi ultimi anni di forte ritorno del cinema di genere iberico.
2041, Alex, ingegnere di robotica, riappare dopo 10 anni di assenza con l'idea di creare il primo automa libero. Intanto suo fratello e il suo vecchio amore Lana hanno avuto una bambina, Eva, dotata di un carisma sorprendente, che instaura con Alex un rapporto di complicità, frutto di un segreto che verrà presto a galla. L’esordiente catalano Maillo affronta la fantascienza con l'andamento di un dramma [...] Vai alla recensione »