Sette veterani del Vietnam hanno installato su un bombardiere in disarmo la stazione televisiva clandestina "Tele Sadomaso" e disturbano, via etere, le emittenti americane per denunciare agli ascoltatori i retroscena della sporca guerra appena combattuta e convincerli a sabotare la candidatura alla Casa Bianca della signora Westinghouse, leader della fazione ultraconservatrice e guerrafondaia che si ripropone di cacciare a suon di bombe i comunisti dal Centro America. Fallito ogni tentativo di mettere a tacere i pirati dell'etere, i super falchi della Westinghouse ottengono di far bombardare l'aereo con una salva di missili, ma gli uomini dell'"Uncle Sam" - questo è il nome dell'aereo pirata - custodiscono uno scottante segreto sull'aspirante presidentessa e questo costituirà per loro la salvezza.
Presentato in anteprima alla Mostra di Venezia nella sezione "Venezia giovani" come un esplosivo cocktail di fantapolitica e di irriverente umorismo (qualcuno lo aveva perfino accostato alle tematiche del Dottor Stranamore), il film appare oggi (in tempi in cui la realtà ha superato la fantasia in ben più tragiche e inquietanti occasioni) una commedia satirica piuttosto datata che stenta a riproporre lo spirito e le provocazioni della contestazione di fine anni '60 alle quali si ispira. La parabola amara non manca il bersaglio; l'antimilitarismo e la satira del potere dei mass-media sono sinceri ed assai suggestiva è l'idea della televisione pirata volante; ma i pregi del film vanno ritrovati, soprattutto, nel ritmo frenetico impresso alla grottesca vicenda dall'esordiente Maurice Phillips (fino ad allora, apprezzato regista di cortometraggi e di video musicali), nell'accattivante colonna sonora e nel tono scanzonato delle interpretazioni di Michael J. Pollard (Gangster Story) e di Dennis Hopper (il Capitano dei pirati dell'aria) che proprio in quegli anni stava rifacendosi un nome e una carriera.Conosciuto anche con il titolo The American Way.
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