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Una giovane coppia alla deriva è la protagonista di questa nuova opera del regista vietnamita Bui Thac Chuyen, una pellicola sul Vietnam moderno in cui i valori centrali della famiglia sono rapidamente rimpiazzati dall'individualismo e vi è un abbattimento dei valori tradizionali della società comunista. In questa nuova opera il confine tra bene e male non è netto ma offuscato e viene anche accennato il tema dell'omosessualità, temi che hanno richiesto quattro anni al regista per convincere le autorità a produrre parzialmente la pellicola, non censurata, in cui lo sceneggiatore Phan Dang Di riprende dei temi controversi che aveva precedentemente trattato nella sua opera precedente, un corto proiettato l'anno scorso a Venezia.
Hai e Duyen sono due novelli sposi che vuoi per le circostanze: la loro prima notte di nozze Hai è ubriaco fradicio e la madre dello sposo vieta a Duyen di svegliare il suo bambino per fare qualcos'altro...; vuoi per intromissione di terzi, Hai viene convinto a non fare sesso con la giovane e bellissima moglie, i due protagonisti non riescono nemmeno a sfiorarsi e si ritrovano a dormire sullo stesso letto come due fratelli. Duyen si rende conto che manca qualcosa nella sua vita ma sarà solo con l'intervento della sua migliore amica, Cam, innamorata di lei, che riuscirà a trovare nel rapporto con un altro uomo quello di cui ha bisogno. Se Duyen cresce e va avanti in un'altra direzione, Hai invece rimane legato alla famiglia e torna al nido materno e nonostante le avance di una giovane vicina di casa che scappa dal padre ossessionato dai combattimenti di polli, Hai non riesce ad andare avanti e ad avere con lei un rapporto più profondo e carnale di quello fraterno che ha con la moglie.
La pellicola però non riesce completamente, la regia risulta a tratti noiosa e piatta e nonostante la sceneggiatura tratti dei temi 'nuovi' e più contemporanei nel cinema vietnamita non vengono sviluppati adeguatamente perdendo così l'occasione di creare una storia più coinvolgente. Anche le prove degli attori protagonisti non sono sempre all'altezza, fra queste si distinguono quella di Johnny Nguyen e quella di Yen Hai. La depressione e la solitudine dei protagonisti viene spesso rappresentata da una fotografia cupa che pone i loro visi in penombra fino a quando la luce comincia ad entrare più spesso in camera fino all'esplosione luminosa che avviene nella sequenza del viaggio di Duyen e Tho in spiaggia nel quale la giovane scopre finalmente il piacere del sesso. 