Titolo originale | Hakuchu no torima |
Anno | 1966 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Giappone |
Durata | 99 minuti |
Regia di | Nagisa Ôshima |
Attori | Hideo Kanze, Hideko Kawaguchi, Saeda Kawaguchi, Narumi Kayashima, Teruko Kishi Hôsei Komatsu, Akiko Koyama, Kei Satô, Ryoko Takahara, Taiji Tonoyama, Rokko Toura, Fumio Watanabe, Sen Yano. |
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CONSIGLIATO N.D.
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Ambientato nel Giappone del dopoguerra, il film descrive la vita densa di tumulti di una donna che, violentata due volte da un uomo, ogni volta rinasce e tenta di compiere il suicidio d'amore ma sopravvive sempre. Si può pensare ad una allegoria in cui la donna rappresenta il popolo giapponese e l'uomo che la violenta si può associare, invece, alla figura di un rivoluzionario che con il suo atto dà nuova vita alla popolazione. L'accostamento di Ôshima, che si può riassumere in sesso=politica, viene descritto in modo molto crudo, grazie anche al forte contrasto creato dallo schermo in bianco e nero.
Anybody who attends "The Cruel Stories of Nagisa Oshima," a retrospective playing at BAM through April 14, will feel the need to ask: what is the nature of that cruelty, and where does it reside? Is it a private matter between men and women, or is it inflicted upon them by a heavier social unease? Much of Oshima's best work was made in the nineteen-sixties, barely two decades after the Japanese surrender; [...] Vai alla recensione »