Anno | 1910 |
Genere | Muto |
Produzione | USA |
Durata | 15 minuti |
Regia di | D.W. Griffith |
Attori | W. Chrystie Miller, Joseph Graybill, Stephanie Longfellow . |
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CONSIGLIATO N.D.
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Il modello è chiaramente il cinema dei Dardenne. Il risultato è perfino superiore, perché della Bulgaria di oggi sappiamo meno di niente e poi qui non c'è la diva Marion Cotillard a far vedere quanto è brava anche struccata, ma un'ignota e prodigiosa attrice bulgara che non cambia (quasi) faccia per tutto il film anche se affronta prove che stenderebbero un toro.
Uno. Nella classe in cui insegna inglese, in un paesino sperduto, qualcuno ruba. Lei blandisce, minaccia, indaga, ma zero risultati. Due. Il marito non ha pagato il mutuo, rischiano la casa e la figlia forse non sta benissimo. Tre: qualsiasi cosa faccia l'onesta Nadia, tutto ciò che può andare storto lo farà, ma il film riesce ogni volta a sorprenderci grazie a uno stile impassibile e sorvegliatissimo che uccide pathos e suspense, effetti facili, ma prende alla gola. E intanto cattura in dettagli colti al volo un paese ancora rurale, arcaico e moderno insieme (molti personaggi sono interpretati da non attori coinvolti sul posto).
Quattro: i maschi (marito, padre, capo, strozzino) sono imbelli, imbecilli, svergognati o criminali, ma anche qui: mai una sottolineatura. La protagonista è sempre seria, calma, concentrata, non alza la voce, non si agita, non perde il controllo, non si perde d'animo, non perde tempo. E il film è proprio come lei: esige la nostra attenzione senza implorarla o estorcerla a forza di scelte ruffiane (o punitive "da festival"), dunque ci tiene col fiato sospeso fino alla fine. Anche passando attraverso una serie di piccole scene magistrali che illuminano tutto un mondo. Se Grozeva e Valchanov non vengono emarginati dalla geopolitica, o non si svendono andando a girare chissà dove, ne sentiremo riparlare. Intanto non perdete The Lesson.
Da Il Messaggero , 17 marzo 2016
Di F. Fer.
Il modello è chiaramente il cinema dei Dardenne. Il risultato è perfino superiore, perché della Bulgaria di oggi sappiamo meno di niente e poi qui non c'è la diva Marion Cotillard a far vedere quanto è brava anche struccata, ma un'ignota e prodigiosa attrice bulgara che non cambia (quasi) faccia per tutto il film anche se affronta prove che stenderebbero un toro.