Titolo originale | UMBERTO D |
Anno | 1952 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 89 minuti |
Regia di | Vittorio De Sica |
Attori | Maria Pia Casilio, Carlo Battisti, Lina Gennari, Memmo Carotenuto, Alberto Albani Barbieri Elena Rea, Lamberto Maggiorani, Riccardo Ferri, Ileana Simova, Pasquale Campagnola. |
Tag | Da vedere 1952 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 4,56 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 23 febbraio 2016
Il film, uno tra i più significativi del nostro neorealismo, racconta la storia semplice e cruda di un anziano funzionario ministeriale completamente ... Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar,
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Il film, uno tra i più significativi del nostro neorealismo, racconta la storia semplice e cruda di un anziano funzionario ministeriale completamente in miseria ma animato da una grande dignità. Dopo un ricovero in ospedale pensa di buttarsi sotto un treno per togliersi silenziosamente di mezzo e non essere più di peso a nessuno, ma all'arrivo del treno il suo affezionato cagnolino, con il quale si accingeva a morire, scappa. Umberto D allora lo insegue e viene distolto dal pensiero del suicidio: la vita, in fondo, riserva ancora qualche speranza. Con Il posto delle fragole, di Bergman, l'omaggio più sincero e commosso del cinema al problema della vecchiaia. La sceneggiatura è di Cesare Zavattini e dello stesso De Sica.
UMBERTO D disponibile in DVD o BluRay |
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Ci sono giorni in cui passo alcune ore di fronte alla mia tv, gustandomi due o tre film. Mi è successo una settimana fa, quando, in tarda serata, stanco, ma non ancora soddisfatto, ho deciso di concludere la mia maratona cinematografica con questo vecchio capolavoro di De Sica, di cui tanto avevo sentito parlare. Venivo da due "blockbuster" e avevo voglia del caro, dolce bianco e nero, e di quella [...] Vai alla recensione »
TRAMA:Un anziano ex funzionario dei lavori pubblici,ridotto alla misera paga di 18.000 lire al mese,Umberto Domenico(Carlo Battisti)si ritrova a doversi battere per impedire di venire sfrattato dalla sua casa e ad essergli amici sono soltanto una giovane ragazza e il suo cagnolino...RECENSIONE: Vittorio De Sica ha dedicato questo film a suo padre(come afferma anche la didascalia iniziale)e ha [...] Vai alla recensione »
Un ex impiegato statale sopravvive con una magra pensione, ed è costretto ad alloggiare in una cameretta di un alberghetto squallido ad ore, nonchè a mangiare nelle mense pubbliche. Per le tante difficoltà e quotidiane umiliazioni, non più sopportabili in tarda età, pensa di farla finta; ma l'unica cosa che gli è rimasta, il suo cagnolino Flag, lo convince [...] Vai alla recensione »
Un ex funzionario del ministero ormai anziano e in pensione deve subire le angherie della padrona di casa che minaccia continuamente di sfrattarlo. L'uomo trova consolazione nel piccolo cane che porta sempre appresso e allo stesso tempo cerca di prendere qualche soldo svendendo libri preziosi e un orologio di valore. Un vero e proprio capolavoro neorealsita e del grandissimo De Sica che nel giro [...] Vai alla recensione »
UMBERTO D. (IT, 1952) diretto da VITTORIO DE SICA. Interpretato da CARLO BATTISTI – MARIA PIA CASILIO – LINA GENNARI – ILENA SIMOVA – ELENA REA – MEMMO CAROTENUTO – LAMBERTO MAGGIORANI – ALBERTO ALBANI BARBIERI § Storia di un tranquillo e innocente funzionario ministeriale in pensione ridotto in miseria dai casi della vita: la padrona lo scaccia di casa [...] Vai alla recensione »
Un anziano professore, Umberto D., (Carlo Battisti, straordinario) non riesce a sopravvivere con la misera pensione. Dopo essersi ridotto a chiedere l'elemosina, decide di buttarsi sotto un treno, ma il suo cagnolino lo salva. Forse il più alto risultato del neorealismo; sicuramente, il film che ne riassume il carattere, il valore, l'importanza storica.
Un anziano glottologo ed illustre linguista per protagonista. Carlo Battisti. Chi poteva avere un’idea così geniale e semplice se non De Sica e Zavattini, per dare un volto onesto e dignitoso, pur nello squallore del vissuto misero di un funzionario statale in pensione, al personaggio di Umberto D. De Sica e Zavattini i maestri dell’epoca d’oro del cinema italiano, [...] Vai alla recensione »
Umberto D.,è un anziano che guadagna una pensione misera con cui non riesce a pagare l'affitto e da mangiare al suo cane.Dopo aver cercato invano qualche soluzione,decide di suicidarsi,ma il cane gli farà cambiare idea.Vittorio De Sica (ladri di biciclette,la porta del cielo) filma la sua decima pellicola fa regista,creando un altro capolavoro.
Saranno stati anche grandi artisti, De Sica e Zavattini, ma qui lo dimostrano in due-tre scene, tutte con protagonista -Indiretto o meno- il cane: la finestra che viene aperta all'interno dell'ospedale, e quella chapliniana- Peraltro ripetuta, anche se con significati diversi- dell'animale impegnato col cappello. Per il resto, la triste -Ma non disperata- poesia di Chaplin appaiono [...] Vai alla recensione »
Ok col neorealismo, ma questo film è veramente pietoso. Silenzi lunghissimi mai giustificati da un fine ben preciso, attori pessimi, a partire dal protagonista e la co-protagonista e chi più ne ha più ne metta. Non voglio continuare, per non infierire su un grande regista come De Sica Senior, ma in questa pellicola non vi è proprio nulla di buono.
Vita di un pensionato dello Stato che ha servito per quaranta anni “curvando la schiena per il miraggio di un crepuscolo tranquillo”. Non ha familiari né amici: oltre a un povero assegno mensile, solo un cane bastardo e una servetta a ore. Uno dei vertici del cinema neorealista. Sottovalutato quando uscì, il film fu oggetto di polemiche sia da destra (famoso l’intervento dell’on.
Il precedente film di De Sica, Miracolo a Milano, sta avendo all'estero le più diverse accoglienze. C'è chi lo esalta, c'è chi lo stronca. Ciò è comprensibile, data l'ambiguità del film; e dato anche il fatto che, a un dialogato in una lingua più o meno sconosciuta, si possono leggermente attribuire, pro e contro, significati e intenzioni che in realtà quelle parole non hanno.
Rivedendolo a cinque anni di distanza, il significato fondamentale di Umberto D. sembra consistere in una affermazione di vita, l'affermazione che la vita vale la pena di essere vissuta sempre e comunque, l'affermazione della dignità della persona umana e del suo affaticarsi su questa terra. Il nucleo poetico, il motivo ispiratore di tutto il film consiste nell'attaccamento alla vita e a una disperata [...] Vai alla recensione »
Rivedere Umberto D. sul piccolo schermo televisivo, una volta tanto benemerito (dopo la vergognosa "omissione" di qualche anno fa, quando il film venne escluso dal ciclo dedicato a De Sica), significa avere delle conferme preziose: alcune scontate, altre meno. Anzitutto, rispetto all'inesorabile sgretolarsi, a un appello anche ravvicinato, di opere già ritenute importanti, colpisce l'inconsueta durata [...] Vai alla recensione »